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Concetti Chiave

  • "Vento a Tindari" è un poema di Salvatore Quasimodo che esprime la nostalgia per la sua terra natale siciliana.
  • Quasimodo usa il paesaggio siciliano come metafora per la sua crisi esistenziale e il senso di esilio.
  • Il vento rappresenta un elemento di disturbo interiore, che riflette il caos e la mancanza di equilibrio nella vita del poeta.
  • Il componimento è un autoritratto drammatico del poeta, che si sente come un fantasma in mezzo alla natura siciliana.
  • Quasimodo esplora il tema della morte come possibile rifugio dalla sua insoddisfazione lontano dalla Sicilia.

Vento a Tindari” è un componimento in versi liberi, parte integrante della raccolta del 1942 intitolata “Ed è subito sera”, in particolare della sezione “Acqua e terre”. Come si comprende dal titolo, Salvatore Quasimodo si focalizza sulla cittadina di Tindari, una frazione del comune di Patti, in provincia di Messina che si trova nello specifico esposto direttamente alla costa tirrenica, più o meno davanti alle isole Eolie.

Indice

  1. Origini e nostalgia di Quasimodo
  2. Crisi esistenziale del poeta
  3. Il vento come simbolo di tormento

Origini e nostalgia di Quasimodo

Si pensa che Tindari sia stata fondata dal tiranno di Siracusa Dionisio I nel 396 a.C.

per poi diventare terreno fertile per la diffusione della comunità di coloni messeni, l’autore conosceva bene questa storia, lui stesso aveva infatti origini siciliane, nonostante fosse stato costretto ad abbandonare la sua terra natale per ragioni lavorative che lo impegnavano nella capitale.

Crisi esistenziale del poeta

Quando però diventò geometra a Reggio Calabria nel 1926, aveva l’opportunità di tornare spesso in Sicilia e godersi i paesaggi che avevano popolato la sua infanzia e che ovviamente creano in lui una profonda nostalgia e l’amara consapevolezza della sua condizione di esiliato. Mentre infatti l’autore analizza e scruta con il suo sguardo il paesaggio naturale siciliano, si rende conto dell’assenza di qualsiasi equilibrio nella sua vita, e questo ovviamente provoca in lui una tristezza interiore che riesce a sfogare solo parzialmente tramite la poesia, con le sue “sillabe” che butta su un foglio per comporre il poema. La sua vita è diventata quindi caotica e in questa passiva esistenza Quasimodo non sembra più trovare senso, arrivando addirittura a considerare la morte, come ricorda infatti al ventiseiesimo verso “in ansia precoce di morire”, come se lontano dalla Sicilia lui non potesse trovare pace e ragioni per vivere.

Il vento come simbolo di tormento

Il componimento mostra quindi un drammatico autoritratto del poeta, in profonda crisi esistenziale manifestata pienamente dall’immagine del vento, che se da una parte sposta con la sua potenza le chiome dei pini, dall’altra raggiunge anche l’anima dello scrittore, che diventa subito “assorto” e pensieroso. Quasimodo sembra infatti camminare in questa natura siciliana come se fosse un fantasma, condizione evidente anche agli occhi dei suoi amici, tanto che uno di loro lo esorta anche a svegliarsi e godere del mondo esterno, senza quindi rimanere così chiuso in se stesso e assorto nei suoi pensieri. Questo vento dunque non è una semplice brezza dolce ma gelida, bensì una violenta turbine che scuote il poeta con tutta la sua forza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del vento nel componimento "Vento a Tindari"?
  2. Il vento simboleggia il tormento interiore del poeta, scuotendo non solo la natura ma anche l'anima di Quasimodo, riflettendo la sua crisi esistenziale.

  3. Quali sono le origini storiche di Tindari menzionate nel testo?
  4. Tindari fu fondata dal tiranno di Siracusa Dionisio I nel 396 a.C. e divenne un luogo di diffusione per i coloni messeni, una storia ben conosciuta da Quasimodo.

  5. Come si manifesta la crisi esistenziale di Quasimodo nel poema?
  6. La crisi esistenziale si manifesta attraverso la nostalgia per la Sicilia e la consapevolezza della sua condizione di esiliato, portandolo a considerare la morte come una possibile via di pace.

  7. In che modo la natura siciliana influisce sullo stato d'animo di Quasimodo?
  8. La natura siciliana evoca in Quasimodo ricordi d'infanzia e un profondo senso di nostalgia, accentuando la sua tristezza e il suo senso di disorientamento esistenziale.

Domande e risposte

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