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Concetti Chiave

  • Cardarelli iniziò la carriera a Roma come amanuense e collaboratore di giornali sindacalisti e socialisti, entrando gradualmente nell'ambiente letterario.
  • La relazione con Sibilla Aleramo fu cruciale per il suo ingresso nelle riviste letterarie, permettendogli di divenire una figura di spicco nel panorama culturale fiorentino e romano.
  • Esente dal servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale, si dedicò completamente alla letteratura, pubblicando "Prologhi" nel 1916 e "Viaggi nel tempo" tra il 1919 e il 1920.
  • Nel 1925 pubblicò "Favole e Memorie", una raccolta di opere precedenti che consolidò il suo stile distintivo, caratterizzato da frammentismo e semplicità.
  • La sua opera riflette l'influenza vociana, con un focus diaristico e meditativo, ma si distingue per uno stile chiaro e privo di simbolismo complesso.

Indice

  1. Inizio della carriera di Cardarelli
  2. Pubblicazioni e collaborazioni letterarie
  3. Influenze e stile poetico

Inizio della carriera di Cardarelli

Cardarelli nacque a Tarquinia nel 1887 con il nome anagrafico di Nazareno, la sua carriera iniziò con il trasferimento a Roma, qui infatti divenne amanuense di uno studio legale ma cominciò anche a collaborare con quotidiani come il sindacalista “L’azione” e il socialista “Avanti!”. Nel 1910, dalla relazione con la scrittrice Sibilla Aleramo dieci anni maggiore rispetto a lui, iniziò ad essere introdotto nell’ambiente letterario diventando giornalista ricorrente delle riviste fiorentine “Il Marzocco” e “La voce” ma anche con la romana “Lirica”.

Pubblicazioni e collaborazioni letterarie

Durante la prima guerra mondiale venne esonerato dalla leva a causa di una menomazione al braccio sinistro, questo gli permise di continuare a concentrarsi principalmente sulla sua carriera letteraria, tanto che in pieno conflitto venne pubblicato “Prologhi” nel 1916. Tra il 1919 e il 1920 invece venne pubblicato per Vallecchi la prosa “Viaggi nel tempo” oltre che alla fervente collaborazione con la “Ronda”, tanto che Cardarelli assunse la funzione di direttore fino alla sua chiusura definitiva, avvenuta nel 1923.

Fondamentale fu poi la pubblicazione, due anni dopo, della raccolta “Favole e Memorie” che andava a raccogliere volumi precedentemente pubblicati, ovvero “Memoria della mia infanzia” tra il 1922 e il 1923, ma anche “Favole della Genesi” tra il 1919 e il 1920. A fine anni venti, si assistette anche alla pubblicazione di un’altra raccolta di prose con “Il sole a picco”, grazie al quale ricevette il premio Bagutta, anche se l’opera complessiva venne pubblicata nel 1958 con “Poesie”. Il suo primo libro venne pubblicato a Milano nel 1916 presso lo studio editoriale lombardo con il titolo di “Prologhi”, una raccolta di trenta componimenti lirici, di cui quattordici in versi e sedici in prosa, divisi nell’arco di sei sezioni.

Influenze e stile poetico

Forte è l’impatto dei vociani sullo stile di Cardarelli e quindi, di conseguenza, sulla sua matrice poetica, i questo caso si nota ad esempio nel frammentismo di testi poetici e testi in prosa, che prende esempio dai poemetti in prosa di Charles Baudelaire e di Arthur Rimbaud, oltre che la scrittura aforistica del filosofo Friedrich Nietzsche. L’influenza vociana si nota inoltre per il taglio diaristico che si focalizza spesso sulla riflessione di particolari eventi della propria vita in tono meditativo, l’unica cosa che sembra differenziare la poetica di Cardarelli da quella dei colleghi vociani e lo stile nitido, lontano da profonde interpretazione di matrice simbolista.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i primi passi della carriera di Cardarelli?
  2. Cardarelli iniziò la sua carriera a Roma come amanuense in uno studio legale e collaborò con quotidiani come "L’azione" e "Avanti!". Fu introdotto nell'ambiente letterario grazie alla relazione con Sibilla Aleramo.

  3. Quali furono le principali pubblicazioni di Cardarelli durante la sua carriera?
  4. Tra le principali pubblicazioni di Cardarelli ci sono "Prologhi" nel 1916, "Viaggi nel tempo" tra il 1919 e il 1920, e "Favole e Memorie" nel 1925. Ricevette il premio Bagutta per "Il sole a picco".

  5. Quali influenze hanno caratterizzato lo stile poetico di Cardarelli?
  6. Lo stile di Cardarelli fu influenzato dai vociani, con un frammentismo ispirato a Baudelaire e Rimbaud, e una scrittura aforistica simile a quella di Nietzsche. Il suo stile si distingue per un taglio diaristico e meditativo.

  7. In che modo lo stile di Cardarelli si differenzia da quello dei suoi contemporanei vociani?
  8. Lo stile di Cardarelli si differenzia per la sua nitidezza e per l'assenza di interpretazioni simboliste profonde, a differenza dei suoi contemporanei vociani.

Domande e risposte

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