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Concetti Chiave

  • "Fontamara" di Ignazio Silone, pubblicato nel 1933, descrive la lotta dei contadini abruzzesi contro le ingiustizie del regime fascista.
  • Il romanzo utilizza un villaggio fittizio per rappresentare la mancanza di diritti inalienabili durante l'era fascista, rendendo la storia universale.
  • Silone evidenzia come i contadini, definiti "cafoni", siano vittime sia della natura crudele che di una società ingiusta.
  • L'autore difende i contadini sia per motivi socialisti, poiché più umiliati, sia cristiani, per il dovere di aiutare il prossimo.
  • Silone sottolinea come i contadini di tutto il mondo condividano una lingua di umiltà e povertà, nonostante siano oppressi da sistemi ingiusti.

Fontamara” è un romanzo di Ignazio Silone, pubblicato nel 1933, che narra le vicende di un popolo di contadini della campagna abruzzese che si vedono prelevati senza alcun rispetto i propri diritti per volere di un potere superiore, in questo caso il podestà del regime fascista mandato sul territorio. L’obiettivo dell’autore è quello di mostrare una condizione di generale assenza di diritti inalienabili durante il periodo fascista, tanto che il nome del paese è fittizio proprio per estendere la narrazione a tutti, la prefazione in questo processo assume un ruolo fondamentale in quanto il lettore assiste ad una descrizione di tutti i contadini in generale.

Indice

  1. Condizione dei Contadini
  2. Difesa dei "Cafoni"

Condizione dei Contadini

Silone in particolare cerca di soffermarsi su ciò che accumuna tutti gli uomini che svolgono questa professione, e arriva alla conclusione che da sempre questa categoria di lavoratori sia sottoposta ai soprusi di due carnefici principali: la natura crudele, che non si cura delle problematiche che fronteggia l’uomo, e la società ingiusta, che invece dovrebbe salvaguardare l’esistenza umana ma finisce per assumere lo stesso ruolo della natura.

Difesa dei "Cafoni"

Proprio per questo, l’autore prende le difese di coloro che definisce i “cafoni”, affermando: “io so bene che il nome cafone, nel linguaggio corrente del mio paese, sia della campagna che della città, è ora termine di offesa e dileggio, ma io l’adopero in questo libro nella certezza che diventerà nome di rispetto e forse anche di onore”. Nel corso del romanzo infatti, i personaggi si dimostrano non solo come grandi lavoratori, ma anche grandi uomini che provano a difendere ciò che è loro e che rappresenta la loro vita, ovvero i campi della campagna. Silone sente la necessità di difenderli sia come socialista, perché appunto rappresentano la categoria più umiliata, sia come cristiano, per assumere la regola dell’aiuto del prossimo. I cafoni di tutto il mondo si assomigliano, essi infatti presentano lo stesso linguaggio, indipendentemente dalla propria nazione d’origine, parlano infatti la lingua di uomini umili, che non vivono di eccesso, bensì di povertà e nonostante questo diventano comunque vittime di un sistema che pone gli interessi dei ricchi di fronte e a quelli dei più poveri. Se infatti nella pianura padana del settentrione l’ingiustizia sociale si manifesta nell’industrializzazione disinteressante anche delle campagne, la situazione non si presenta come migliore nel meridione, dove coloro che detengono il potere della giustizia, dai podestà ai preti, si scagliano costantemente contro i protagonisti del romanzo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del romanzo "Fontamara"?
  2. L'obiettivo principale del romanzo è mostrare l'assenza di diritti inalienabili durante il periodo fascista, attraverso le vicende di un popolo di contadini abruzzesi.

  3. Come vengono descritti i contadini nel romanzo?
  4. I contadini sono descritti come vittime di soprusi da parte della natura crudele e della società ingiusta, che dovrebbero proteggerli ma finiscono per opprimerli.

  5. Perché l'autore difende i "cafoni"?
  6. L'autore difende i "cafoni" perché rappresentano la categoria più umiliata e oppressa, e li considera degni di rispetto e onore, nonostante il termine sia usato in modo dispregiativo.

  7. Quali sono le similitudini tra i "cafoni" di diverse regioni?
  8. I "cafoni" di diverse regioni si assomigliano per il loro linguaggio umile e la loro condizione di povertà, e sono vittime di un sistema che privilegia gli interessi dei ricchi.

Domande e risposte

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