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Concetti Chiave

  • La coscienza di Zeno è un romanzo di Italo Svevo pubblicato nel 1923, che segna il ritorno dell'autore alla letteratura dopo 20 anni di silenzio, grazie anche al supporto di James Joyce ed Eugenio Montale.
  • Il romanzo è narrato in prima persona da Zeno Cosini, un ricco commerciante, e si sviluppa attraverso vari temi come il fumo, la morte del padre, il matrimonio e le relazioni extraconiugali.
  • Svevo utilizza l'ironia per mettere in discussione la veridicità delle memorie di Zeno, invitando il lettore a non fidarsi completamente della narrazione del protagonista.
  • Il tema della malattia è centrale, rappresentando non solo una condizione fisica ma anche un linguaggio attraverso cui Zeno esprime la sua esistenza e la sua inettitudine.
  • Lo stile del romanzo si distingue per l'uso del monologo interiore, la narrazione non lineare e lo sdoppiamento tra l'io narrante e l'io narrato, creando un racconto complesso e introspezione psicologica.

Indice

  1. Il successo di Svevo
  2. Temi principali del romanzo
  3. Struttura narrativa e stile
  4. Significato del titolo
  5. Ironia e ambiguità
  6. Il tema della malattia

Il successo di Svevo

La coscienza di Zeno è il romanzo che porta Svevo al successo grazie all'intervento James Joyce e in Italia di Eugenio Montale scritto a partire dal 1919, esce nel 1923 dopo 20 anni di silenzio letterario.

Uno psicoanalista il dottor S. per ripicca contro un suo paziente che ha interrotto la cura intrapresa con lui, decide, in modo decisamente insolito per un medico di pubblicare le memorie e il diario che questi gli ha inviato. Il paziente che su invito del dottore aveva scritto la propria autobiografia è Zeno Cosini, un ricco commerciante triestino di circa 57 anni. Il racconto di Zeno è le storia delle terapia che lo ha portato alla cura psicoterapeutica.

Temi principali del romanzo

La storia è organizzata secondo nuclei tematici:

-Il tema del fumo, del continuo e sempre fallito tentativo di smettere di fumare.

-il tema della morte del padre, considerata da Zeno l'evento più importante della propria vita.

-il tema del matrimonio: pur amando Ada, che sposerà Guido, egli finisce per scegliere Augusta.

-Zeno si divide tra una moglie e un'amante.

Il capitolo finale racconta della collaborazione di Zeno all'attività commerciale di Guido e del salvataggio in extremis che egli riesce a compiere dell'azienda. Guido si suicida e lascia Ada vedova e malata.

Struttura narrativa e stile

Questo romanzo presenta caratteri differenti rispetto alle prove narrative precedenti, si tratta anzitutto di un romanzo scritto in prima persona e non in terza come era accaduto per gli altri due. Il romanzo è diviso in 8 parti con una prefazione scritta dal dottor S., poi un preambolo scritto da Zeno, i 5 capitoli, e infine l’ultimo, dove la narrazione torna al presente e Zeno annuncia la sua decisione abbandonare la cura, criticando il metodo psicanalitico del medico e dichiarando di essere guarito dalla sua malattia grazie a una serie di successi commerciali favoriti: dallo scoppio della prima guerra mondiale.

Nel romanzo troviamo due generi letterari : l'autobiografia , scritta da Zeno per il dottor S, e il diario scritto dopo l'interruzione della terapia. La struttura del romanzo si compone in effetti di due piani narrativi , quello principale è rappresentato dal racconto che Zeno fa degli eventi della propria vita , l'altro è rappresentato dalla cornice ovvero dal rapporto conflittuale fra Zeno il dottor S. che è all'origine della scelta di pubblicare lo scritto.

Significato del titolo

Come per "Senilità" anche il titolo di questo romanzo appare piuttosto sfuggente, perché si sottrae a una spiegazione precisa. Il termine coscienza ha infatti diversi significati: può indicare la consapevolezza dell'individuo, può designare la parte morale dell'io, può anche essere sinonimo di rettitudine. Il termine è utilizzato in modo insistente , la scelta del titolo può riferirsi dunque a ciò che Zeno sa di se stesso e sottolineare, in senso ampio, l'aspetto autobiografico, ma può anche alludere alla consapevolezza sempre manchevole, bugiarda che, come afferma il dottor S. è propria di Zeno.

