Concetti Chiave
- "Napoli Milionaria!" di Eduardo De Filippo è un'opera scritta nel 1945, incentrata su Gennaro Jovine, un tranviere disoccupato in difficoltà durante la guerra.
- La trama esplora il tema del compromesso morale mentre Gennaro si adatta al mercato nero per sopravvivere, mettendo in crisi i suoi valori di onestà.
- Nel dopoguerra, Gennaro ritorna dalla deportazione in Germania, trovando la sua famiglia cambiata, con traumi e problemi nascosti dietro un'apparente ricchezza.
- La penicillina donata a Rita dal ragioniere Spasiano diventa simbolo di speranza e fa riflettere Amalia sulla realtà della propria famiglia.
- De Filippo utilizza la storia per riflettere i danni sociali della guerra, mescolando ironia e speranza attraverso il personaggio di Gennaro che cerca di infondere ottimismo.
Il dramma di Gennaro Jovine
“Napoli Milionaria!” rappresenta sicuramente uno dei capolavori della carriera di Eduardo De Filippo, venne scritta nel 1945 sulla base di un protagonista, ovvero Gennaro Jovine, un tranviere disoccupato che nel 1942 va in rovina quando la moglie decide di entrare nel mercato clandestino dei beni di prima necessità, noto come borsa nera, per cercare di resistere alle intemperie della guerra.
Gennaro viene descritto come un uomo traviato perché da una parte è sempre stato un uomo onesto, dall’altra però deve trovare il modo di far fronte alla povertà e quindi i valori a cui aveva da sempre fatto riferimento sono costretti a cadere. Nel primo atto si vede il protagonista fingersi morto ai fini di proteggere dei prodotti che stava trafficando dall’ispezione del brigadiere Ciappa, mentre gli atti successivi raccontano la sua vita nel dopoguerra, in quanto nel frattempo Gennaro era stato deportato in Germania. L’uomo ritorna quando la famiglia inizia ad organizzare la festa di compleanno di Enrico Settebellizze, socio in affari di Amalia la moglie di Gennaro, ma nulla appare come prima: i traumi della guerra lo torturano al punto che si sente estraneo pure a casa sua.La famiglia e le sue sfide
D’altro canto neanche la famiglia si sforza di farlo sentire a casa, nel frattempo i familiari si sono infatti arricchiti ma le apparenze nascondo un disastro: la figlia maggiore Maria Rosaria è rimasta incinta di un soldato americano che è scappato via dalle proprie responsabilità, il figlio Amedeo è diventato un ladro, la figlia minore Rita è malata al punto di rischiare la vita.
La speranza di Gennaro
È la gentilezza a salvare la vita alla ragazza, il ragioniere Riccardo Spasiano le dà infatti la penicillina senza farla pagare e questo serve anche alla madre per aprire gli occhi sulla realtà tragica della propria famiglia e Gennaro cerca di consolarla dicendo la celebre frase “Ha da passà ‘a nuttata”, affermazione che racchiude in sé sia il destino di Rita che quello dell’Italia intera, per cercare di sottintendere la necessità di avere tempo per cercare di risolvere le ferite che la guerra aveva riportato in tutti i cittadini. L’obiettivo di De Filippo è infatti quello di rendere universale l’esperienza che viene vissuta dalla famiglia di Gennaro, l’analisi che lui fa di quelli che sono i danni sociali appare cruda e amara ma questo non significa rinunciare all’ironia. In questo caso la salvezza viene incarnata proprio dalla figura di Gennaro, il quale, nonostante tutte le pessime esperienze e i traumi subiti, cerca di dare forza e speranza alla propria famiglia.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del dramma "Napoli Milionaria!"?
- Come viene rappresentata la famiglia di Gennaro nel dramma?
- Qual è il significato della frase "Ha da passà ‘a nuttata"?
- Qual è l'obiettivo di Eduardo De Filippo con questo dramma?
Il tema centrale del dramma è la lotta di Gennaro Jovine e della sua famiglia per sopravvivere durante e dopo la guerra, affrontando la povertà e i cambiamenti morali.
La famiglia di Gennaro è rappresentata come arricchita ma disfunzionale, con problemi come la gravidanza della figlia maggiore, il figlio diventato ladro e la figlia minore gravemente malata.
La frase "Ha da passà ‘a nuttata" esprime la speranza e la necessità di tempo per superare le difficoltà e le ferite causate dalla guerra, sia per la famiglia di Gennaro che per l'Italia intera.
L'obiettivo di De Filippo è rendere universale l'esperienza della famiglia di Gennaro, analizzando i danni sociali della guerra con un tono crudo ma non privo di ironia, e mostrando la salvezza attraverso la figura di Gennaro.