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Concetti Chiave

  • "Giorno per Giorno" exemplifies Salvatore Quasimodo's shift from individual to collective voice, reflecting on shared trauma from World War II.
  • The collection uses specific dates in its titles, highlighting the ongoing deterioration during the war and the constant threat to everyday life.
  • Quasimodo addresses the futility of violence, advocating for a utopian vision of eliminating human conflict rooted in historical fratricide.
  • The poet expresses a desire to "remake man," urging future generations to forget the bloody history and learn from past mistakes.
  • While not directly condemning the perpetrators of violence, Quasimodo evokes a profound emotional response through his poetic expression.

Indice

  1. Il contesto storico e l'opera
  2. Temi di dolore e collettività
  3. L'utopia di rifare l'uomo

Il contesto storico e l'opera

Giorno per Giorno” rappresenta uno dei capolavori della letteratura di Salvatore Quasimodo ed è oltretutto considerato anche uno dei migliori esempi di epica, genere sorto in Italia nel secondo dopoguerra con il valore di testimonianza per la tragedia vissuta, l’opera venne infatti pubblicata nel 1947 e scritta proprio durante il conflitto. L’autore in questo caso sembra abbandonare la propria individualità psicologica per ergersi invece a voce corale di un dolore comune vissuto da tutti come mai prima, non a caso nel primo componimento “Alle fronde dei salici” lui stesso afferma la necessità di esprimersi al plurale “come potevamo noi cantare”.

Temi di dolore e collettività

Il dolore e la morte sono sempre stati temi casi a Quasimodo, ma è bene ricordare che dalla seconda guerra mondiale in poi queste tematiche assumono una vera e propria concretezza nel dolore e nella morte causati proprio dal conflitto e quindi non rappresentano più l’espressione di un io psicologico singolo e soggettivo. Un segno distintivo del fatto che questa sofferenza sia per lui collettiva è incarnato dalle varie date che vengono indicate in diversi titoli di componimenti, ad esempio “Milano, agosto 1943” oppure “19 gennaio 1944”, senza contare il titolo del libro in generale: sembra sottolineare come giorno per giorno la situazione peggiorasse, come giorno per giorno la vita di chiunque fosse minacciata costantemente.

L'utopia di rifare l'uomo

Tuttavia, questa raccolta non si presenta solamente come un’opera epica che ha l’obiettivo di dimostrare una partecipazione emotiva allo strazio e ai traumi che armi, bombe, battaglie e deportazioni avevano causato tanto dolore. L’opera rappresenta infatti anche un altro fine molto nobile e utopico, ovvero quello di “rifare l’uomo” che significa eliminare per sempre la terribile legge della violenza tra uomini che secondo lui si era scatenata a partire dal fratricidio di Caino nei confronti del fratello Abele, lui stesso afferma infatti “dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate i padri”, ai suoi occhi sembra infatti ridicolo che l’uomo non abbia imparato nulla dagli errori commessi dalle generazioni passate, e si continuano quindi a generare conflitti inutili e che non comportano altro se non la morte tra persone dello stesso sangue. In realtà però Quasimodo non arriva mai effettivamente al punto di scagliarsi contro quelli che lui considera “i mostri della terra”, va però a sprigionare con le sue parole un pathos generale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico dell'opera "Giorno per Giorno"?
  2. "Giorno per Giorno" è un capolavoro di Salvatore Quasimodo, pubblicato nel 1947 e scritto durante la Seconda Guerra Mondiale. Rappresenta un esempio di epica del dopoguerra, testimoniando la tragedia vissuta.

  3. Come vengono affrontati i temi del dolore e della collettività nell'opera?
  4. Quasimodo abbandona l'individualità psicologica per esprimere un dolore collettivo. Le date nei titoli dei componimenti sottolineano la sofferenza condivisa e il peggioramento quotidiano della situazione durante la guerra.

  5. Qual è l'utopia proposta da Quasimodo nell'opera?
  6. L'opera propone l'utopia di "rifare l'uomo", eliminando la violenza tra uomini. Quasimodo critica l'incapacità dell'umanità di imparare dagli errori passati, auspicando la fine dei conflitti inutili.

  7. Qual è il tono generale dell'opera di Quasimodo?
  8. L'opera sprigiona un pathos generale, senza attaccare direttamente i "mostri della terra", ma evocando un'emozione collettiva contro la violenza e la guerra.

Domande e risposte

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