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Concetti Chiave

  • Alda Merini, poetessa dei navigli, ha iniziato a scrivere grazie all'influenza del padre e ha esordito a soli 15 anni.
  • La sua esperienza in manicomio ha profondamente influenzato la sua scrittura, portando alla creazione della sua opera più famosa "Terra santa".
  • Le poesie di Merini sono caratterizzate da una scrittura spontanea e semplice, che esprime l'essenza degli emarginati e la critica alla società.
  • Ha vissuto relazioni complesse e dolorose che hanno ispirato opere significative, come "La presenza di Orfeo" dedicata a Giorgio Manganelli.
  • Dopo il manicomio, Merini ha iniziato a scrivere aforismi e riflessioni sulla pazzia, diventando un fenomeno mediatico negli anni successivi.

Indice

  1. La nascita e l'infanzia di Alda Merini
  2. Primi successi e difficoltà familiari
  3. Relazione con Giorgio Manganelli
  4. Internamento e cambiamenti nella scrittura
  5. Matrimonio e vita familiare
  6. Ritorno a Milano e riconoscimenti
  7. Temi ricorrenti nelle poesie di Merini

La nascita e l'infanzia di Alda Merini

Alda Merini nasce il 21 marzo 1931 (solstizio di primavera), scrive un verso riguardo la primavera che rappresenta la nascita e viene chiamata poetessa dei navigli perché abitava sui navigli.

“Sono nata il ventuno a primavera /ma non sapevo che nascere folle, / aprire le zolle / potesse scatenar tempesta”.

Il padre era un impiegato impresario e Alda lo guardava scrivere numeri→ questo ha fatto nascere la passione per la scrittura di Alda.

Primi successi e difficoltà familiari

A dieci anni vince il premio “Giovani potesse italiane”. A dodici anni, la famiglia viene sfrattata perché non avevano abbastanza soldi e dovette interrompere gli studi.

A 15 anni esordisce come autrice di poesie grazie al critico letterario Spagnoletti.

Relazione con Giorgio Manganelli

A 16 anni (1947) ha una relazione con Giorgio Manganelli→ egli aveva una moglia e una figlia. È stata una relazione molto coinvolgente per lei perché era la prima relazione, era un uomo più grande, anch’egli era uomo letterale molto famoso, anche lui era innamorato, ma non riusciva a mollare la moglie. Manganelli lascia la moglie, ma ha una proposta per un editore a Roma e decide di spostarsi e di mollare la Merini. Alda dedica a Manganelli la raccolta di poesie “La presenza di Orfeo” → la ninfa Euridice è Alda e il pastore Orfeo è Manganelli, secondo il mito il pastore guidava la ninfa attraverso il bosco per farle trovare la strada di casa. Metafora: l’aiutava a trovare la strada nella vita e soprattutto nella scrittura.

Internamento e cambiamenti nella scrittura

Nel 1947 viene internata per la prima volta in manicomio per un mese, a causa del suo bipolarismo→ la sua malattia la definisce “Le ombre della sua mente”.

(I manicomi diventano illegali nel 1978 con la legge Basaglia, quindi si chiudono i manicomi e si aprono gli ospedali psichiatrici→ Basaglia era uno psichiatra che era riuscito dare importanza ai malati psicologici, quindi l’obiettivo è di reintrodurli nella società e non isolarli.)

Nel 1950 Spagnoletti pubblica le prime poesie di Alda: “Il gobbo” e “Luce”.

Matrimonio e vita familiare

Nel 1958 Alda si sposa con Ettore Carniti (panettiere, quindi no interesse per la poesia), avranno 4 figlie e a causa dei problemi psicologici della Merini non sempre riusciva a seguire le figlie. Il marito da ubriaco la picchiava.

