Concetti Chiave
- Il poemetto di Guido Gozzano esplora il tema dell'anti dannunzianesimo attraverso il personaggio di Felicita, una donna semplice e non aristocratica.
- Felicita simboleggia la felicità e la salvezza in un mondo mediocre quotidiano, lontano dall'artificiosità della vita intellettuale del poeta.
- Ambientato a Villa Amarena, il poema descrive un ambiente malinconico e un padre ignorante ma bonario, evidenziando la semplicità della vita rurale.
- Felicita è ritratta come una donna brutta ma onesta, priva di cultura, il cui aspetto casalingo e buono affascina il poeta.
- Nonostante il desiderio di unirsi a Felicita, il poeta è frenato dai pettegolezzi e dalla mancata guarigione, concludendo con una promessa di fedeltà eterna.
“La signora Felicita, ovvero la felicità” è un poemetto della seconda sezione dei Colloqui di Guido Gozzano. Il poeta, entrando nei panni di un avvocato, immagina di ricordare una vacanza trascorsa serenamente a Villa Amarena presso la signorina Felicita, la quale è simbolo di felicità.
Indice
Temi Principali del Poemetto
Temi principali:
-Anti dannunzianesimo, infatti la donna descritta, non è più una donna aristocratica come quella che troviamo in D’Annunzio, ma è una donna semplice;
-Malattia;
-Rifiuto del ruolo di "poeta" ufficiale;
-Fascino per il mediocre quotidiano, per l'autore il mondo semplice di Felicita rappresenta la salvezza, un mondo in cui potersi rifugiare al riparo dal presente a dall'artificiosità della vita del poeta, un mondo intellettuale in cui non vive bene.
Descrizione di Felicita e Villa Amarena
Il poeta ricorda questa donna semplice nel giorno di Santa Felicita, mentre lei è intenta a svolgere le faccende domestiche. Felicita vive con il padre a Villa Amarena, un edificio in stile barocco dolce, al tempo stesso triste ed inanimato dalle stanze morte, dall'arredo malinconico. Il poeta descrive il padre di Felicita un buon uomo, sebbene ignorante e rozzo, egli parlava spesso all’avvocato della campagna e della vecchia proprietaria. Felicita è definita brutta, una donna senza lusinga e senza cultura ma dalla faccia buona e casalinga, con i biondi capelli raccolti in trecce e gli occhi azzurri come le stoviglie sbiadite.
Riflessioni del Poeta e la Partenza
Dopo un’ottima cena con gli amministratori locali del paese, come il sindaco e il notaio, il poeta sogna, ricordando l’infanzia e la sua malattia. Il poeta racconta di una sera in cui Felicita è salita sul solaio della villa e contemplava il Canavese e le piccole stelle. Tra alcune stampe, ce n'era una di Torquato Tasso con una corona di alloro che Felicita, donna priva di cultura, scambia per un ramo di ciliegie. Nel Parco dei Marchesi il poeta chiede a Felicita se lo volesse come sposo in caso lui guarisse, ma lei lo rimprovera, consapevole che un avvocato non potesse avere una brutta e povera donna come moglie. Il poeta esprime la voglia di unirsi a Felicita perché per la sua felicità e per la sua semplicità non è come le altre donne. Però il poeta viene a sapere di alcuni pettegolezzi diffusi in città dal farmacista che riguardavano una probabile relazione tra lui e Felicita. La guarigione sperata non arriva, allora il poeta decide di partire, congedandosi per sempre dalla donna, il poeta finisce poi per commuoversi giurandole fedeltà eterna.
Domande da interrogazione
- Quali sono i temi principali del poemetto "La signora Felicita, ovvero la felicità"?
- Come viene descritta Felicita e la sua dimora, Villa Amarena?
- Quali riflessioni fa il poeta durante il suo soggiorno a Villa Amarena?
- Qual è la reazione di Felicita alla proposta del poeta?
I temi principali includono l'anti dannunzianesimo, la malattia, il rifiuto del ruolo di "poeta" ufficiale e il fascino per il mediocre quotidiano, rappresentato dal mondo semplice di Felicita.
Felicita è descritta come una donna semplice, brutta, senza lusinga e senza cultura, ma con una faccia buona e casalinga. Villa Amarena è un edificio in stile barocco dolce, triste e inanimato, con stanze morte e arredo malinconico.
Il poeta riflette sulla sua infanzia e malattia, sogna di unirsi a Felicita per la sua semplicità e felicità, ma è consapevole delle differenze sociali tra loro. Alla fine, decide di partire, commosso, giurandole fedeltà eterna.
Felicita rimprovera il poeta, consapevole che un avvocato non potesse avere una donna brutta e povera come moglie, mostrando una comprensione delle barriere sociali tra loro.