Concetti Chiave
- L'opera aperta di Calvino riflette un'indagine sulla realtà e la letteratura come procedimenti combinatori, simili a Pirandello e Gadda.
- Calvino mostra un forte interesse per la scienza, influenzato dal background familiare e simile a Primo Levi e Gadda.
- "Le cosmicomiche" esplorano teorie scientifiche, come l'espansione dell'universo, intrecciando narrazione e concetti scientifici.
- "Castello dei destini incrociati" utilizza i tarocchi per narrare storie, esplorando i limiti del linguaggio verbale.
- "Le città invisibili" di Calvino descrivono città immaginarie, riflettendo sul rapporto tra città e campagna e il progresso tecnologico.
Indice
Le opere aperte di Pirandello e Gadda
Di opere aperte se ne sono trovate a partire da Pirandello, secondo cui non c’è un’unica verità ma tante verità relative e soggettive. L’opera aperta si trova anche in Carlo Emilio Gadda perché la sua visione della realtà come caos e labirinto lo porta a imitare questo tipo di realtà nella scrittura.
In Calvino anche c’è la scrittura aperta, l’indagine sul labirinto che è la realtà e la letteratura come procedimento combinatorio, di montaggio e smontaggio.Calvino e l'interesse per la scienza
Da parte di Calvino c’è anche un grande interesse per la scienza, egli era figlio di un agronomo e di una donna che si occupava di scienze.
Quindi questo interesse che abbiamo trovato in Primo Levi (chimico), in Gadda (ingegnere), si trova anche in Calvino.
Calvino è molto attratto dall’origine e dall’organizzazione del mondo, dai corpi celesti e non a caso l’opera “Le cosmicomiche” testimonia questo interesse per le teorie scientifiche.
Le Cosmicomiche e il concetto di tempo
Le Cosmicomiche riguardano la velocità di allontanamento delle galassie, il progressivo spostamento nello spazio di ciò che inizialmente era materia concentrata in un solo punto.
L’esempio di “Cosmicomiche” è presentato da “Tutto in un punto” che ha al centro l’ipotesi secondo cui tutta la materia che avrebbe poi formato l’universo, inizialmente si trovava concentrata in un punto, senza spazio e senza tempo (snodo concettuale del tempo, da collegare al tempo misto in Italo Svevo e la Coscienza di Zeno, oppure il rapporto tra presente e passato come in Carducci, qui troviamo la mancanza del tempo e dello spazio, questo tema che si può vedere con l'inserimento di tante formule che ricordano il linguaggio delle scienze, della fisica e della chimica).
Ti con zero e il Castello dei destini incrociati
Sempre con interessi scientifici, vediamo Ti con zero che conteneva altre quattro Cosmicomiche insieme a testi riguardanti la vita delle cellule. L'ultima opera Castello dei destini incrociati, è ambientato nel medioevo. Un cavaliere errante giunge in una locanda, qui c'è una brigata e tutti i presenti hanno perso l'uso della parola, perciò non si può raccontare nella maniera tradizionale, questo è il significato.
Per cui le storie sono affidate alle figure dei tarocchi disposti sul tavolo in senso orizzontale e verticale sul tavolo, questo fa riflettere sui limiti dell'uso della parola, sulle domande che molti intellettuali si pongono.
Le città invisibili e il rapporto città-campagna
Le città invisibili ci fanno ritornare sul tema del rapporto tra città e campagna. in questo caso si tratta della descrizione di città immaginarie che sono presentate da Marco Polo al liberatore di tartaro con riferimento all'inferno, propria della civiltà tecnologica e industriale (città e campagna, tema della città come progresso).
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "opera aperta" secondo Pirandello e Gadda?
- Come si manifesta l'interesse di Calvino per la scienza nelle sue opere?
- Qual è il tema centrale delle "Cosmicomiche" di Calvino?
- Qual è il significato del "Castello dei destini incrociati"?
Secondo Pirandello, non esiste un'unica verità ma molte verità relative e soggettive. Gadda condivide questa visione, rappresentando la realtà come caos e labirinto nella sua scrittura.
Calvino mostra un grande interesse per la scienza, influenzato dalla sua famiglia. Questo interesse si riflette in opere come "Le cosmicomiche", che esplorano teorie scientifiche e l'organizzazione del mondo.
Le "Cosmicomiche" trattano il concetto di tempo e spazio, illustrando l'idea che tutta la materia dell'universo era inizialmente concentrata in un punto, senza spazio e tempo.
Nel "Castello dei destini incrociati", le storie sono raccontate attraverso le figure dei tarocchi, riflettendo sui limiti dell'uso della parola e sulle domande che molti intellettuali si pongono.