Concetti Chiave
- Il romanzo della crisi rivoluziona la struttura narrativa tradizionale, abbandonando la fabula lineare per una composizione più frammentaria e tematica.
- I personaggi mostrano una psicologia complessa e mutevole, come dimostrano le opere di Pirandello e Svevo, dove l'identità è fluida e incerta.
- Le categorie di spazio e tempo si trasformano in elementi simbolici e soggettivi, perdendo la linearità e diventando dimensioni della coscienza.
- Le modalità di discorso nel romanzo della crisi privilegiano il discorso indiretto libero e il monologo interiore, per rappresentare il flusso di coscienza.
- Questa tipologia di romanzo emerge nel contesto della letteratura italiana all'inizio del Novecento, segnando un periodo di innovazione narrativa.
Indice
La crisi del romanzo tradizionale
Il romanzo della crisi è una tipologia di romanzo che comparve nel quadro della letteratura italiana durante i primi anni del Novecento, in cui entrano in crisi alcune tipologie narrative di base. Entrano in crisi:
-La struttura del romanzo: il concetto di fabula e intreccio entra in crisi, con il risultato che quell'andamento lineare che caratterizzava il romanzo tradizionale (situazione iniziale, esordio, ricomposizione dell'equilibrio) viene meno.
Ad esempio Svevo, con il romanzo "La Coscienza di Zeno", non crea un romanzo che si compone in maniera diacronica, ovvero in fasi che ricalchino uno schema narrativo, ma è costituito da una serie di capitoli ciascuno dotato di un'autonomia propria e improntato su un tema particolare.Personaggi dalle identità multiple
- L'univocità dei personaggi: nel romanzo della crisi i personaggi presentano una psicologia estremamente mobile, volubile, discontinua. Ciò è il risultato di una personalità scissa: pensiamo a Pirandello che, nel romanzo "Uno, nessuno e centomila", crea un personaggio che è contemporaneamente uno, nessuno e centomila, o che, nel romanzo "Il Fu Mattia Pascal", crea un personaggio che cambia identità. Anche nei romanzi di Svevo i personaggi sono incapaci di dare una coerente valutazione su di sé e sul proprio operato e di affrontare le situazioni della vita (inetti).
Evoluzione dello spazio e del tempo
-Le categorie dello spazio e del tempo: queste categorie tendono a dissolversi. Lo spazio, infatti, diventa fortemente evocativo e simbolico, mentre il tempo tende a disgregarsi poiché scompare quello sviluppo lineare che caratterizzava il romanzo tradizionale, diventando così tempo della coscienza, ovvero un tempo che si dilata o si ristringe in quanto dimensione soggettiva.
-le modalità di discorso: nel romanzo della crisi predomina il discorso indiretto libero che in molti romanzi spesso diventa monologo interiore: la tecnica per esprimere a parole il flusso di coscienza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del "romanzo della crisi"?
- Come vengono rappresentati i personaggi nel "romanzo della crisi"?
- In che modo lo spazio e il tempo evolvono nel "romanzo della crisi"?
Il "romanzo della crisi" si distingue per la crisi della struttura narrativa tradizionale, con una fabula e un intreccio non lineari, personaggi dalle identità multiple e una dissoluzione delle categorie di spazio e tempo.
I personaggi nel "romanzo della crisi" hanno una psicologia mobile e discontinua, con identità multiple, come nei romanzi di Pirandello e Svevo, dove i protagonisti non riescono a valutare coerentemente se stessi e le loro azioni.
Nel "romanzo della crisi", lo spazio diventa evocativo e simbolico, mentre il tempo si disgrega, trasformandosi in un tempo della coscienza, soggettivo e non lineare, spesso espresso attraverso il monologo interiore e il discorso indiretto libero.