Concetti Chiave
- Gennaro, protagonista di "Napoli milionaria!", affronta la miseria della guerra compromettendo i suoi valori.
- La sua famiglia si immerge nel mercato nero per sopravvivere, entrando in un mondo di menzogne e inganni.
- Una scena chiave mostra Gennaro fingere la propria morte per sfuggire al brigadiere Ciappa.
- La messinscena, tra comicità e ridicolo, coinvolge falsi elementi come monache e trucco esagerato.
- La tecnica di De Filippo evidenzia il metateatro, mostrando la disperata finzione di Gennaro per sopravvivere.
Indice
Gennaro e la guerra
Gennaro rappresenta il protagonista dell’opera “Napoli milionaria!”, è un uomo semplice e onesto che però a causa della guerra è costretto ad affrontare un periodo di dura miseria in cui va a compromettere la propria morale e i propri valori per sopravvivere. La sua famiglia entra infatti nel mondo della borsa nera, ovvero il mercato illegale di prodotti di prima necessità che si stava sviluppando a causa della miseria che la seconda guerra mondiale stava generando, entrano di conseguenza in un mondo di menzogne e cattiveria in cui lui stesso è compromesso.
Una scena in particolare lo vede fingere la propria morte pur di scappare dal brigadiere Ciappa.La messinscena di Amalia
In questa occasione la moglie Amalia inscena una vera e propria recitazioni degna di dramma greco per cercare di convincere il brigadiere, anche perché i beni di contrabbando sono nascosti sotto il letto del fantomatico morto. L’animo di Gennaro degenera dunque sempre di più e appunto si abbassa al livello di fingere la propria morte per ingannare un brigadiere ma la scenata che viene rappresentata presenta errori evidenti che fanno crescere sempre di più il dubbio nel brigadiere Ciappa.
Il fallimento della messinscena
Innanzitutto la donna ha provato a truccare il volto del marito con la cipria per farlo apparire bianco, ma esagera e quindi il fallimento è evidente, inoltre vengono chiamate due false monache, che però lasciano intravedere dei pantaloni sotto la tunica che rivelano la loro reale identità. La messinscena oscilla dunque tra la comicità e il ridicolo, in quanto le persone coinvolte sembrano quasi attori professionisti, ma quando si comprende la posta in palio tutto ha una spiegazione, se infatti il brigadiere avesse trovato i beni di contrabbando, sicuramente questo avrebbe portato al fallimento degli affari di famiglia, senza contare l’arresto dei componenti coinvolti e persino una possibile condanna a morte. Quindi tutti sembrano dare la performance di una vita e questo piccolo eroismo convince Ciappa a lasciare perdere, ma non prima che la famiglia ammetta di aver inventato tutto, quasi come premio alla propria capacità di riconoscere una falsità quando la vede.
Il metateatro di De Filippo
Questa tecnica di scrittura sembra avvicinarsi al metateatro, quindi teatro nel teatro, anche se De Filippo non ha l’obiettivo di convincere anche lo spettatore della morte di Gennaro, bensì di mostrare la finzione di un uomo che prova con tutti i mezzi e con tutte le sue forze a continuare con la sua vita per sopravvivere
Domande da interrogazione
- Chi è Gennaro e quale ruolo svolge nell'opera "Napoli milionaria!"?
- In che modo Amalia cerca di ingannare il brigadiere Ciappa?
- Quali errori portano al fallimento della messinscena di Amalia?
- Come si collega il metateatro di De Filippo alla storia di Gennaro?
Gennaro è il protagonista dell'opera "Napoli milionaria!", un uomo semplice e onesto che, a causa della guerra, è costretto a compromettere la propria morale e i propri valori per sopravvivere, entrando nel mondo della borsa nera.
Amalia inscena una recitazione drammatica per convincere il brigadiere Ciappa, nascondendo i beni di contrabbando sotto il letto del finto morto, ma la messinscena presenta errori evidenti che suscitano dubbi nel brigadiere.
Gli errori includono l'eccessivo trucco sul volto di Gennaro e le false monache che lasciano intravedere pantaloni sotto la tunica, rendendo la messinscena comica e ridicola.
Il metateatro di De Filippo mostra la finzione di Gennaro che, con tutti i mezzi, cerca di continuare la sua vita per sopravvivere, senza l'intento di convincere lo spettatore della sua morte.