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Concetti Chiave

  • I poeti crepuscolari, attivi tra il 1903 e il 1918, esprimono malinconia e noia esistenziale, riflettendo sul "crepuscolo" dell'esistenza.
  • Conosciuti come i "poeti delle piccole cose", si concentrano su aspetti quotidiani e semplici della vita, rifiutando i grandi temi eroici.
  • Non formano un gruppo strutturato; il termine "crepuscolarismo" nasce nel 1910, con critiche che evidenziano introspezione e autocommiserazione.
  • Usano un lessico semplice alternato a termini colti, con versi liberi e toni prosastici, rifiutando la musicalità del verso dannunziano.
  • I crepuscolari mettono in discussione il ruolo del poeta, preferendo essere visti come fanciulli che esprimono emozioni semplici e sincere.

Indice

  1. Esponenti e Temi del Crepuscolarismo
  2. Caratteristiche e Atmosfere Crepuscolari
  3. Il Crepuscolarismo e la Quotidianità
  4. Origine e Critica del Crepuscolarismo
  5. Stati d'Animo e Lessico Crepuscolare
  6. Ruolo del Poeta Crepuscolare

Esponenti e Temi del Crepuscolarismo

I principali esponenti di questa nuova tendenza poetica sono Guido Gozzano, Sergio Corazzini, Marino Moretti, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi.

Caratteristiche e Atmosfere Crepuscolari

I poeti Crepuscolari, la cui produzione poetica si sviluppò tra il 1903 e il 1918, sono poeti molto giovani, che sentono la malinconia dell’esistenza e la paragonano quindi al crepuscolo.

Sono definiti, appunto, “crepuscolari” per le atmosfere malinconiche delle loro liriche e sono autori di componimenti in cui dominano l’incapacità di amare e la noia esistenziale.

Il Crepuscolarismo e la Quotidianità

I poeti crepuscolari sono "i poeti delle piccole cose", poeti che si rendono conto dell'inutilità di fare poesia negli anni precedenti alla prima guerra mondiale e decidono quindi, in quel periodo di tristezza e delusione, di rifugiarsi nella quotidianità. Sono i poeti delle piccole cose quotidiane, non se la sentono di decantare grandi cose, e si limitano a raccontare la quotidianità.

Origine e Critica del Crepuscolarismo

I crepuscolari non costituivano un gruppo organizzato intorno ad un programma: il termine stesso “CREPUSCOLARISMO” apparve per la prima volta nel 1910, in una recensione della raccolta “Poesie scritte col lapis” di Moretti. Nella recensione il critico letterario Borgese individuava in questi poeti le stesse caratteristiche:

a. incapacità di dare significato all’esistenza

b. il ripiegamento intimistico su se stessi

c. Autocompatimento.

L’atmosfera di regressione nella loro poesia richiamava la luce incerta del crepuscolo.

Stati d'Animo e Lessico Crepuscolare

Gli stati d’animo espressi dai Crepuscolari sono:

a. Malinconia

b. Impossibilità di amare

c. Malattia

d. Tedio.

I crepuscolari si interessano di cose semplici e povere d’altri tempi, definite da Gozzano le “buone cose di pessimo gusto”. Si ritorna alla purezza originale delle cose semplici che sono le cose più importanti della vita poiché risentono della fragilità del periodo storico.

LESSICO: il lessico dei crepuscolari è umile, ma alternato a parole più colte. I versi sono liberi, il tono è prosastico (come se fosse una prosa).

D’Annunzio aveva adottato il verso libero, con l’intento di creare una complessa armonia e un virtuosismo musicale, per i crepuscolari, invece, il verso deve perdere la musicalità precostituita, anche rischiando di avvicinarsi alla prosa.

Ruolo del Poeta Crepuscolare

RUOLO DEL POETA: la novità dei crepuscolari consiste nella messa in discussione del valore della poesia e della figura sociale del poeta. Essi dichiarano di non voler essere poeti, ma di essere fanciulli che piangono.

Corazzini, infatti, afferma “Io non sono un poeta, ma un piccolo fanciullo che piange”.

Domande da interrogazione

  1. Chi sono i principali esponenti del Crepuscolarismo?
  2. I principali esponenti del Crepuscolarismo sono Guido Gozzano, Sergio Corazzini, Marino Moretti, Corrado Govoni e Aldo Palazzeschi.

  3. Quali sono le caratteristiche principali delle poesie crepuscolari?
  4. Le poesie crepuscolari sono caratterizzate da atmosfere malinconiche, incapacità di amare, noia esistenziale e un ripiegamento intimistico su se stessi.

  5. Come si relazionano i poeti crepuscolari con la quotidianità?
  6. I poeti crepuscolari si rifugiano nella quotidianità, raccontando le piccole cose quotidiane e rifiutando di decantare grandi cose, in un periodo di tristezza e delusione.

  7. Qual è il ruolo del poeta crepuscolare secondo questa corrente?
  8. Il poeta crepuscolare mette in discussione il valore della poesia e la figura sociale del poeta, dichiarando di non voler essere poeti ma fanciulli che piangono, come affermato da Corazzini.

Domande e risposte

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