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Concetti Chiave

  • "La signorina Felicita ovvero la Felicità" è un capolavoro di Gozzano, parte della raccolta "I colloqui", pubblicata nel 1909.
  • Il poemetto è composto da oltre quattrocento versi suddivisi in otto episodi, con un sistema di rime variabile ma binario.
  • La storia narra di un amore estivo tra Gozzano e Felicita, una ragazza di umili origini che non soddisfa i canoni tradizionali di bellezza e intelligenza.
  • Gozzano offre un ritratto realistico e innovativo di Felicita, rompendo con l'ideale della donna angelo o della femme fatale.
  • La figura di Felicita, semplice e casalinga, si oppone agli stereotipi letterari dell'epoca, evidenziando la sua autenticità e naturalezza.

Indice

  1. Il Capolavoro di Gozzano
  2. Struttura e Temi della Poesia
  3. Ritratto di Felicita
  4. Contrasti e Stereotipi

Il Capolavoro di Gozzano

Nell’opera di Gozzano “I colloqui”, tra i componimenti più importanti, e considerato anche il suo capolavoro, si trova “La signorina Felicita ovvero la Felicità”, in particolare nella sezione intitolata “Alle soglie”, anche se venne anticipata sulla rivista “Nuova antologia” nel 1909.

Struttura e Temi della Poesia

La poesia presenta strofe di endecasillabi concatenati secondo un sistema variabile ma sempre binario di rime, principalmente gli schemi rimici seguiti sono: ABBAAB, ABABAB, ABABBA e ABBABA, in totale il poemetto arriva a più di quattrocento versi suddivisi in otto episodi.

Ritratto di Felicita

Il testo racconta del periodo di villeggiatura che Gozzano aveva sperimentato a fine estate nel Canavese, nello specifico a Villa Amarena, qui il poeta incontra la figlia di un commerciante agricolo, lei non spicca di particolari doti, non è infatti bella, né particolarmente intelligente o istruita e neanche abbiente, ma tra i due nasce comunque un giovane sentimento d’amore che però è costretto a finire a causa della terribile malattia che affligge l’autore, nonostante la proposta di matrimonio e le imminenti nozze.

Contrasti e Stereotipi

Il ritratto descrittivo che fornisce Gozzano della ragazza presenta un passaggio fondamentale per la letteratura italiana, in quanto a differenza della tradizionale forma lirica, gli attributi a lei forniti non la rappresentano come la tipica donna angelo. In realtà all’inizio sembra riscontrare alcuni dei tipici caratteri di bellezza come i capelli biondi, la pelle pallida e gli occhi azzurri, in realtà poi mentre Gozzano approfondisce sempre di più la narrazione su Felicita il lettore viene allontanato da questa visione idilliaca. Tra gli attributi più sconvolgenti che le attribuisce è possibile riscontrare “quasi brutta”, “priva di lusinga”, “buona e casalinga” e “vesti quasi campagnole”, sottolineando quindi la sua umile origine. Non incarna dunque neppure lo stereotipo letterario della donna vista come femme fatale, in quanto nei suoi atteggiamenti di avvicinamento nei confronti di Gozzano risultano più sgraziati e impacciati che sicuri ed esperti del modello dannunziano di donna. La sua ignoranza, in particolare in ambito letterario, sembra provocare inoltre stupore nel poeta, il quale riporta come la ragazza abbia confuso l’alloro che incorona la testa di Torquato Tasso con un ramo di ciliegie. Lei è infatti una tipica donna di casa, che vive occupandosi delle varia faccende, e proprio per questo non sembra sfiorata da particolari crisi o inquietudini dell’anima.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il capolavoro di Gozzano menzionato nel testo?
  2. Il capolavoro di Gozzano menzionato è “La signorina Felicita ovvero la Felicità”, parte dell’opera “I colloqui”.

  3. Come è strutturata la poesia “La signorina Felicita ovvero la Felicità”?
  4. La poesia è composta da strofe di endecasillabi con schemi rimici variabili, come ABBAAB e ABABAB, e conta più di quattrocento versi suddivisi in otto episodi.

  5. Qual è il ritratto di Felicita descritto da Gozzano?
  6. Felicita è descritta come una ragazza non particolarmente bella, intelligente o istruita, ma buona e casalinga, con un aspetto umile e privo di lusinga.

  7. Quali contrasti e stereotipi emergono nel ritratto di Felicita?
  8. Felicita non incarna né la donna angelo né la femme fatale, ma è una figura umile e casalinga, lontana dagli stereotipi letterari tradizionali.

Domande e risposte

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