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Concetti Chiave

  • Carlo Emilio Gadda è noto per il suo stile letterario barocco e grottesco, che mira a effetti comici e frammentari, riflettendo la complessità e la molteplicità della realtà.
  • Gadda ha trasformato la narrativa italiana con la sua sperimentazione linguistica, utilizzando una miscela di dialetti, gerghi e tecnicismi che creano una polifonia unica chiamata "pastiche".
  • Il romanzo più famoso di Gadda, "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana", è un giallo ambientato nella Roma del 1927, caratterizzato da una trama intricata e senza una soluzione definitiva.
  • La figura del commissario Ingravallo nel romanzo rappresenta la complessità della ricerca della verità, affrontando un "gnommero" di eventi inestricabili e caotici.
  • Gadda è considerato un importante innovatore del Novecento per la sua capacità di integrare riflessioni teoriche sulla lingua e lo stile con una rappresentazione realistica e scientifica della società borghese.

Indice

  1. La vita di Gadda
  2. Carriera letteraria e influenze
  3. Stile e poetica di Gadda
  4. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
  5. Il commissario Ingravallo e il gnommero
  6. Glossario e linguaggio di Gadda
  7. Riflessioni sull'erotismo e il potere
  8. Termini gaddiani e riflessioni personali
  9. Nostalgia e ricordi di Gadda

La vita di Gadda

Gadda nasce a Milano nel 1893 e muore a Roma nel 1973. Nel 1899 il padre si indebita per far costruire una villa che Gadda odia per tutta la vita.

Dopo la morte del padre, nel 1909, inizia a complicarsi il rapporto tra Gadda e la madre. Parte volontario nel 1915 per la Prima guerra mondiale, dove viene fatto prigioniero durante la ritirata di Caporetto. Al ritorno, apprende che l’adorato fratello Enrico è morto in guerra e ciò lo sconvolge. E’ costretto dalla madre a laurearsi in ingegneria elettrotecnica, mentre lui avrebbe preferito la letteratura e la filosofia. Inizia a pubblicare articoli su riviste, mentre lavora come ingegnere.

Alla morte della madre, nel 1936, vende l’odiata villa e si dedica completamente alla letteratura.

Nel 1940 si trasferisce a Firenze e nel 1950 a Roma, in seguito all’assunzione alla Rai, azienda nella quale lavora fino al 1955.

Carriera letteraria e influenze

La sua carriera come scrittore ha avuto inizio negli anni 30, dove ha subito dimostrato un fascino e una facilità per il linguaggio, oltre che un dono per l’analisi psicologica e sociologica emotiva e acuta. Combatté nella Prima Guerra Mondiale e nel mentre che fu prigioniero trasse da questa esperienza un “Giornale di guerra e di prigionia”, composto tra il 1915 e il 1919. Testimonia con passione la cronaca drammatica di un uomo d’ordine in mezzo al caos della guerra.

Stile e poetica di Gadda

L'arte sperimentale di Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana di questo secolo attraverso l'utilizzo di geniali miscugli di dialetti, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e un continuo, imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali. Nutrito di cultura umanistica e scientifica e di ribollenti umori, di passione morale e civile e di un personale freudismo (tutti momenti di cui si sostanzia, tra l'altro, il suo odio contro il fascismo), di sarcasmo ma anche di pietà verso l'uomo, di private angosce e di intimo interesse per gli altri, Gadda si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico.

Lo stile di Gadda è un tremendo impasto che mira a effetti comici e grotteschi. I suoi racconti non terminano, risultano incompiuti, giacché procedono per segmenti e per frammenti, secondo cui aumentano continuamente i temi e i motivi, scrutati nella molteplicità delle loro relazioni.

Gli interpreti hanno osservato che questo stile è “barocco”, ovvero elaborato, artificioso e deformante, ma anche “grottesco”, cioè eccessivo e caricaturale. E Gadda ha risposto così…

Quindi, per Gadda il barocco e il grottesco sono nella sua opera attributi ineliminabili della realtà.

