Concetti Chiave
- Il manifesto del Futurismo rappresenta un significato ideologico, opponendosi radicalmente alla mentalità del passato, considerata immobile e legata alla morte.
- I futuristi esaltano il movimento e l'azione energica, includendo persino la violenza e la guerra come espressioni di vitalità attiva.
- Il Futurismo rifiuta i canoni tradizionali, sostituendoli con un'estetica della velocità e un'attenzione alle dinamiche delle città moderne e del mondo industriale.
- Il manifesto utilizza un linguaggio energico e perentorio, con espressioni concitate e l'uso frequente di futuri e imperativi per esprimere la volontà del gruppo.
- La rappresentazione futurista è ricca di immagini analogiche, evocando le grandi folle, le rivoluzioni urbane e il fervore dei cantieri e arsenali notturni.
Significato Ideologico del Futurismo
Il manifesto ha soprattutto un significato ideologico, in quanto enuncia i principi fondamentali del Futurismo. L’argomentazione del discorso si oppone radicalmente alla mentalità del passato, che i futuristi ritengono “imbalsamata” ed identificano con la morte. Per loro, la vita si ritrova nel movimento, nell’azione più energica, frenetica e spavalda (“Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno”); persino la violenza e la guerra sono legittimate dal carattere attivo che le contraddistingue.
Programma Futurista e Rovesciamento
Il programma futurista si fonda sul totale rovesciamento dei canoni tradizionali: all’ammirazione per le opere antiche (ritenute oggetti da museo) si sostituisce l’“estetica della velocità”, cioè una rappresentazione suggestiva e ricca di immagini analogiche della città, del mondo industriale, delle “grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa”, delle “maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne”, del “vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri”.
Il linguaggio stesso del manifesto tende all’azione, attraverso la concitazione delle espressioni, l’uso di uno stile perentorio, il fitto impiego di futuri e imperativi (“noi vogliamo”) ad indicare l’energia della volontà del gruppo.