Concetti Chiave
- La poesia di Vincenzo Cardarelli "Settembre a Venezia" evoca l'atmosfera autunnale con descrizioni suggestive di luci e ombre su Venezia.
- Il componimento utilizza una struttura metrica libera, alternando settenari, novenari ed endecasillabi.
- Cardarelli appartiene a una corrente poetica del Novecento che cerca di equilibrare modernità e tradizione, con attenzione alla forma e alla passione.
- La lirica presenta immagini vivide di Venezia al tramonto, con metafore che sottolineano il cambiamento della luce e l'atmosfera malinconica.
- La seconda parte del poema prefigura un futuro di serenità e felicità, con un forte richiamo al tema della memoria e delle emozioni personali.
Indice
Crepuscoli Veneziani
Già nel mese di settembre, i crepuscoli precoci stendono su Venezia un velo scuro e le pietre si rivestono di drappi da lutto
Il sole invia i suoi ultimi bagliori contro l’oro dei mosaici ed accende dei fuochi che si consumano rapidamente
Ed intanto, la luna sorge piano piano dietro l’antica sede del Procuratore di S. Marco
Luci argentate che ricordano la festa sembrano ridere,perché tremolanti
come se stessero parlando fra di loro, nell’aria fredda e scura
Io le guardo affascinato.
Luci e Memorie
Probabilmente più tardi mi ritorneranno alla memoria
queste grandi sere
che arrivano molto velocemente
e le loro luci più belle e più vivide,
mentre ora creano in me una certa tristezza
(perché sono fuori da me e distanti)
riprenderanno a brillare nella mia fantasia.
Ed allora io avrò raggiunto la vera e serena felicità.
Il componimento è articolato in settenari, novenari e endecasillabi alternati in modo libero.
Cardarelli e la Poesia del Novecento
Cardarelli appartiene a quella corrente poetica del Novecento che, dopo la fine della guerra si pone l’obiettivo di un ritorno ad un decoro della forma e ad un dominio delle passioni come avveniva negli autori classici. La rivista”La Ronda” è il nucleo intorno al quale ruota questo tipo di poesia che se da un lato aspira alla modernità, dall’altro ricorre a strumenti espressivi di sempre.
Descrizione e Metafore
La lirica è costituita da una descrizione al presente e dalla prefigurazione di un momento futuro, in cui il poeta troverà la serenità e sarà profondamente felice. La parte descrittiva si compone di alcune immagini: i palazzi di Venezia illuminati dalla luce dorata del tramonto, i mosaici della Basilica di S. Marco, la lune che sorge in silenzio, le prime luci della sera che si accendono e brillano. Da segnalare due metafore: v.3 “… e di gramaglie vestono le pietre” e vv.4-6 “Dardeggia il sole l’ultimo suo raggio/sugli ori dei mosaici ed accende/fuochi di paglia”. La prima indica il rapido imbrunire delle pietre, ormai non più illuminate da sole e la seconda ci rimanda al momentaneo rosseggiare degli oggetti colpiti dall’ultimo raggio. Da sottolineare anche i frequenti enjambements e le posposizioni del soggetto rispetto al verbo e alcune dittologie (vera e calma, trepide e lontane, festive e argentate). Sono riconoscibili anche delle reminiscenze leopardiani, fra cui il tema della memoria. Nella seconda parte della lirica il poeta dà spazio, in modo implicito, ai propri sentimenti, soprattutto quelli presenti e futuri.
Domande da interrogazione
- Qual è l'atmosfera descritta nei "Crepuscoli Veneziani"?
- Come si collega Cardarelli alla poesia del Novecento?
- Quali sono le principali immagini e metafore utilizzate nella lirica?
- Qual è il tema centrale della seconda parte della lirica?
Nei "Crepuscoli Veneziani", l'atmosfera è malinconica e affascinante, con i crepuscoli che stendono un velo scuro su Venezia e le pietre che sembrano vestite a lutto, mentre il sole e la luna creano giochi di luce suggestivi.
Cardarelli è parte di una corrente poetica del Novecento che cerca di ritornare a un decoro della forma e al dominio delle passioni, ispirandosi agli autori classici, pur aspirando alla modernità.
La lirica utilizza immagini come i palazzi di Venezia al tramonto e i mosaici della Basilica di S. Marco. Le metafore includono "di gramaglie vestono le pietre" e "fuochi di paglia", che evocano il rapido imbrunire e il momentaneo rosseggiare degli oggetti.
Nella seconda parte della lirica, il tema centrale è la memoria e i sentimenti del poeta, che prefigura un futuro di serenità e felicità, riflettendo su come le luci e le sere di Venezia torneranno a brillare nella sua fantasia.