Concetti Chiave
- Il romanzo si svolge nel periodo post-bellico ad Asiago, con un focus sulla vita di Giacomo tra il 1928 e il 1941.
- La narrazione descrive un ambiente montano devastato dalla guerra, con Giacomo che vive tra boschi distrutti e la comunità montana impoverita.
- Giacomo, protagonista intelligente e ingegnoso, affronta le difficoltà economiche recuperando residui bellici e partecipando alla vita comunitaria.
- La politica appare come un'intrusione nella vita dei montanari, influenzando negativamente le opportunità di Giacomo.
- La voce narrante alterna tra interna ed esterna, offrendo una prospettiva personale e distaccata sulla vita di Giacomo.
Indice
La Ricostruzione di Asiago
Finita la grande guerra, asiago è stata ormai ricostruita, tutto è cambiato, tranne qualche casa rimasta in piedi, bruciacchiata e saccheggiata. Tra queste case c’era quella del compagno di banco giacomo che aveva vissuto lì fino a venti anni.
Le Difficoltà del 1928
Nel 1928 Giacomo, insieme ai suoi amici, Mario e nino erano a tirare su con tutte le sue forze, le campane che avevano suonato per l’ultima volta nel 1916 per dare avviso a tutti di lasciare le case perché era scoppiata la guerra.
il 1928 fu un anno caldo e arso, da mesi non crescevano funghi, le vacche non avevano latte, tanto erano magre, ci furono incendi e forti temporali. Non c’erano lavori per gli uomini, la gente andava al recupero di residui bellici da rivendere ai grossisti di metallo. Chi poteva, andava all’estero, come il padre di giacomo che andò in Francia a fare il minatore.La Vita di Giacomo
Giacomo aiutava la madre a raccogliere le patate e per procurarsi i soldi per vedere un film di Tom mix iniziò a recuperare nelle trincee di Ghellerant nei boschi distrutti dalle bombe e dai gas. Il recupero consentì a giacomo attraverso le stagioni della sua vita di mangiare un pezzo di pane, sedersi al cinema e pagarsi la tessera di balilla. Giacomo trascorreva la sua vita ad arrampicarsi sugli alberi, a buttarsi con gli sci, a fare legna, a scavare cartucce. Sono anni difficili quelli post bellici: povertà, miseria ed emigrazione sono elementi quotidiani della piccola comunità montana dove vive giacomo.
La Politica e le Scelte di Giacomo
Riuscì ad iscriversi ai balilla, non per convinzione politica, ma per la promessa dell’attrezzatura da sci. Si iscrisse poi al concorso per diventare guardia forestale e ne fu escluso, provò ad arruolarsi negli alpini e fu mandato in fanteria, tutto questo perché aveva partecipato da ragazzino ad uno sciopero. La politica era un’intrusa nella vita dei montanari e il più delle volte le sue ragioni dettavano solo delle imposizioni. Intanto la vita scorreva tra la costruzione del monumento ossario, i recuperi bellici, il pascolo estivo, finché un giorno arrivò la notizia che l’Italia era entrata in guerra. Dal documento ritrovato in quella vecchia casa ad asiago, dove c’era scritto “irreperibile”, si capisce che Giacomo non ritornerà più da quella guerra. Le sue stagioni erano finite.
L'Ambiente e la Guerra
Il tempo è determinato, la vicenda si svolge nel secondo dopoguerra con un ritorno al passato dell’autore per raccontare la vita di Giacomo dal 1928 al 18 dicembre 1941, data riportata sul documento che definisce irreperibili e Giacomo. Nel romanzo prevalgono gli ambienti esterni, il paese di asiago in piazza davanti al campanile, lungo le rive dove vi sono i faggi, le betulle e gli aceri, i prati, i campetti dissodati e terrazzati, il bosco che era stato distrutto a cannonate e a gas, e le montagne dove nel 1915/1916 c’erano stati i combattimenti tra gli italiani e gli austriaci. Le montagne sono un ambiente ricorrente nel testo perché era lì che avveniva la raccolta dei recuperanti.
La Casa di Giacomo
E’ presente anche un ambiente interno, come la casa di giacomo abbandonata, bruciacchiata con l’acquaio in pietra, il focolare annerito visitata dall’autore all’inizio del romanzo e luogo che riappare in conclusione al romanzo. La casa di giacomo è ripetutamente descritta nel romanzo durante le misere cene di giacomo e le sue conversazioni con la nonna e la madre. Luogo anche di studio e di lettura di quando lui era bambino.
Il Racconto e le Abilità di Giacomo
Il racconto è narrato con una voce narrante prima interna e dopo, dal momento che inizia la storia di Giacomo, esterna per finire all’ultimo capitolo dove ritorna interna.
Giacomo fin da piccolo dimostra intelligenza, era molto bravo a scuola soprattutto in aritmetica e in lettura. era un ragazzo curioso e ricco di ingegno, visto come risolvette il problema soldi per andare a vedere il film di Tom mix e come riuscì a vederlo per due volte consecutive.
Bravo a sciare, era preso come modello d’ammirazione e vinse la gara di salto. Aveva una resistenza che superava tutti anche nel recupero a cercare cartucce.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali difficoltà affrontate da Giacomo e la sua comunità nel 1928?
- Come influenzò la politica le scelte di vita di Giacomo?
- Quali ambienti sono descritti nel romanzo e quale ruolo giocano nella storia di Giacomo?
- Qual è il significato della casa di Giacomo nel romanzo?
- Quali abilità e caratteristiche personali distinguono Giacomo nel racconto?
Nel 1928, Giacomo e la sua comunità affrontarono un anno difficile caratterizzato da un clima caldo e arido, mancanza di funghi, vacche magre senza latte, incendi e temporali. Non c'erano lavori disponibili, e molti, come il padre di Giacomo, emigrarono all'estero per trovare lavoro.
La politica influenzò le scelte di Giacomo in modo indiretto e spesso negativo. Si iscrisse ai balilla per l'attrezzatura da sci, non per convinzione politica. Fu escluso da un concorso per diventare guardia forestale e mandato in fanteria invece che negli alpini a causa della sua partecipazione a uno sciopero da ragazzo.
Il romanzo descrive principalmente ambienti esterni come il paese di Asiago, i boschi distrutti dalla guerra, e le montagne dove avveniva la raccolta dei recuperanti. Questi ambienti sono cruciali per la narrazione della vita di Giacomo e delle sue attività quotidiane.
La casa di Giacomo, abbandonata e bruciacchiata, è un simbolo della sua vita passata e delle difficoltà affrontate. È descritta durante le cene misere e le conversazioni con la famiglia, rappresentando un luogo di studio e riflessione per Giacomo.
Giacomo è descritto come intelligente, bravo a scuola, soprattutto in aritmetica e lettura. Era curioso e ingegnoso, riuscendo a risolvere problemi pratici come procurarsi i soldi per il cinema. Era anche un abile sciatore e ammirato per la sua resistenza fisica.