Nello stesso anno pubblica “La presenza di Orfeo”, “Nozze romane”, “Tu sei Pietro” (opera dedicata al pediatra della figlia di cui Alda si era innamorata)

Dal ‘61 al ‘72 viene internata in manicomio, l’unica salvezza sono state le visite del marito e del padre. La scrittura di Alda cambia dopo il manicomio, all'inizio racconta avvenimenti reali, dopo il manicomio diventa una poesia più riflessiva. Pubblica “Terra santa” (1984)→ si basa sulla terra promessa, metafora perché la sua salvezza per il manicomio è stata data dalla poesia e dalla sua scrittura.

Il marito muore nel 1981 e Alda si sposa con Michele Pierri a Taranto, dove scrive la “Gazza ladra”. Michele si ammala, i genitori odiano Alda e la cacciano, quindi ritorna a Milano.

Dopo il manicomio inizia a scrivere degli aforismi, delle frasi brevi riflessive.

La pazza della porta accanto” → sono delle riflessioni, scrive riguardo la pazzia che le persone attorno a noi potrebbero avere.

Sostiene che la sua follia faceva parte di lei già dalla nascita→ prima citazione (Vedi slide)

Ritorno a Milano e riconoscimenti

Nel 1986 torna a Milano e scrive delle opere tra cui il “Testamento” e la Merini diventa un fenomeno mediatico, quindi conosciuta grazie alla critica che appoggiava le sue opere.

Le viene assegnato nel 1993 il premio letterario Eugenio Montale per “Terra santa”.

Inizia a raccogliere le sue opere, muore nel 2009 a causa di un cancro e dopo la sua morte viene pubblicato “Vuoto d’amore” che raccoglie tutti gli aforismi e le sue opere.

Temi ricorrenti nelle poesie di Merini

In una sua poesia paragona il manicomio alla ricerca della terra promessa, al monte Sinai dove Mosè e gli ebrei hanno ricevuto le tavole dei 10 comandamenti.

In un'altra parla della sua malattia, lei vorrebbe morire, ma ha la speranza di vivere.

In un’altra afferma che la sua pazzia l’ha aiutata a scrivere e la poesia è la sua linfa vitale che le ha permesso di vivere.

La sua scrittura è spontanea e semplice.

Il manicomio l’ha condizionata e ha dato origine alla sua opera più famosa “Terra santa”. La poesia è una salvezza per i suoi disturbi mentali.

Le poesie sono sincere e schiette. Dalle sue poesie esce l’essenza degli emarginati come i pazzi, gli dà importanza raccontando.

In più interviste considera la società ipocrita, violenta e falsa.

Farfalle libere” → una delle più famose, nonostante le donne soffrano, quindi devono affrontare la violenza, saranno libere. Dalle ferite usciranno farfalle libere.

Sorridi donna” → le donne devono sorridere nonostante le sofferenze, il sorriso porta beneficio alle persone che stanno intorno.

Tratto da terra santa:

→ in una poesia spiega che non conosce il pensiero, lo deve trovare con l'aiuto di Orfeo come ha fatto con la ninfa Euridice

→ nell’altra spiega l'importanza della poesia e del pensiero per raccontare del manicomio e della sua malattia.

Domande da interrogazione

  1. Quando è nata Alda Merini?
  2. Alda Merini è nata il 21 marzo 1931.

  3. Perché Alda Merini viene chiamata poetessa dei navigli?
  4. Alda Merini viene chiamata poetessa dei navigli perché abitava sui navigli a Milano.

  5. Chi ha influenzato la passione per la scrittura di Alda Merini?
  6. La passione per la scrittura di Alda Merini è stata influenzata dal padre, che era un impiegato impresario e Alda lo guardava scrivere numeri.

  7. Quale è stata la prima raccolta di poesie pubblicata da Alda Merini?
  8. La prima raccolta di poesie pubblicata da Alda Merini è stata "Il gobbo" nel 1950.

  9. Qual è stata l'opera più famosa di Alda Merini?
  10. L'opera più famosa di Alda Merini è stata "Terra santa".

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