Concetti Chiave
- Vasco Pratolini nacque nel 1913 a Firenze e visse un'infanzia difficile in condizioni economiche precarie, cresciuto principalmente dai nonni.
- A causa delle difficoltà economiche, abbandonò presto la scuola e intraprese vari lavori, continuando a formarsi da autodidatta e con corsi serali.
- Inizialmente sostenitore del fascismo, cambiò posizione politica durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipando alla resistenza.
- Le sue opere letterarie principali furono pubblicate nel secondo dopoguerra, con una fase neorealista caratterizzata dalla collaborazione con registi come Rossellini e Visconti.
- La trilogia "Una storia italiana" rappresenta un'importante testimonianza della storia italiana, focalizzandosi sulla dittatura fascista e gli eventi personali di Pratolini.
Infanzia e Formazione
Vasco Pratolini è stato uno dei più grandi autori del ventesimo secolo, è nato nel 1913 a Firenze da una famiglia relativamente umile, il padre infatti faceva il cameriere, mentre la madre faceva la sarta, tuttavia lui venne cresciuto principalmente dai suoi nonni in condizioni economiche molto difficili, proprio per questo dovette abbandonare la sua carriera scolastica solamente dopo le elementari per iniziare a guadagnare lavorando, nonostante la sua giovane età. Cominciò quindi a fare i lavori più disparati, dal garzone di un barbiere, all’aiuto portiere di un albergo, al venditore ambulante, tuttavia rimase sempre in lui il desiderio di continuare a formarsi, dunque iniziò a seguire dei corsi serali, uniti sicuramente ad una forte matrice di educazione da autodidatta. Era ancora un bambino quando Mussolini salì al potere, inizialmente aderì al movimento, collaborando anche nella rivista fiorentina “Il bargello”, tuttavia iniziò a maturare un pensiero diverso, di opposizione quando il duce stilò accordi con lo spagnolo Francisco Franco e il tedesco Adolf Hitler, dunque prese parte all’opposizione, addirittura arrivando al punto di entrare nella resistenza durante la seconda guerra mondiale.
Carriera Letteraria e Neorealismo
Dal punto di vista letterario, le prime opere vennero pubblicate nel secondo dopoguerra, in particolare si ricorda “Cronaca familiare” del 1947, in cui ricorda il fratello Ferruccio, morto poco prima, e lo fa utilizzando un linguaggio poetico evocativo e quasi memoriale. Tuttavia, della sua carriera si ricorda principalmente la fase neorealista, favorita dalla collaborazione con alcuni registi quali Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Nanni Loy nella stesura delle sceneggiature per i loro film. Questa fase della sua letteratura si apre con “Cronache dei poveri amanti” del 1947, seguito poi due anni dopo da “Un eroe del nostro tempo”, o ancora “Le ragazze di San Frediano” e la trilogia “Una storia italiana” composta da “Metello”, “Allegoria e derisione” e “Lo scialo”, tutti ovviamente si ambientano nel periodo che va dagli anni trenta ai quaranta, testimoniando la fisionomia degli italiani sotto la dittatura fascista di Mussolini. La trilogia in particolare va a dimostrare la storia della penisola a partire dalle lotte indipendiste che si svilupparono nel diciannovesimo secolo e nel piano originale sarebbe dovuto arrivare all’ultimo romanzo raccontando la storia italiana più recente, in realtà si focalizzò sulla propria storia personale. Vasco Pratolini morì nella capitale all’età di settant’otto anni, nel 1991.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze principali nella formazione di Vasco Pratolini?
- Quali sono le opere più significative della carriera letteraria di Vasco Pratolini?
- In che modo Vasco Pratolini contribuì al movimento neorealista?
Vasco Pratolini crebbe in condizioni economiche difficili e dovette abbandonare la scuola dopo le elementari per lavorare. Nonostante ciò, continuò a formarsi attraverso corsi serali e un'educazione da autodidatta. Inizialmente aderì al fascismo, ma successivamente si oppose al regime e partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale.
Le opere più significative di Vasco Pratolini includono "Cronaca familiare" e la fase neorealista con "Cronache dei poveri amanti", "Un eroe del nostro tempo", "Le ragazze di San Frediano" e la trilogia "Una storia italiana". Queste opere riflettono la vita sotto la dittatura fascista e la storia italiana.
Vasco Pratolini contribuì al neorealismo collaborando con registi come Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Nanni Loy nella stesura di sceneggiature. Le sue opere letterarie di questo periodo, come "Cronache dei poveri amanti", sono caratterizzate da un'attenzione alla realtà sociale e storica dell'Italia fascista.