All’interno delle riflessioni teoriche del Novecento, Gadda assume notevole importanza soprattutto per ciò che concerne lingua e stile. L’autore gioca fortemente nelle sue opere su plurilinguismo e pluristilismo, creando un sovrapponimento continuo di codici diversi. Questa commistione di registri dà luogo, nelle opere di Gadda, a una forte polifonia che solitamente prende il nome di pastiche.

Altra importante caratteristica della poetica di Carlo Emilio Gadda è il realismo: le sue opere possono essere considerate un puntuale dipinto della borghesia e aprono la strada ad una approfondita analisi della realtà sociale, dai tratti quasi scientifici – caratteristica forse dovuta agli studi ingegneristici.

*pastiche: indica un’opera letteraria, pittorica o musicale realizzata con elementi di provenienze diverse, oppure composta con una mescolanza di stili e linguaggi.

- Eros e Priapo.

- La cognizione del dolore.

- L’Adalgisa.

- Accoppiamenti i giudiziosi.

- Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Ho deciso di leggere l’opera più famosa di Carlo Emilio Gadda cioè: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.

Nella primavera del 1927 a Roma, in uno stabile signorile di via Merulana, soprannominato "er palazzo dell'oro" perché abitato da agiati borghesi, sono commessi due delitti: viene rapinata la Contessa Menegazzi e pochi giorni dopo, sullo stesso piano nell'appartamento di fronte, viene assassinata la dolce e malinconica Liliana Balducci, una signora ancora giovane, il cui unico desiderio era quello di diventare madre. Le indagini vengono affidate al commissario Ingravallo. Le ricerche si orientano a collegare l'omicidio con la precedente rapina, anche perché dall'appartamento dei Balducci sono spariti gioielli e denari. Ingravallo decide il fermo di un cugino di Liliana, Giuliano Valdarena, scopritore del delitto, che può però esibire un alibi di ferro. Le indagini sul furto in casa Menegazzi, seguendo la pista di un biglietto tranviario dei Castelli Romani, conducono intanto il commissario nel mondo del sottoproletariato dell'estrema periferia romana. A Marino si indaga su una tintoria, di proprietà dell'equivoca Zamira Pacori, centro di traffici illeciti e ritrovo di giovani prostitute, tra cui una ex cameriera dei Balducci. In una casa della campagna romana si ritrovano i gioielli rubati. Ingravallo ricostruisce una complessa trama di responsabilità criminali e arresta per la rapina in casa Menegazzi un giovane, Enea Retalli, che però si rivela innocente riguardo all'omicidio Balducci. Le ricerche portano il commissario fino all'individuazione della possibile colpevole del delitto in una delle tante ragazze che Liliana Balducci teneva in casa come domestiche, o meglio come figlie, per cercare di lenire la sua ansia di maternità. Tina messa alle strette dall'interrogatorio di Ingravallo si grida innocente e il delitto si configura sempre più come un inestricabile pasticciaccio al quale il romanzo non da soluzione.

Nel giro di pochi giorni avvengono 2 reati, il secondo molto più grave del primo, in via Merulana 219.

E’ definito così perché è il groviglio di eventi collegati al delitto di via Merulana, un vero e proprio “gnommero”, nel quale sono attorcigliate le storie e le azioni dei tanti personaggi.

A tale garbuglio dei fatti, inestricabile e irrisolvibile, corrisponde uno stile compositivo creato dall'autore e che poggia sulla diversità della scrittura, diventando anch’esso simbolo del caos del reale e della sua inspiegabilità.

Il Dottor Ingravallo si occupa di risolvere entrambi i crimini, che crede non siano collegati tra di loro

Viene derubata la signora Menegazzi e viene uccisa la signora Liliana Balducci.

Il giallo ha qualcosa di magico e di profondamente umano: esprime la tensione all’ordine, tensione che nasce dal voler risolvere il garbuglio dove verità e menzogna sono legate.