Mentre nei primi due romanzi a far procedere la narrazione è l'intreccio , nel terzo il vero motore è l' argomentare di Zeno. I regolari rapporti di causa effetto e di vicinanza temporale tra i vari elementi della storia vengono dunque sovvertiti. Il soggetto che racconta regola gli spazi e i tempi della narrazione. Dunque la centralità del soggetto nega il valore autonomo della realtà esterna, la voce narrante non allinea i fatti nel tempo in modo ordinato, ma procede per blocchi tematici che solo a grandi linee corrispondono alle fasi della vicenda umana del protagonista. Il narratore è interno , coincide con il protagonista, e si assiste a uno sdoppiamento tra l'io narrante e io narrato. Il tono di voce della coscienza di Zeno è auto ironico e difensivo , si affida prevalentemente alla tecnica del monologo interiore. Nel ricostruire le vicende della propria vita il protagonista narratore non ha certezze, continuamente si interroga sul senso di propri gesti, continuamente mette in discussione parametri e valori. L'insicurezza finisce per coinvolgere non solo il significato da attribuire alla propria vita, ma persino l'atto stesso dello scrivere, su cui aleggia il sospetto della menzogna.

Ironia e ambiguità

Fin dalle prime battute Svevo ricorre all'ironia. Il dottor S. pubblica infatti le memorie del proprio paziente per vendetta e spera che ciò gli dispiaccia. Dietro queste parole il lettore avverte una quasi comica assurdità. Un'assurdità sottolineata dalla stranezza del comportamento dello psicanalista che sarebbe in realtà tenuto all' assoluta riservatezza sulla salute dei suoi pazienti. L'ironia diventa quasi uno stile di pensiero, che esprime il costante scetticismo dei soggetto verso sé e il mondo. Inoltre attraverso l'ironia Svevo induce chi legge a non fidarsi del tutto di ciò che Zeno racconta, che mente al suo medico, mente a se stesso e mente quindi anche a noi che leggiamo la sua storia, emerge dunque la sua natura bugiarda. Con queste indicazioni fin dalla cornice del racconto Svevo addestra volutamente Il lettore all'ironica ambiguità della narrazione, affinché egli non presti totale fiducia alla voce narrante, ma sappia giudicarla con il giusto dubbio e con lucidità.

Il tema della malattia

Il tema della malattia risulta centrale, anzi fondamentale. La malattia induce Zeno a intraprendere la terapia analitica; i mali e le malattie si inseguono, variano, mutano davanti a Zeno. La malattia diventa un linguaggio del protagonista: "la malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione", afferma Zeno. Sono inefficaci sia le medicine sia i medici, guardati con ironia e sarcasmo: il nodo non è la guarigione, ma la coltivazione e comprensione della malattia stessa come linguaggio, come modo di essere.

Temi: psicoanalisi, malattia, inettitudine del soggetto, assenza di certezze, ambiguità di ogni vissuto.

Elementi narratologici e stilistici: narratore interno e sdoppiamento io-narrante io narrato, tempo misto (presente e passato, con molte analessi e prolessi), uso del monologo interiore.

Domande da interrogazione

  1. Chi è l'autore del romanzo "La coscienza di Zeno"?
  2. L'autore del romanzo "La coscienza di Zeno" è Svevo.

  3. Qual è il tema principale del romanzo?
  4. Il tema principale del romanzo è la malattia e la terapia psicoterapeutica.

  5. Come è strutturato il romanzo?
  6. Il romanzo è diviso in 8 parti, con una prefazione scritta dal dottor S., un preambolo scritto da Zeno, 5 capitoli e un capitolo finale.

  7. Quali sono i generi letterari presenti nel romanzo?
  8. I generi letterari presenti nel romanzo sono l'autobiografia e il diario.

  9. Qual è lo stile narrativo utilizzato nel romanzo?
  10. Lo stile narrativo utilizzato nel romanzo è caratterizzato dall'uso del monologo interiore e dall'ironia.

Domande e risposte

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