Concetti Chiave
- Paolo Volponi ha guadagnato fama con "Memoriale" (1962), dove un contadino diventato operaio riflette l'alienazione sociale.
- Volponi esplora il rapporto uomo-industria, evidenziando le lacerazioni tra lavoro e identità personale, un tema ricorrente nella sua opera.
- "Memoriale" è un romanzo-confessione che analizza la disumanità del lavoro in fabbrica attraverso la vita di Albino Saluggia.
- La scrittura di Volponi si distingue per la varietà stilistica e tematica, evitando manierismi intellettualistici e indagando la società industriale.
- Volponi utilizza la follia come metafora dell'alienazione moderna, offrendo una prospettiva critica e simbolica della realtà industriale.
Indice
- La nascita e il successo di Volponi
- Temi dominanti nelle opere di Volponi
- Il ritorno alla poesia e la fama
- Memoriale e il rapporto uomo-industria
- La figura dell'antagonista in Volponi
- Varietà e moduli della scrittura di Volponi
- Memoriale: romanzo-confessione e critica sociale
- La complessità del romanzo Memoriale
- La follia come prospettiva narrativa
- Strutture narrative e simbolismo in Memoriale
- Linguaggio e poetica volponiana
La nascita e il successo di Volponi
Nasce nel 1924 e muore nel 1994, raggiunge il successo con Memoriale (1962), in cui il protagonista, un contadino divenuto operaio, rappresenta l'emblema dell'alienazione di un'intera società.
Temi dominanti nelle opere di Volponi
Paolo Volponi ha lavorato per vent'anni nell'industria derivandone i temi dominanti nelle sue opere; in realtà, egli esordisce come poeta con Il ramarro, L'antica moneta, Le porte dell'Appennino, in cui c'è un'adesione alla natura "appenninica", che definisce una mitica condizione di vita totale, integra, pre-industriale.
Il ritorno alla poesia e la fama
Alla poesia torna con Il silenzio campale ma la sua fama è dovuta alla sua attività di narratore.
Memoriale e il rapporto uomo-industria
Con Memoriale (1962) egli indaga la tematica che sarà costante nella sua produzione: il rapporto fra l'uomo e il lavoro industriale, le lacerazioni del rapporto uomo/fabbrica, il ruolo dell'industria nella società contemporanea.
Con La macchina mondiale (1965) appare una tipologia umana destinata a ritornare in seguito, cioè una sorta di antagonista della civiltà contemporanea, anarchico, messianico e visionario.La figura dell'antagonista in Volponi
In Corporale (1974) questa figura si realizza nel protagonista, il professore Girolamo Aspri: farneticante, ma lucido, nell'esame e nel rifiuto della società contemporanea, vive il dissidio fra utopistica prospettiva di rinnovamento e critica corrosiva, incarnazione del disagio di vivere e emblema di rigenerazione: la sua nevrosi fa tutt'uno con l'aspirazione alla realizzazione di un «nuovo Adamo», «vivo, vivo, vivo, diverso, diverso, diverso».
Varietà e moduli della scrittura di Volponi
Notevole è la varietà di aspetti e di moduli della scrittura di Volponi, che non ignora le esperienze della neoavanguardia, ma si riscatta da quel sospetto di gioco intellettualistico e di manierismo che esse quasi sempre legittimano, importanti a riguardo Il sipario ducale e Le mosche del capitale, nel quale Volponi riprende per approfondirli, i temi a lui più congeniali: il ruolo dell'industria nella società attuale, l'impossibile realizzazione di una democrazia industriale.
Memoriale: romanzo-confessione e critica sociale
Memoriale è un romanzo-confessione, in prima persona, il cui protagonista è Albino Saluggia operaio in una fabbrica piemontese, con un pesante trascorso: emigrazione, prigionia, malattia. Saluggia aspira a una vita nuova, sana, che sembra per lui incarnarsi nel lavoro in fabbrica. Ma la disumanità del lavoro stesso lo ricaccerà nella malattia (spirituale prima ancora che fisica). Si isola sempre di più, il suo rendimento sul lavoro cala; tuttavia, la fabbrica continua ad aiutarlo. Quando però la sua protesta assume connotati di pericolosità politica (Saluggia incita i cuochi della fabbrica a scioperare), la direzione non esita a licenziarlo.
