Concetti Chiave
- Giovanni Verga e Alberto Moravia sono accomunati dalla scelta di protagonisti umili, rappresentanti delle classi sociali più basse.
- Verga si focalizza su personaggi come Rosso Malpelo e Mastro-Don Gesualdo, spesso immersi in ambienti duri e disumani.
- Moravia, similmente a Verga, sceglie protagonisti popolani nelle sue opere come "La Romana" e "La Ciociara".
- Entrambi gli autori esaltano le qualità degli umili attraverso un approccio populista.
- Verga adotta una visione conservatrice del populismo, credendo che i più deboli siano destinati a non cambiare la propria condizione.
Indice
Confronto tra Verga e Moravia
Giovanni Verga e Alberto Moravia sono entrambi originari della Sicilia,
ed entrambi scelgono come protagonisti dei loro componimenti dei personaggi umili, che appartengono cioè alle sfere sociali più basse.
Personaggi umili nei lavori di Verga
Già a partire da Rosso Malpelo, si nota la scelta di Verga di introdurre non più personaggi borghesi e aristocratici, ma personaggi appartenenti ai ceti sociali più inferiori: Rosso Malpelo è infatti un garzone di miniera che vive in un ambiente duro e disumano, ma anche con i Malavoglia notiamo la scelta di presentare come personaggi degli umili contadini, dei pescatori, la stessa cosa possiamo dire per quando riguarda Mastro-Don Gesualdo.
Mastro-Don Gesualdo è infatti un semplice e umile muratore. Anche per quanto riguarda la novella intitolata “La Roba” di Giovanni Verga, il protagonista, di nome Mazzarò, è un semplice bracciante agricolo. Giovanni Verga privilegia dunque le sfere sociali più povere e più basse, scegliendo infatti dei veri e propri popolani.
Analogamente, anche “La Romana” e “La Ciociara”, sono degli scritti che hanno come protagonisti dei popolani (Sono da ricordare infatti Adriana, Rosetta, Cesira), e non rappresentanti della borghesia. Ad accomunare Alberto Moravia a Giovanni Verga è dunque il populismo, che tende ad esaltare, a celebrare le qualità, le doti degli umili e quindi dei personaggi appartenenti alle sfere sociali più inferiori.
Populismo e tendenze in Verga
A proposito di Verga occorre fare riferimento a due tendenze del populismo: la tendenza conservatrice e la tendenza progressista. Quella conservatrice si avvicina al popolo con estrema compassione, ma anche con rassegnazione, cioè non si è fiduciosi in un cambiamento radicale. La tendenza progressista, invece, vede la possibilità di un riscatto, di un cambiamento sostanziale della condizione sociale. Giovanni Verga lo si può dunque considerare a tutti gli effetti un conservatore, egli infatti ritiene che il popolo non può assolutamente cambiare la propria condizione, ma è destinato a non liberarsene mai. Giovanni Verga infatti fa riferimento alla cosiddetta lotta per la vita, secondo cui le persone più deboli sono inevitabilmente destinare a soccombere e a cadere nel fallimento più totale, al contrario le persone che sono in grado di adattarsi all’ambiente, e quindi i più forti, continueranno sicuramente a sopravvivere. Quindi, secondo Giovanni Verga, a prevalere saranno sempre i più forti che schiacceranno i più deboli e i più fragili.
Domande da interrogazione
- Quali sono le somiglianze tra Giovanni Verga e Alberto Moravia?
- Quali personaggi umili sono presenti nei lavori di Giovanni Verga?
- Come si manifesta il populismo nei lavori di Verga?
- Qual è la visione di Verga sulla lotta per la vita?
Entrambi gli autori scelgono come protagonisti dei loro lavori personaggi umili appartenenti alle sfere sociali più basse, esaltando le qualità e le doti di questi popolani.
Nei lavori di Verga, come "Rosso Malpelo", "I Malavoglia", "Mastro-Don Gesualdo" e "La Roba", i protagonisti sono personaggi umili come garzoni di miniera, contadini, pescatori e braccianti agricoli.
Il populismo in Verga si manifesta attraverso due tendenze: quella conservatrice, che si avvicina al popolo con compassione e rassegnazione, e quella progressista, che vede la possibilità di un riscatto sociale. Verga è considerato un conservatore, poiché crede che il popolo non possa cambiare la propria condizione.
Verga crede che nella lotta per la vita prevalgano sempre i più forti, che schiacciano i più deboli e fragili, destinati a soccombere e fallire, mentre i più forti sopravvivono adattandosi all'ambiente.