Concetti Chiave
- Carlo Cassola, nato a Roma nel 1917, inizialmente si laureò in giurisprudenza ma poi si avvicinò alla letteratura, pubblicando la sua prima opera nel 1942.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla resistenza e scrisse "La ragazza di Bube", il suo libro più famoso, vincitore del premio Strega nel 1960.
- Dopo la guerra, Cassola si dedicò alla carriera letteraria con opere come "Alla periferia" e "Il taglio del bosco", e fu selezionato da Elio Vittorini per la collana "Gettoni".
- Il suo stile si evolve dalla letteratura d'impegno a romanzi di formazione e esistenzialisti, come "Un cuore arido" del 1961.
- Cassola esplorò vari generi letterari, inclusi reportage, inchieste, autobiografia e riflessioni teoriche, collaborando anche con il Corriere della sera.
Gli inizi di Carlo Cassola
Carlo Cassola è considerato come uno dei più grandi autori italiani del secolo scorso, in particolare dal secondo dopoguerra, nacque a Roma nel 1917 e inizialmente decise di perseguire studi di tipo giuridico, laureandosi infatti presso la Facoltà di Giurisprudenza nel 1939. In realtà dopo il conseguimento della laurea iniziò ad avvicinarsi al clima letterario, frequentando gli intellettuali che avevano fondato la rivista fiorentina nota come “Letteratura”, qui Cassola ebbe l’opportunità di pubblicare una sua opera per la prima volta, ovvero il volume di racconti intitolato “La visita” del 1942.
Con la guerra però fu costretto ad abbandonare temporaneamente la propria passione per partecipare alla resistenza nelle vesti di partigiano in Maremma, questo però fu anche un momento di grande ispirazione, tanto che gli concedette la stesura di quello che rimane il suo libro più conosciuto, ovvero “La ragazza di Bube”, pubblicato però nel 1960 e che venne anche riconosciuto a livello nazionale tramite la consegna del premio Strega.La carriera letteraria post-bellica
Dopo la guerra ritornò nella sua terra natale, quindi nella capitale, e qui iniziò la sua vera e propria carriera letteraria, iniziò infatti a pubblicare opere come “Alla periferia” oppure “Il taglio del bosco”, ma forse una delle opportunità migliori che gli si presentarono fu essere selezionato da Elio Vittorini per la collana di Einaudi, “Gettoni”. Qui diede vita a romanzi come “Fausto e Anna” del 1952 oppure “I vecchi compagni” dell’anno successivo, per quanto riguarda il suo stile, sicuramente in questa fase risulta incanalato nella corrente della letteratura d’impegno, in realtà successivamente iniziò a rivolgersi verso romanzi di formazione o esistenzialisti, un chiaro esempio di questa fase della sua letteratura è sicuramente dato dal romanzo “Un cuore arido”, pubblicato nel 1961.
Versatilità e collaborazioni
Cassola però non si limitò mai ad un solo genere letterario, spaziò infatti dal reportage con “Viaggio in Cina” del 1956, all’inchiesta “I minatori della Maremma” del 1958 con la collaborazione di Luciano Bianciardi, l’autobiografia con “Il mio cammino di scrittore”, oppure anche le riflessioni teoriche con la collaborazione di Mario Luzi che sfociarono in “Poesia e romanzo”, senza contare le varie collaborazioni con il Corriere della sera. Carlo Cassola morì a Montecarlo nel 1987, esattamente all’età di settant’anni, dopo la sua morte venne pubblicato il racconto per ragazzi noto come “Il falco defraudato”, pubblicato nel l1991.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli inizi della carriera letteraria di Carlo Cassola?
- Come influenzò la guerra la produzione letteraria di Cassola?
- Quali furono le opere principali di Cassola nel periodo post-bellico?
- In quali altri generi letterari si cimentò Cassola?
Carlo Cassola iniziò la sua carriera letteraria pubblicando il volume di racconti "La visita" nel 1942, dopo essersi avvicinato al clima letterario frequentando intellettuali a Firenze.
Durante la guerra, Cassola partecipò alla resistenza come partigiano, un'esperienza che ispirò il suo libro più conosciuto, "La ragazza di Bube", pubblicato nel 1960.
Nel periodo post-bellico, Cassola pubblicò opere come "Alla periferia", "Il taglio del bosco", "Fausto e Anna", e "I vecchi compagni", mostrando un'evoluzione verso romanzi di formazione ed esistenzialisti.
Cassola esplorò vari generi, tra cui reportage con "Viaggio in Cina", inchiesta con "I minatori della Maremma", autobiografia con "Il mio cammino di scrittore", e riflessioni teoriche con "Poesia e romanzo".