Gadda amava questo genere e decide di fare il suo più grande tentativo letterario: un giallo ambientato a Roma, città dei garbugli per eccellenza, città caotica e piena di maschere dove ognuno si trova a recitare la parte e a nascondersi nel pasticcio per celare la verità inconfessabile.

Il romanzo è stato pubblicato a puntate. Le prime 5 vedono la luce sulla rivista “Letteratura”, una sesta viene annunciata ma mai pubblicata.

E’ stato pubblicato nel 1957 e ambientato nella Roma del 1927.

Sono anni molto particolari perché il regime fascista è cominciato da due anni e tutto deve essere ammodernato ed equilibrato. Ogni tipo di difformità non può essere tollerata. Roma, tuttavia, è una città multiforme e piena di squilibri, gloriosa e disperata, splendida e decadente, dove il disordine è parte integrante del tessuto umano e culturale.

No, il romanzo resta incompiuto ma io un’idea me la sono fatta…grazie anche alla serie che ho visto.

Virginia, l’ultima figlia adottiva di Liliana e Remo Balducci ha ucciso la povera Liliana, poichè accecata dall’invidia e dalla gelosia provata nei confronti di quest’ultima e avendo avuto delle speranze dal marito non accettava di restare nella sua misera condizione.

Anche se….nessuno può dirsi escluso dalla vicenda perché tutti sono coinvolti nel groviglio e condividono se non la responsabilità almeno la partecipazione.

  • Il commissario Ingravallo.
  • Liliana Balducci.
  • La contessa Menegazzi.
  • Enea Retalli.
  • Lavinia e Camilla Mattonari.
  • La zamira.
  • Assuntina Crocchiapani.
  • Virginia.
  • Remo Balducci.
  • Giuliano Valderana.

Il commissario Ingravallo e il gnommero

Tutti oramai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa: ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi. Una certa praticaccia del mondo detto "latino", benché giovine (trentacinquenne), doveva di certo avercela: una certa conoscenza degli uomini: e anche delle donne.

“Sosteneva, fra l’altro, che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dir gomitolo.….”

Che significa il gomitolo-groviglio-pasticcio? Che tutto è confuso, che non c’è una vera e propria soluzione, come il romanzo, nel quale viene utilizzata una lingua tutta intrecciata e piena di bizzarrie di ogni tipo, proprio come un gomitolo

Gnommero è il centro di tutta la filosofia della nevrosi gaddiana. Indica il groviglio, il garbuglio, il pasticciaccio, il gomitolo inestricabile, il gorgonzola, il guazzabuglio, la “calca polifonica e scoreggiona che è Sostanza della realtà e sua caduta, suo vagolare, sia vendetta demiurgica, nella natura e nello spirito.

Δυνάμεις: forza, autorità,potenza pag 19, epos pag 27,33,52 diatriba pag 30, sui generis pag 35, facta factorum 55, ninfa egeria Didone 57empedocle 68, 85 mano ai classici, primum vivere 85, montesquieu 86, bravi 87, homines consultare praetorii 87, gentes 96, commodatum repetunt rem 96, Sempronio 97, iremmo sic nec aliter 111, πάντα δε πόλεμος 112, Ermes 114, evasi…114, ethos pathos 115, ad libitum 117, corpus domini 151, urbe 153, ad audiendum verbum 157, quondam 170, si chiama Diomede il giovane di Zamira 181, non datur casus, non datur saltus 204, ab aeterno 232, persistenze sofistiche 235, plexus haemorroidalis medii 242, versi del Foscolo 243, coeli jucundum lumen et auras 244, sui generis 251, Pitagora 254, petrarcheggiare 262, aphasia coram telephono 262, spappolamento del logos 262, ipso facto 287, ora et labora pro nobis 289, illis temporibus 290-291,

Glossario e linguaggio di Gadda

Napoleone fu di una superba piccolezza e di una gloria avuta grazie ad altri

E’ un vocabolario che contiene (guarda caso) 219 parole del grande scrittore Carlo Emilio Gadda.

