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Concetti Chiave

  • Federigo Tozzi, nato a Siena nel 1883, ha avuto un'infanzia difficile segnata dalla salute precaria e dal rapporto conflittuale con un padre autoritario.
  • Dopo vari tentativi scolastici falliti e una breve adesione al Partito Socialista, Tozzi si trasferisce a Roma per cercare lavoro come giornalista, ma ritorna a Siena deluso e vince un concorso nelle Ferrovie dello Stato.
  • La morte del padre nel 1908 lo libera da un'influenza opprimente, spingendolo a lasciare il lavoro e dedicarsi interamente alla scrittura, iniziando il periodo noto come "sessennio di Castagneto".
  • Durante il "sessennio di Castagneto", Tozzi si dedica a varie esperienze intellettuali e fonda la rivista "La Torre" con un amico, pur pubblicando solo due volumi di poesie in quegli anni.
  • Nel 1914, Tozzi torna a Roma, dove finalmente riesce a integrarsi nell'ambiente letterario, stringendo amicizie importanti e riuscendo a pubblicare le sue opere grazie al supporto di figure come Pirandello.

Indice

  1. Infanzia e giovinezza di Federigo
  2. Ribellione e prime esperienze lavorative
  3. Sessennio di Castagneto e attività letteraria
  4. Ritorno a Roma e successo letterario

Infanzia e giovinezza di Federigo

Di salute precaria, il piccolo Federigo, nato a Siena nel 1883, subisce spesso la collera del padre, figura di un uomo rude e incolto, abile e spregiudicato negli affari, che ispirerà il personaggio di Domenico Rosi, l'insensibile padre di Pietro, protagonista del primo capolavoro tozziano, il romanzo Con gli chiusi, scritto nel 1913 ma pubblicato solo sei anni dopo. A scuola non ha molto successo e nel 1895 è espulso dal collegio arcivescovile di Provenzano. Nello stesso anno gli muore la madre, donna mite a cui era molto affezionato. Dopo aver tentato la scuola di Belle Arti e le scuole tecniche, nel 1902 lascia definitivamente gli studi.

Ribellione e prime esperienze lavorative

Naturalmente portato alla ribellione, anche violenta, come egli stesso riconoscerà in seguito, si iscrive al Partito Socialista di Siena e conduce una vita piuttosto disordinata, abbandonandosi ad eccessi che gli provocano anche una temporanea cecità. Ripresosi, va a Roma in cerca di un lavoro come giornalista. Deluso dal fallimento del tentativo, torna a Siena e vince un concorso per entrare nelle Ferrovie dello Stato (da questa esperienza nascono i Ricordi di un impiegato, che verranno pubblicati postumi sulla "Rivista letteraria" nel 1927). In questi anni la volontà di Tozzi è ossessionata dall'idea di sottrarsi al dominio del padre. A liberarlo giunge inaspettata la morte di quest'ultimo, nel 1908. Decide di lasciare l'impiego, di vendere i suoi poderi e di guadagnarsi da vivere con il lavoro intellettuale.

Sessennio di Castagneto e attività letteraria

Sposa allora Emma Palagi, conosciuta qualche anno prima, e si ritira nell'unica proprietà rimastagli, il Castagneto. Incomincia così quell'avventura esistenziale e letteraria che va sotto il nome di "sessennio di Castagneto" (1908-1914), fra le gravi difficoltà incontrate nella gestione del fondo - a differenza del padre, Tozzi è un pessimo amministratore - e le più diverse esperienze intellettuali, dal dannunzianesimo allo spiritualismo cattolico, tutte ormai lontane dal socialismo dei primi anni. Nasce così, tra le altre iniziative, la decisione di fondare, con l'amico Domenico Giulotti, una rivista ispirata ad un cattolicesimo intransigente, "La Torre", organo della reazione spirituale italiana, come recitava il sottotitolo, che ha però vita brevissima (1913). Certo è che in queste operazioni va letta non tanto l'adesione a particolari ideologie, quanto la volontà di farsi conoscere e di riuscire a pubblicare le sue opere, come ha rivelato giustamente Baldacci. Di fatto, i lavori che Tozzi riesce a far uscire in questo periodo sono soltanto due volumi di versi, La zampogna verde, nel 1911, e La città della Vergine, nel 1913; ma nello stesso giro di anni intensifica la produzione in prosa, che ribadisce la decisione di dedicarsi alla più congeniale e importante attività di narratore.

Ritorno a Roma e successo letterario

Alla fine del 1914 fa ritorno a Roma. Quest volta il viaggio non è infruttuoso. Riesce anzi a collaborare a diversi giornali e riviste; inoltre , ha per la prima volta la possibilità di frequentare una vera società letteraria e di stringere amicizie importanti, come quelle con Borgese e con Pirandello, che lo accoglie nella redazione del "Messaggero della Domenica " e lo introduce presso Treves, il prestigioso editore milanese. Tozzi riesce così finalmente a pubblicare le he opere.

Domande da interrogazione

  1. Quali eventi hanno caratterizzato l'infanzia e la giovinezza di Federigo Tozzi?
  2. Federigo Tozzi, nato a Siena nel 1883, ha avuto un'infanzia difficile a causa della salute precaria e del rapporto conflittuale con il padre. Fu espulso dal collegio nel 1895 e perse la madre nello stesso anno. Dopo vari tentativi scolastici, abbandonò gli studi nel 1902.

  3. Come si è sviluppata la carriera lavorativa di Tozzi dopo la ribellione giovanile?
  4. Dopo essersi iscritto al Partito Socialista e aver vissuto una vita disordinata, Tozzi tentò la carriera giornalistica a Roma senza successo. Tornato a Siena, vinse un concorso per le Ferrovie dello Stato, ma lasciò l'impiego dopo la morte del padre nel 1908 per dedicarsi al lavoro intellettuale.

  5. Cosa rappresenta il "sessennio di Castagneto" nella vita di Tozzi?
  6. Il "sessennio di Castagneto" (1908-1914) è un periodo in cui Tozzi si dedicò alla gestione della sua proprietà e a varie esperienze intellettuali, allontanandosi dal socialismo. Fondò la rivista "La Torre" e pubblicò due volumi di versi, intensificando la sua produzione in prosa.

  7. Quali furono i risultati del ritorno di Tozzi a Roma nel 1914?
  8. Al suo ritorno a Roma nel 1914, Tozzi riuscì a collaborare con giornali e riviste, entrando in contatto con la società letteraria e stringendo amicizie importanti. Grazie a queste connessioni, riuscì a pubblicare le sue opere con l'editore Treves.

  9. Quali influenze e cambiamenti ideologici ha vissuto Tozzi durante la sua carriera?
  10. Durante la sua carriera, Tozzi passò dal socialismo giovanile a esplorare il dannunzianesimo e lo spiritualismo cattolico. Questi cambiamenti riflettono più la sua volontà di farsi conoscere e pubblicare le sue opere piuttosto che un'adesione a specifiche ideologie.

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