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Concetti Chiave

  • "Bombardamento" è l'ultima sezione del poema "Zang Tumb Tumb" di Marinetti, incentrato sulla prima guerra balcanica e l'assedio di Adrianopoli.
  • Marinetti rivoluziona la sintassi tradizionale eliminando avverbi, congiunzioni, aggettivi e punteggiatura per rappresentare la dinamica realtà moderna.
  • L'autore introduce innovazioni tipografiche per mostrare il posizionamento delle batterie e accentuare la musicalità del testo.
  • Il bombardamento non rappresenta il male universale ma un esercizio di sopravvivenza, enfatizzando la violenza e la forza.
  • Marinetti assistette direttamente all'assedio come inviato speciale, conferendo un'esperienza personale alla sua narrazione.

Indice

  1. Innovazione poetica di Marinetti
  2. Rivoluzione sintattica e tipografica
  3. Visione controversa della guerra

Innovazione poetica di Marinetti

Bombardamento” rappresenta l’ultima sezione del poema parolibero “Zang Tumb Tumb”, la narrazione in questo caso si focalizza su un capitolo particolarmente drammatico della prima guerra balcanica, ovvero la repressione violenta della roccaforte turca di Adrianopoli da parte dell’esercito bulgaro il 20 ottobre del 1912.

Un tema doloroso come quello della guerra viene però affrontato in maniera innovativa da Marinetti, lui era infatti fermamente convito che per rendere la realtà dinamica della società moderna appariva necessario “distruggere la sintassi”, eliminando quelli che lui considera sinonimi di pesantezza poetica e grammaticale, ovvero avverbi, congiunzioni, aggettivi e anche la punteggiatura. Questo componimento rappresenta un primo esempio di applicazione di questo metodo, quindi compaiono ancora alcune licenze poetiche connesse alla tradizione, l’autore infatti non censura definitivamente né gli aggettivi né gli avverbi, ma si nota comunque una forte rivoluzione e livello sintattico e contenutistico.

Rivoluzione sintattica e tipografica

Anche a livello tipografico vengono introdotte alcune novità, come ad esempio due serie di vampe in corsivo, che non sono disposte casualmente ma dimostrano invece lo schieramento delle batterie durante l’attacco ad Adrianopoli. Una forte matrice è inoltre fornita alla musicalità, le parole infatti suggeriscono e comunicare direttamente con il lettore per indicare le pause e la pronuncia dei termini, tramite la ripetizione frequente delle lettere all’interno (“sbatacchiare come piatti d’ottone”).

Visione controversa della guerra

Il bombardamento descritto non serve come rappresentazione simbolica del male universale, Marinetti infatti prevede una visione completamente diversa della tragedia bellica, in quanto per lui simboleggia solo un esercizio atletico che serve per permettere ai più forti di sopravvivere e per questo inneggia lui stesso alla violenza tramite termini come tagli, pungi, violenza, ferocia, morsi, furia, schiaffi e frustate, ma anche verbi come sventrare, azzannarlo, strillare, bastonare oltre che a definire questa guerra come “una gioia” al tredicesimo verso e “che bella” al trentesimo. Inoltre, a rendere questa interpretazione ancora più sconvolgente è il fatto che Marinetti avesse assistito direttamente al tragico avvenimento, durante i primi anni dieci del Novecento, Marinetti fu infatti assunto come inviato speciali del giornale francese “Gil Blas”, questo gli permise di assistere in diretta al violento assedio di Adrianopoli da parte dell’armata bulgara, avvenuto tra il 1912 e il 1913.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'innovazione poetica introdotta da Marinetti nel poema "Zang Tumb Tumb"?
  2. Marinetti introduce un'innovazione poetica distruggendo la sintassi tradizionale, eliminando avverbi, congiunzioni, aggettivi e punteggiatura per rappresentare la realtà dinamica della società moderna.

  3. In che modo Marinetti rivoluziona la tipografia nel suo poema?
  4. Marinetti introduce novità tipografiche come vampe in corsivo per rappresentare lo schieramento delle batterie e utilizza la musicalità delle parole per comunicare direttamente con il lettore.

  5. Come viene interpretata la guerra nel poema di Marinetti?
  6. Marinetti vede la guerra non come un male universale, ma come un esercizio atletico che esalta la violenza e la sopravvivenza dei più forti, descrivendola con termini violenti e definendola "una gioia" e "che bella".

Domande e risposte

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