Permette di avere un primo approccio con il linguaggio articolato e complesso di Gadda perché si sa… un glossario incute meno timore di un romanzo.

Riflessioni sull'erotismo e il potere

Erotia: il richiamo all’erotia serve a scandire la vicenda del rapporto tra Mussolini e la massa degli italiani affascinati. Mettere al centro del processo di seduzione delle masse attuato da regime la categoria dell’erotismo non è soltanto una chiave della polemica contro l’oscenità del regime, né della riflessione sui tratti psicotici del narcisismo mussoliniano, ma si pone come esito complessivo di una lettura della relazione seduttiva che il potere autoritario riesce a stabilire con la massa inerme, patologicamente predisposta.

Termini gaddiani e riflessioni personali

Scaricabarilistico: aggettivo gaddiano derivato da “scaricabarile”, gioco in cui due ragazzi, girati di spalle, si sollevano a turno uno sulla schiena dell’altro, e da qui, in senso figurato, espressione che indica l’attribuzione ad altri di incarichi gravosi, responsabilità, colpe. In questo secondo significato, il termine viene spesso usato dall’autore per biasimare il comportamento di superiori e commilitoni durante la Prima guerra mondiale, teatro della disillusione vissuta dal giovane Gadda di fronte alla grettezza dei suoi compatrioti.

abracadabrante

bigio-topo

calliopeo vagolare

flautante

gnommero

mamillona

mussolina

sfanalare terremotare

Nostalgia e ricordi di Gadda

Sono passati gli anni e adesso possiamo avere anche delle foto, delle registrazioni e dei video in cui possiamo vedere gli autori raccontarsi.

https://youtu.be/2BvCRSBu7l0?si=wvf1qKDErLCQKHBc

“L’età adolescente è ricordata sempre con qualche nostalgia, nel mio caso tale nostalgia si colora di tonalità romantico paesistiche profonde e determinanti il carattere, il paesaggio e le sue alberature mi hanno affascinato mentre gli umani mi hanno ispirato tutto al più simpatia e affetto”

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati gli eventi principali nella vita di Carlo Emilio Gadda che hanno influenzato la sua carriera letteraria?
  2. Gadda nacque a Milano nel 1893 e visse eventi significativi come la morte del padre e del fratello, la partecipazione alla Prima guerra mondiale e il rapporto complesso con la madre. Questi eventi, insieme alla sua formazione in ingegneria e il lavoro alla Rai, hanno influenzato profondamente la sua carriera letteraria.

  3. Come si caratterizza lo stile e la poetica di Gadda?
  4. Lo stile di Gadda è noto per il suo carattere sperimentale, con un uso innovativo di dialetti, gerghi e tecnicismi. La sua narrativa è caratterizzata da un continuo stravolgimento delle strutture tradizionali, creando un effetto comico e grottesco, spesso definito "barocco" e "grottesco".

  5. Di cosa tratta "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" e qual è il suo significato?
  6. "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" è un romanzo ambientato a Roma nel 1927, in cui si indagano due crimini: una rapina e un omicidio. Il romanzo esplora il caos e l'intrigo della realtà attraverso uno stile complesso e intrecciato, simbolo del disordine e dell'inspiegabilità del reale.

  7. Chi è il commissario Ingravallo e qual è il suo ruolo nel romanzo?
  8. Il commissario Ingravallo, noto come don Ciccio, è il protagonista investigativo del romanzo. È incaricato di risolvere i crimini di via Merulana, e la sua filosofia si basa sull'idea che le catastrofi siano il risultato di molteplici cause convergenti, rappresentate dal "gnommero", un groviglio inestricabile di eventi.

  9. Quali sono le riflessioni di Gadda sull'erotismo e il potere?
  10. Gadda riflette sull'erotismo come chiave per comprendere il rapporto tra Mussolini e le masse italiane. L'erotismo è visto come un elemento centrale nella seduzione delle masse da parte del regime fascista, evidenziando la relazione seduttiva e autoritaria tra il potere e una massa predisposta.

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