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Concetti Chiave

  • Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz, nacque a Trieste il 19 dicembre 1861, in una famiglia borghese di origine ebraica.
  • Studiò in Germania, dove imparò perfettamente il tedesco e sviluppò un interesse per la letteratura leggendo autori come Goethe e Schiller.
  • Aspirante scrittore, iniziò a collaborare con il giornale "L'Indipendente" e compose testi drammatici che inizialmente non pubblicò.
  • Dopo il fallimento del padre, lavorò per 19 anni presso la Banca Union di Vienna e si dedicò alla letteratura, pubblicando il suo primo romanzo "Una Vita" nel 1892.
  • Morì il 13 settembre 1928 a causa di un incidente d'auto avvenuto a Motta di Livenza, vicino a Treviso.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Italo Svevo
  2. Inizio della carriera letteraria
  3. Esperienze lavorative e letterarie
  4. Conclusione della vita di Svevo

Infanzia e formazione di Italo Svevo

Aron Hector Schmitz (Italo Svevo è uno pseudonimo letterario) nacque il 19 dicembre 1861 a Trieste, allora territorio dell' Impero asburgico, da un'agiata famiglia borghese. Il padre, Francesco, commerciante in vetrami, era figlio di un funzionario imperiale austriaco di origine ebraica; la madre, Allegra Moravia, era anch'essa di famiglia ebraica.

Gli studi del ragazzo furono indirizzati dal padre verso la carriera commerciale. Nel 1873, con i fratelli Adolfo ed Elio, Ettore fu mandato in collegio in Germania, a Segnitz, dove studiò materie utili per quel tipo di attività e si impadronì perfettamente del tedesco . Contemporaneamente però si dedicò anche ad appassionate letture di scrittori tedeschi, Goethe, Schiller, Heine, Jean Paul, dimostrando così il suo fondamentale interesse letterario.

Inizio della carriera letteraria

Nel 1878, a diciassette anni, ritornò a Trieste e si iscrisse all'Istituto Superiore per il Commercio "Pasquale Revoltella", frequentandolo per due anni. Però la sua aspirazione era di divenire scrittore: cominciò così a comporre testi drammatici , che rimasero per il momento nei suoi cassetti, e, a partire dal 1880, collaborò al giornale triestino "L'Indipendente", di orientamento liberal-nazionale e irredentista, con articoli alle posizioni irredentistiche, come gran parte della borghesia triestina, e manifestava anche interesse per il socialismo.

Esperienze lavorative e letterarie

Nel 180, in seguito ad un investimento industriale sbagliato, il padre fallì: Svevo conobbe così l'esperienza della declassazione, passando dall'agio borghese ad una condizione di ristrettezza. Fu costretto a cercare lavoro e si impiegò presso la filiale triestina della Banca Union di Vienna, presso cui rimase poi per diciannove anni. Il lavoro impiegatizio era per lui arido ed opprimente (la sua esperienza si trova trascritta in quella di Alfonso Nitti in Una Vita), per cui cercava un'evasione nella letteratura, frequentando assiduamente la biblioteca civica, leggendo i classici italiani e i grandi narratori francesi dell'Ottocento. Frattanto si dedicò alle prime prove narrative , scrivendo alcun novelle e progettando il suo primo romanzo, Una Vita, che pubblicherà nel 1892 con lo pseudonimo di Italo Svevo.

Conclusione della vita di Svevo

L'11 settembre del 1928, però, ebbe un incidente d'auto a Motta di Livenza, presso Treviso, e due giorni dopo morì, in conseguenza delle ferite riportate.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le influenze formative di Italo Svevo durante la sua infanzia?
  2. Italo Svevo, nato Aron Hector Schmitz, crebbe in una famiglia borghese ebraica a Trieste. Studiò in Germania, dove apprese il tedesco e si appassionò alla letteratura tedesca, leggendo autori come Goethe e Schiller.

  3. Come iniziò la carriera letteraria di Italo Svevo?
  4. Svevo iniziò la sua carriera letteraria collaborando con il giornale "L'Indipendente" e scrivendo testi drammatici. Nonostante la sua aspirazione a diventare scrittore, inizialmente i suoi lavori rimasero inediti.

  5. Quali furono le esperienze lavorative di Svevo e come influenzarono la sua scrittura?
  6. Dopo il fallimento del padre, Svevo lavorò per diciannove anni presso la Banca Union di Vienna. Trovando il lavoro opprimente, si rifugiò nella letteratura, leggendo e scrivendo, culminando nella pubblicazione del suo primo romanzo, "Una Vita", nel 1892.

Domande e risposte

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