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Concetti Chiave

  • Salvatore Quasimodo nacque a Modica nel 1901 e interruppe gli studi di ingegneria per necessità economiche, lavorando in vari impieghi prima di dedicarsi alla letteratura.
  • Quasimodo fu introdotto nell'ambiente letterario di Firenze da Elio Vittorini, collaborando con la rivista Solaria insieme a Eugenio Montale.
  • Nel 1941, divenne professore di letteratura italiana al conservatorio di Milano per merito, ottenendo successivamente il Nobel per la letteratura.
  • La poetica di Quasimodo si basa sull'esperienza reale, esprimendo la vita in tutte le sue manifestazioni, dalla gioia al dolore.
  • Le opere principali di Quasimodo includono "Acque e terre", "Oboe sommerso", "Lirici greci" e "Ed è subito sera".

Indice

  1. La vita e gli studi di Quasimodo
  2. La poetica e le esperienze di vita
  3. Le opere principali di Quasimodo

La vita e gli studi di Quasimodo

Salvatore Quasimodo nacque nel 1901 da una modesta famiglia di Modica, nella provincia di Ragusa. Condusse gli studi a Messina e, conseguito il diploma in fisica e matematica, si iscrisse a Roma alla facoltà d’ingegneria. Costretto dal bisogno, tuttavia, il giovane Quasimodo non poté ottenere la laurea; si impiegò prima presso uno studio tecnico, poi alla Rinascente e infine nel Genio Civile di Reggio Calabria. In seguito Quasimodo abbandonò ogni impiego per dedicarsi esclusivamente alla letteratura e ai suoi studi preferiti, che proseguì da autodidatta fino ad imparare addirittura il greco. In quegli anni conobbe Elio Vittorini, anch’egli siciliano e scrittore autodidatta, il quale lo introdusse, a Firenze, nell’ambiente della rivista Solaria, con cui collaborava, tra gli altri, Eugenio Montale. Nel 1941 Quasimodo fu nominato “per chiaro merito” dal Ministero dell’Educazione nazionale professore di letteratura italiana al conservatorio di Milano. Conseguì inaspettatamente il premio Nobel per la letteratura e morì a Napoli nel 1968.

La poetica e le esperienze di vita

Il nucleo essenziale della poetica di Quasimodo è il segno distinto di una reale esperienza di vita. Non per niente egli affermò che “il poeta non rinnega mai la vita, anche se attraverso la disperazione riconosce l'aridità... Vita, s’intende, in ogni sua inesorabile manifestazione: gioia, se gioia, dolore, se dolore, delitto, psicosi, miseria. vita e opere di Quasimodo”. E purtroppo, tra le esperienze che maggiormente colpirono la sua sensibilità umana furono, da bambino, gli orrori del terremoto di Messina (1908 ), da giovane, la Grande Guerra e, da adulto, la Seconda Guerra Mondiale. Perciò Quasimodo maturò via via l’idea che il poeta deve farsi uomo tra gli uomini per aiutare il prossimo a ricercare dentro di sé il bene di cui è capace e far tacere il furore bestiale che troppo spesso si eleva a metodo di vita. “La posizione del poeta - si legge nel Discorso sulla poesia - non può essere passiva nella società: egli modifica il mondo... Le sue immagini forti, quelle create, battono sul cuore dell'uomo più della filosofia e della storia. La poesia si trasforma in etica, proprio per la sua resa di bellezza: la sua responsa¬bilità è in diretto rapporto con la sua perfezione... Un poeta è tale quando non rinuncia alla sua presenza in una data terra, in un tempo esatto, definito politicamente.

Le opere principali di Quasimodo

Delle opere di Salvatore Quasimodo si ricordano Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Lirici greci (1940), Ed è subito sera” (1942), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è un sogno (1949), Il falso e vero verde (1956).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono gli studi e le prime esperienze lavorative di Salvatore Quasimodo?
  2. Salvatore Quasimodo studiò fisica e matematica a Messina e si iscrisse alla facoltà d’ingegneria a Roma, ma non completò la laurea. Lavorò presso uno studio tecnico, alla Rinascente e nel Genio Civile di Reggio Calabria prima di dedicarsi alla letteratura.

  3. Qual è il nucleo essenziale della poetica di Quasimodo?
  4. La poetica di Quasimodo si basa su una reale esperienza di vita, riconoscendo la vita in tutte le sue manifestazioni, come gioia e dolore. Credeva che il poeta dovesse essere attivo nella società per aiutare gli altri a trovare il bene dentro di sé.

  5. Quali eventi influenzarono maggiormente la sensibilità di Quasimodo?
  6. Gli eventi che influenzarono Quasimodo furono il terremoto di Messina del 1908, la Grande Guerra e la Seconda Guerra Mondiale, che lo portarono a credere che il poeta dovesse contribuire a migliorare la società.

  7. Quali sono alcune delle opere principali di Salvatore Quasimodo?
  8. Alcune delle opere principali di Quasimodo includono "Acque e terre" (1930), "Oboe sommerso" (1932), "Lirici greci" (1940), "Ed è subito sera" (1942), "Giorno dopo giorno" (1947), "La vita non è un sogno" (1949) e "Il falso e vero verde" (1956).

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