Concetti Chiave
- La notte dell'apocalisse è un episodio centrale di "Cronache di poveri amanti", dove le squadre fasciste commettono crimini a Firenze nel 1925.
- L'evento scatenante è l'intrappolamento e fuga di un dirigente comunista, seguito dalla vendetta fascista contro gli oppositori.
- Nel romanzo, la via Corno è il fulcro delle azioni, con Ugo che cerca di salvare le vittime designate dai fascisti.
- C'è una netta contrapposizione tra bene e male, rappresentata dai personaggi Ugo e Maciste contro Osvaldo e le camicie nere.
- Pratolini evidenzia la brutalità fascista e l'indifferenza della popolazione, sottolineando la volontà di potere attraverso la violenza.
La Notte dell'Apocalisse
Un episodio fondamentale del romanzo di Vasco Pratolini, “Cronache di poveri amanti” riguarda la cosiddetta notte dell’apocalisse, ovvero la notte di un autunno del 1925 in cui le squadre fasciste commisero una serie di crimini, in particolari omicidi, nella città di Firenze, capoluogo toscano. L’evento che scaturì la rabbia dei fascisti e che quindi causò questo dramma fu intrappolamento e la successiva fuga di un dirigente comunista, e tra i vari colpi sparati venne anche ucciso anche un militare fascista, quindi per vendetta si prendono di mira coloro che sono scritti nella lista degli oppositori.
Il tutto si viene a sapere proprio nella via su cui si focalizza il romanzo, via Corno, infatti il fascista Osvaldo lo rivela forse per spavalderia al vicino Ugo, il quale lo minaccia con una pistola di nominare l’identità delle vittime designate, dunque Ugo inizia in panico a cercare di contattare tutte le persone in pericolo per avvertirle giusto in tempo.Contrapposizione tra Bene e Male
Da una parte si assiste quindi al tentativo di Ugo e di Maciste, milizia del Partito Comunista, che provano a cambiare la sorte di queste persone che appaiono già predestinate, dall’altra invece si trovano Osvaldo e le altre camicie nere che proseguono nel loro intento sanguinario. Si nota quindi una contrapposizione tipicamente neorealista, tra il bene e il male assoluto, incarnati rispettivamente dai personaggi di riferimento in questo passaggio essenziale del libro. Ugo e Maciste sono infatti pronti a mettere in pericolo la propria vita opponendosi al pericolo imposto dalle milizie fasciste, a costo di salvare qualche vita altrui, anche di persone che non conoscono, semplicemente dunque per un istinto benevolo verso il prossimo.
La Violenza delle Camicie Nere
Dall’altra invece ci sono le squadre fasciste con Osvaldo che invece solo solamente alla ricerca di sangue e di vendetta, e agiscono quindi non a nome della vita ma a nome della morte, e questo loro atteggiamento sembra essere favorito da quella che l’autore definisce “sorda ostilità” dell’intera popolazione, tranne alcuni rari casi, ammutoliti dalla paura. Questo loro obiettivo di perseguire la morte si nota anche nella cattiveria con cui agiscono, una volta ucciso il maniscallo infatti urtano il suo cadavere ripetendolo di calci e dando fuoco anche alla sua macchina, Pratolini sottolinea come questo sia dovuto anche ad una volontà di sentirsi grandi, di sentire il proprio controllo imponendolo alle altre persone fino all’estrema violenza.
Domande da interrogazione
- Qual è l'evento centrale della "Notte dell'Apocalisse" nel romanzo di Vasco Pratolini?
- Come si manifesta la contrapposizione tra bene e male nel romanzo?
- Qual è il ruolo di Ugo nella "Notte dell'Apocalisse"?
- Come viene descritta la violenza delle camicie nere?
L'evento centrale è una serie di crimini commessi dalle squadre fasciste a Firenze nel 1925, scatenati dalla fuga di un dirigente comunista e dall'uccisione di un militare fascista.
La contrapposizione si manifesta attraverso i personaggi di Ugo e Maciste, che cercano di salvare vite, e Osvaldo e le camicie nere, che perseguono la violenza e la vendetta.
Ugo cerca di avvertire le persone in pericolo dopo aver scoperto i piani delle camicie nere, mettendo a rischio la propria vita per salvare gli altri.
La violenza è descritta come brutale e motivata da un desiderio di controllo e vendetta, con atti estremi come calpestare un cadavere e incendiare una macchina.