La complessità del romanzo Memoriale
Il romanzo sfugge ad ogni schematica definizione; Volponi infrange ogni stereotipo e convenzione letteraria, contaminando tipologie tematiche e registri stilistici. Sorprende continuamente il lettore; a prima vista il libro si configura come un romanzo-inchiesta di tipo sociologico. Lo scrittore rimproverava agli intellettuali di non aver analizzato criticamente la realtà dell'industria ecco che Memoriale assolve a questa funzione.
Sebbene il punto di vista resti costantemente quello "straniato" del nevrotico Saluggia, vi sono nel libro vere e proprie pagine da inchiesta tanto che può essere visto anche come romanzo-diagnosi e storia di una nevrosi: il rapporto ambivalente di Saluggia con la madre, l'orrore-attrazione per il sesso, la malattia come fuga dalle responsabilità. I due filoni tematici sono correlati, perché è proprio la nevrosi, la "diversità" di non integrato che permette la libertà di giudicare i1 mondo della fabbrica.
La follia come prospettiva narrativa
Volponi riteneva che la follia fosse un uso alternativo (ereticoutopistico) della ragione. Altra lettura è quella simbolica, in cui la storia di Saluggia si può leggere come metafora dell'alienazione dell'uomo moderno perseguitato da un'Autorità opprimente e mostruosa.
Strutture narrative e simbolismo in Memoriale
La natura memorialistica del romanzo comporta una divaricazione temporale tra "io narrante" e "io narrato". Il primo fa sentire sovente la sua voce (attraverso i tempi commentativi del presente e passato prossimo). Rispetto all'io narrato, il narratore ha maggiore consapevolezza critica. La scelta della follia di Saluggia come prospettiva fondamentale della narrazione comporta conseguenze sulle strutture narrative di Memoriale. E' sovvertito l'impianto di tipo naturalistico-realistico, sia per l'intreccio che per le strutture temporali e la rappresentazione stessa di personaggi ed ambienti. Interessanti sono le figure dei medici della fabbrica, che a un primo livello esemplificano i limiti dell'assistenza medica, ma che, nella visione di Saluggia, diventano oscuri persecutori, simbolo di un sistema che cerca di neutralizzare e schiacciare i puri, i ribelli, gli innocenti. La fabbrica stessa è sottratta ad ogni realistica definizione, la sua rappresentazione risente degli stati d'animo del protagonista: da luogo protettivo a luogo innaturale, ostile.
Linguaggio e poetica volponiana
La lontananza della poetica volponiana da schemi di tipo realistico è ribadita anche sul piano espressivo: saltuariamente infatti si ha la mimesi di un linguaggio subalterno. Il linguaggio-tipo di Memoriale oscilla tra prosa lucida, saggistica, e una prosa lirica e analogica, da poeta raffinato: il lirismo scaturisce dall'ottica "altra" di Saluggia. Si comprende allora la dichiarazione dell'autore stesso: «Secondo me, quella carica di liricità che c'è nel libro, è il suo strumento critico, d'intervento sulla realtà».
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del romanzo "Memoriale" di Paolo Volponi?
- Come viene rappresentata la figura dell'antagonista nelle opere di Volponi?
- In che modo Volponi utilizza la follia come prospettiva narrativa in "Memoriale"?
- Quali sono le caratteristiche del linguaggio e della poetica di Volponi in "Memoriale"?
- Come si manifesta la complessità narrativa nel romanzo "Memoriale"?
Il tema centrale di "Memoriale" è il rapporto complesso tra l'uomo e il lavoro industriale, esplorando l'alienazione e le lacerazioni che ne derivano.
L'antagonista nelle opere di Volponi è spesso un personaggio anarchico, messianico e visionario, che critica la società contemporanea e incarna il disagio di vivere.
Volponi utilizza la follia come un uso alternativo della ragione, permettendo al protagonista Saluggia di giudicare liberamente il mondo della fabbrica e rappresentando l'alienazione dell'uomo moderno.
Il linguaggio di "Memoriale" oscilla tra prosa lucida e lirica, con una mimesi di linguaggio subalterno, utilizzando il lirismo come strumento critico per intervenire sulla realtà.
La complessità narrativa di "Memoriale" si manifesta attraverso la contaminazione di tipologie tematiche e registri stilistici, sovvertendo schemi naturalistici e realistici e sorprendendo continuamente il lettore.