Concetti Chiave
- Il romanzo "Marchese di Roccaverdina" di Capuana, pubblicato nel 1901, è un esempio di verismo che esplora la psicologia del rimorso.
- La trama ruota attorno a un aristocratico che, incapace di sposare una contadina per differenze sociali, la sposa a un fattore, imponendo un matrimonio non consumato.
- La gelosia e il dubbio portano il protagonista a uccidere il fattore, scatenando una lotta interiore con il senso di colpa.
- Nonostante l'impunità legale, il protagonista è tormentato dal rimorso, culminando in una crisi mentale che lo porta all'incoscienza.
- Capuana utilizza l'introspezione psicologica per esplorare le contraddizioni dell'animo umano, caratteristica del verismo italiano dell'Ottocento.
Questo romanzo di Capuana venne pubblicato nel 1901, ovviamente rispecchia un impianto verista sia nella trama che nella caratterizzazione degli ambienti e dei personaggi.
Il Dilemma del Protagonista
L’intera trama infatti si focalizza sull’analisi psicologica degli effetti del rimorso, il protagonista è l’erede di una dinastia di uomini prepotenti che ha trattenuto una contadina bellissima chiamata Agrippina Solmo per oltre dieci anni, non può infatti convogliare a nozze con lei a causa della loro differenza sociale ed economica. Dunque, il protagonista decide di darla in sposa ad un proprio devoto fattore dal nome di Rocco Criscione, ma li costringe entrambi a giurare che il matrimonio non venga consumato in alcun modo, e che quindi i due si comportino tra di loro come fratello e sorella e nulla di più, tuttavia il dubbio lo perseguita e non riesce a tranquillizzare la sua gelosia. Il timore che gli sposi abbiano infranto il divieto però lo porta ad impazzire ed uccidere il fattore con un fucile, ed è proprio in questo momento che viene introdotto il tema della lotta interiore causata dal senso di colpa.
Conseguenze del Rimorso
A livello giuridico, il protagonista non ha nulla di cui preoccuparsi, in quanto dell’omicidio è stato accusato un uomo completamente estraneo ed innocente alla storia, ovvero Neli Casaccio che finisce per morire miseramente in carcere. Inoltre, solo un’altra persona era consapevole del suo peccato, ovvero il sacerdote defunto al quale il marchese ha confidato la propria colpa tramite il sacramento della confessione, egli però non avrebbe comunque potuto svelarla in quanto tenuto al segreto sacramentale a cui tutti i sacerdoti sono tenuti. A livello morale tuttavia, il rimorso cresce fino a diventare insopportabile, né giovano tutti i palliativi escogitati per allontanarlo, finché un giorno, al culmine dell’angoscia e ossessionato dai ricordi del delitto, l’uomo esplode in una crisi che gli fa perdere qualsiasi briciola di sanità che gli era rimasta, così finisce per passare i suoi ultimi tempi in uno stato di incoscienza.
L'Introspezione Psicologica
Il suo personaggio dunque viene presentato spesso tramite l’introspezione psicologica per poter meglio apprendere le piaghe più turbate della coscienza, Capuana si presenta infatti come uno degli esponenti del verismo italiano, corrente che si focalizza principalmente sull’analisi interiore dei personaggi, in modo da rivelare le vie più profonde dell’animo umano, in particolare in un periodo come l’ottocento, ricco di contraddizioni e spasmi interni.
Domande da interrogazione
- Qual è il dilemma principale affrontato dal protagonista nel romanzo di Capuana?
- Quali sono le conseguenze del rimorso per il protagonista?
- Come viene utilizzata l'introspezione psicologica nel romanzo?
- Qual è il ruolo del sacerdote nella storia del protagonista?
Il protagonista è tormentato dal rimorso per aver trattenuto una contadina, Agrippina Solmo, senza poterla sposare a causa delle differenze sociali. Decide di darla in sposa a un fattore, Rocco Criscione, imponendo che il matrimonio non venga consumato, ma la gelosia lo porta a uccidere il fattore.
Sebbene giuridicamente il protagonista non sia accusato, poiché un innocente è stato incolpato, il rimorso cresce fino a diventare insopportabile, portandolo a una crisi che lo fa impazzire e vivere i suoi ultimi giorni in uno stato di incoscienza.
L'introspezione psicologica è usata per esplorare le piaghe della coscienza del protagonista, rivelando le profondità dell'animo umano, in linea con il verismo italiano di cui Capuana è un esponente.
Il sacerdote è l'unico a conoscere il peccato del protagonista tramite la confessione, ma non può rivelarlo a causa del segreto sacramentale, lasciando il protagonista solo con il suo rimorso.
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