Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Quasimodo, durante l'occupazione nazista a Milano, scrive un'accusa contro la violenza dell'uomo moderno, influenzato dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale e della bomba atomica.
  • La poesia "L'uomo del mio tempo" evidenzia la continuità della violenza umana, paragonando l'uomo contemporaneo all'uomo preistorico, ma con strumenti di morte più sofisticati.
  • Quasimodo passa dalla poesia ermetica alla poesia civile per denunciare la responsabilità individuale e collettiva nella storia, sottolineando l'immutabilità della natura umana.
  • Nel testo, c'è una critica alla scienza usata per lo sterminio, e l'uomo è visto come erede di Caino, incapace di abbracciare gli insegnamenti di pace di Cristo.
  • La speranza per un futuro migliore è riposta nei giovani, esortati a rifiutare l'eredità di violenza e a dimenticare le atrocità del passato per evitare di tramandarle.

Indice

  1. Quasimodo e la Seconda Guerra Mondiale
  2. Analisi della poesia "Uomo del mio tempo"
  3. La violenza nella storia umana
  4. Speranza nei giovani

Quasimodo e la Seconda Guerra Mondiale

Quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, Quasimodo era già un poeta affermato. Durante l’occupazione nazista, viveva a Milano ed è in questa città che apprese quanto stava accadendo nei campi di sterminio e lo scoppio della prima bomba atomica. Questo scenario, molto funesto, lo spinse a scrivere un atto di accusa contro l’uomo contemporaneo capaci solo di violenza e di atti sanguinari

Sei ancora quello della pietra e della fionda,

uomo del mio tempo.

Eri nella carlinga,

con le ali maligne, le meridiane di morte,

t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,

alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,

con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,

senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,

come sempre, come uccisero i padri, come uccisero

gli animali che ti videro per la prima volta.

E questo sangue odora come nel giorno

quando il fratello disse all’altro fratello:

«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,

è giunta fino a te, dentro la tua giornata.

Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue

Salite dalla terra, dimenticate i padri:

le loro tombe affondano nella cenere,

gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

Analisi della poesia "Uomo del mio tempo"

Il componimento è articolato in 17 versi liberi ed è stato scritto nel 1947. Esso è rivolto all’uomo dei nostri giorni che negli quattro versi finali è sostituito dai giovani dell’ultima generazione-.

La violenza nella storia umana

La Seconda Guerra Mondiale è l’evento più importante del XX secolo; mai prima di allora, un evento bellico aveva causato così tanti morti (si parla di 50 milioni) di cui la metà civili. Basti pensare a Dresda che fu rasa al suolo dopo tre giorni di bombardamenti e all’industria bellica che realizzò la bomba atomica, un’arma in grado di provocare immani catastrofi umane ed ecologiche. Salvatore Quasimodo si colloca fra i poeti che ebbero la percezione che la seconda guerra mondiale era un conflitto di una crudeltà e di una ferocia mai viste prime; a seguito di questa riflessione, abbandonò la poesia pura dell’Ermetismo per impegnarsi nella poesia civile, per denunciare e richiamare la responsabilità individuale e collettiva di fronte alla Storia. La poesia “Uomo del mio tempo” appartiene a questo periodo. Egli fa un tragico bilancio della Storia e del progresso in cui è presente un filo conduttore che attraversa tutti i millenni: la violenza. Come l’uomo preistorico era violento e malvagio, animato da odio feroce e istinti aggressivi, così è l’uomo contemporaneo. C’è un’unica differenza: gli strumenti di morte sono più perfezionati e sempre più micidiali. Da notare che gli strumenti di morte vengono citati in un ordine cronologico inverso: prima i più moderni, poi quelli più antichi. Nessun progresso scientifico o tecnologico ha potuto mutare la natura bestiale e malvagia. Esso è colpevole di aver raccolto l’eredità di Caino che uccise il fratello anziché gli insegnamenti di pace di Gesù Cristo. Non ci può essere nessuna pietà per coloro che hanno finalizzato le proprie conoscenze allo sterminio dei propri fratelli.

Speranza nei giovani

Questa accusa del poeta trova un riscontro anche sul piano stilistico: la martellante ripetizione di parole e di alcune espressioni come “ancora”, “t’ho visto”, “senza”, “come uccisero” che rendono l’idea della continua degli violenti. Inoltre l’alternanza dei tempi verbali trasmette il senso dell’immutabilità della natura umana. Gli ultimi quattro versi dipingono una situazione meno pessimistica perché legata alla speranza. Per spezzare la catena di violenza e di morte, l’unica speranza sono i giovani, cioè “i figli”. Solo se essi rifiuteranno l’eredità di Caino, il futuro potrà essere migliore. L’esortazione ai giovani è fatta in modo solenne, caratterizzato dalla ripetizione dell’imperativo “dimenticate”; questo significa che del mondo precedente nulla deve essere raccolto e tramandato: dietro di noi c’è solo cenere. Le tombe dei padri responsabili di tanta atrocità sono sommerse dalle macerie provocate dalle distruzioni, dal rimorso (metafore degli uccelli neri) e dalla desolazione (metafora del vento) Queste immagini analogiche esprimono una condizione concreta di abbandono.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui Quasimodo scrisse "Uomo del mio tempo"?
  2. Quasimodo scrisse "Uomo del mio tempo" durante la Seconda Guerra Mondiale, un periodo in cui era testimone delle atrocità dei campi di sterminio e della distruzione causata dalla bomba atomica.

  3. Qual è il tema principale della poesia "Uomo del mio tempo"?
  4. Il tema principale della poesia è la critica alla violenza intrinseca nella storia umana, evidenziando come l'uomo contemporaneo continui a perpetrare atti di crudeltà simili a quelli dei suoi antenati.

  5. Come Quasimodo rappresenta la violenza nella storia umana?
  6. Quasimodo rappresenta la violenza come un filo conduttore che attraversa i millenni, sottolineando che, nonostante i progressi tecnologici, la natura umana rimane bestiale e malvagia.

  7. Qual è il messaggio di speranza presente nella poesia?
  8. Il messaggio di speranza è rivolto ai giovani, esortati a rifiutare l'eredità di violenza dei loro padri per costruire un futuro migliore.

  9. Quali tecniche stilistiche utilizza Quasimodo per rafforzare il suo messaggio?
  10. Quasimodo utilizza la ripetizione martellante di parole e l'alternanza dei tempi verbali per trasmettere l'idea dell'immutabilità della natura umana e l'urgenza di un cambiamento attraverso i giovani.

Domande e risposte

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