Concetti Chiave
- Quasimodo, nato in provincia di Ragusa nel 1901, è noto per la sua traduzione dei lirici greci, rivelando un forte interesse per la "parola sonante".
- La sua prima raccolta poetica, "Acque e Terre", e il premio Nobel nel 1959 segnano momenti importanti della sua carriera letteraria.
- "Ed è subito sera" è una raccolta che esplora la fugacità della vita, usando versi liberi e un linguaggio evocativo.
- La poesia "Vento a Tindari" riflette sul tema dell'allontanamento e della perdita di identità, ambientata nel contesto di un paesino siciliano.
- "Alle fronde dei salici" si distacca dall'Ermetismo, esprimendo l'orrore della storia e l'oppressione post-bellica attraverso immagini potenti e simboliche.
Indice
La nascita e le opere di Quasimodo
Quasimodo nacque in provincia di Ragusa ne 1901.
Traduzioni e influenze letterarie
Fornì una bellissima traduzione dei lirici greci: il suo interesse per la “parola sonante” ha prodotto delle meraviglie. La lirica greca è da considerare un minimo ermetica, poche parole ad esempio in Saffo.
Nei suoi frammenti dell’Ode Saffica viene ripreso anche Catullo che riprende il suo metro peculiare, la strofa saffica
Riconoscimenti e opere principali
La prima raccolta di Quasimodo è “Acque e Terre”; ottiene il Premio Nobel nel 1959; partecipa alla rivista Solaria.
Pubblica poi la raccolta “Ed è subito sera”, che prende il nome dalla lirica più famosa in versi liberi.
Temi e simbolismi nelle poesie
Essa è pienamente evocativa, allude ad un sacco di cose senza esprimerle.
Allude alla fugacità della vita.
La vita, il raggio di sole è luminosissimo, trafigge, ferisce nello splendore.
“Vento a Tindari”, tema dell’allontanamento e della perdita di identità, dell’esilio, ma non in senso poetico (Dante) ma bensì emotivo, nonostante sia volontario. Tindari è un paesino siciliano. Il vento è visto come alito di vita dell’isola, il vento è di passaggio sulle coste.
Poesie post-belliche e significati
“Alle fronde dei salici” poesia che si discosta dall’Ermetismo. Scritta dopo il 1947, dopo la guerra civile italiana. Il piede straniero (nazista) sopra il cuore è un’immagine profonda, che colpisce ed evoca oppressione sia fisica sia mentale. Come erba dura di ghiaccio. L’agnello è la vittima sacrificale. L’urlo nero è sinestesia (nero colore del lutto della morte rende quest’espressione straordinariamente espressiva). Crocifisso riferimento biblico. La cetra anticamente accompagnava la poesia.
L’orrore della storia impedisce ai poeti di cantare: sembra spiegare che il poeta ermetico non si chiude nella Torre d’Avorio per impossibilità, non per indifferenza.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza delle traduzioni di Quasimodo?
- Quali sono i temi principali nelle poesie di Quasimodo?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Quasimodo per le sue opere?
Quasimodo ha fornito una bellissima traduzione dei lirici greci, mostrando un interesse per la "parola sonante" e creando meraviglie, come nei frammenti dell'Ode Saffica.
Le poesie di Quasimodo alludono alla fugacità della vita, all'allontanamento e alla perdita di identità, come in "Vento a Tindari", e affrontano l'oppressione e l'orrore della storia, come in "Alle fronde dei salici".
Quasimodo ha ricevuto il Premio Nobel nel 1959 e ha pubblicato opere importanti come "Acque e Terre" e "Ed è subito sera".