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Concetti Chiave

  • Il teatro italiano del primo Novecento passa dalla compagnia girovaga al modello di compagnia stabile, con il regista come figura centrale.
  • La "regia all'italiana" emerge in relazione al processo di industrializzazione dello spettacolo, rendendo il teatro prevedibile e ripetibile.
  • Il nuovo approccio teatrale elimina le stravaganze del grande attore, enfatizzando il rispetto del testo scritto e la qualità media delle compagnie.
  • Le rappresentazioni tendono a diventare repliche di un prodotto finito, piuttosto che eventi unici suscettibili di modifiche nel tempo.
  • In contrasto, il teatro di varietà offre una struttura più aperta e comica, difficile da standardizzare rispetto al teatro "serio" della regia "all'italiana".

Indice

  1. Trasformazioni del teatro italiano nel novecento
  2. Evoluzione della regia teatrale
  3. Contraddizioni e nascita del teatro di varietà

Trasformazioni del teatro italiano nel novecento

Durante i primi decenni del novecento il teatro, in Italia, subisce importanti trasformazioni. In questo periodo si accende una battaglia che informerà tutta la prima parte del secolo, rivolgendosi poi definitivamente solo nella seconda. È la battaglia che porterà dalla compagnia girovaga, che ha come centro l'arte del grande attore-mattatoree, a una compagnia, per lo più stabile, che ha invece come principale esponente il regista, figura nuova che matura proprio nella prima metà del novecento.

Evoluzione della regia teatrale

La particolare declinazione della regia così come si svilupperà in Italia (la cosiddetta regia "all'italiana") è da mettere in stretta relazione con l'accelerazione del processo di industrializzazione dello spettacolo tipico dell'avvio del secolo.

Il teatro tende infatti in questo periodo a trasformarsi sempre più in un prodotto come tale prevedibile e ripetibile. Ecco allora che diventa necessario eliminare le intemperanze e l'eccentricità del grande attore-mattatore che inizia a pretendersi sempre più degli attori il rispetto del testo scritto; che i critici spingono nella direzione della formazione di compagnie dette "di complesso", con una buona qualità media ma senza punte; e infine, che ciascuna rappresentazione tende a trasformarsi in una semplice "replica", e cioè nella ripetizione di un prodotto, appunto, provato e finito e non più soggetto a modificazione nel corso del tempo.

Contraddizioni e nascita del teatro di varietà

Questo processo si avvia non senza non senza contraddizioni. Negli stessi anni nasce infatti il teatro di varietà. Un teatro che, grazie soprattutto alla sua struttura più aperta e libera rispetto al teatro "di prosa" (il teatro di varietà consta di una serie di numeri che si susseguono senza necessariamente una trama che li leghi), è più difficile da irrigidimentare nella "replica". Inoltre il teatro di varietà è un teatro comico, a differenza del teatro tipico della regia "all'italiana" che è tendenzialmente un teatro "serio".

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali trasformazioni del teatro italiano nel novecento?
  2. Durante i primi decenni del novecento, il teatro italiano passa da compagnie girovaghe con attori-mattatori a compagnie stabili guidate da registi, riflettendo un cambiamento significativo nella struttura teatrale.

  3. Come si è evoluta la regia teatrale in Italia nel novecento?
  4. La regia teatrale in Italia si sviluppa in stretta relazione con l'industrializzazione dello spettacolo, portando a una standardizzazione delle rappresentazioni e alla formazione di compagnie "di complesso" con qualità media uniforme.

  5. Quali contraddizioni emergono con la nascita del teatro di varietà?
  6. Il teatro di varietà, con la sua struttura aperta e comica, si contrappone al teatro "di prosa" serio e standardizzato, rendendo difficile la sua rigidità nella "replica" e introducendo nuove dinamiche nel panorama teatrale.

Domande e risposte

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