michaelriccia
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Concetti Chiave

  • Giorgio Caproni, autore di spicco della letteratura italiana, ha trovato una posizione originale nella poesia contemporanea, influenzato da classici come Dante e contemporanei come Ungaretti e Montale.
  • La figura della madre, Anna Picchi, è centrale nella poesia di Caproni, rappresentata come una donna operosa e genuina, simbolo di "eleganza povera" e di amore filiale.
  • Genova, con la sua dimensione "in salita", è un tema ricorrente nelle opere di Caproni, simboleggiando il difficile percorso della vita, specialmente nella prima fase della sua produzione poetica.
  • Caproni si distingue per un linguaggio semplice e affettuoso, con frequente uso di rime facili, opponendosi all'eccessiva intellettualizzazione della poesia, promuovendo invece la semplicità e il quotidiano.
  • Opere principali come "Il seme del piangere" esprimono temi di viaggio, fuga e solitudine, con una rievocazione della madre in un'atmosfera di purezza e armonia.

Indice

  1. La vita e carriera di Giorgio Caproni
  2. Temi e influenze nella poesia di Caproni
  3. L'importanza della madre nella poesia di Caproni
  4. Stile e linguaggio nella poesia di Caproni

La vita e carriera di Giorgio Caproni

Giorgio Caproni è un autore famosissimo e davvero molto rilevante per quanto riguarda la letteratura italiana, ovviamente italiano nato a Livorno nel 1912, Giorgio Caproni si trasferì a Genova nel 1922 e da qui, nel dopoguerra, a Roma.

Si dedicò all'insegnamento e collaborò a giornali e riviste. Assimilata la lezione dei classici (Dante) e dei contemporanei (Ungaretti, Montale, Saba), trovò nella sua maturità artistica una posizione originale nel panorama della poesia contemporanea.

Morì, Giorgio Caproni, a Roma nel 1990, quindi ad un'eta abbastanza avanzata per l'epoca in cui si trovava.

Temi e influenze nella poesia di Caproni

Centrali, soprattutto nella prima parte della sua produzione poetica, sono la città di Genova, che con la sua dimensione «in salita» simboleggia il difficile percorso della vita, e la figura della madre, alla quale lo legò un sincero e profondo affetto. I temi del viaggio, della fuga, della solitudine contraddistinguono particolarmente la seconda fase della sua creazione.

Fra le opere principali si distinguono le raccolte: Come un'allegoria (1936), Cronistoria (1943), II passaggio di Enea (1956), Il seme del piangere (1959), Il muro della terra (1975), Il franco cacciatore (1982).

Notevoli anche le sue traduzioni di alcuni fra i più importanti autori francesi.

L'importanza della madre nella poesia di Caproni

La figura principale («lei») è quella della madre del poeta, Anna Picchi, a proposito della quale

Caproni scrive: «Annina assume il volto che è stata capace di darle la leggenda che mi ero formato di lei, udendo i discorsi di casa e guardando le fotografie».

In questi versi il poeta esprime il suo sentimento di figlio, che ripensa alla madre come a una ragazza. E la sua rievocazione è collocata in un'atmosfera di purezza e di armonia. Ella è rappresentata come una donna operosa, semplice e genuina, che si dedica con cura alle faccende domestiche senza fare pesare a nessuno il proprio lavoro quotidiano; è espressione di una «eleganza povera» che, per il poeta, incarna quella della donna ideale.

Stile e linguaggio nella poesia di Caproni

Il testo presenta un linguaggio semplice e affettuoso, funzionale al tema trattato: l'amore per la madre. Per lei il poeta vuole rime «in -are» (come quelle delle desinenze dei verbi all'infinito), istintive e facili da trovare, come i ricami modesti ma precisi che la madre era solita fare nella giovinezza.

Il linguaggio, inoltre, facile e piano si attaglia perfettamente al ricordo della donna, con frequente uso del diminutivo e una sintassi elementare, vicina a quella di una prosa lineare. Perché queste scelte stilistiche? Perché l'autore si schierò in difesa della semplicità della poesia contro l'eccessiva intellettualizzazione auspicata da alcuni poeti a lui contemporanei. Egli desidera la semplicità del verso, in cui la rima sottolinei il carattere quotidiano e discorsivo del contenuto. Con la rima insistita, quasi una cantilena, il poeta vuole avvicinarsi così a quella dimensione familiare di cui la madre è stata il perno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Genova nella poesia di Giorgio Caproni?
  2. Genova simboleggia il difficile percorso della vita nella prima parte della produzione poetica di Caproni, rappresentando una dimensione «in salita».

  3. Come viene rappresentata la madre di Caproni nelle sue poesie?
  4. La madre di Caproni, Anna Picchi, è rappresentata come una donna operosa, semplice e genuina, espressione di un'eleganza povera e ideale.

  5. Quali sono i temi principali nella seconda fase della poesia di Caproni?
  6. Nella seconda fase della sua creazione, i temi principali sono il viaggio, la fuga e la solitudine.

  7. Quali sono alcune delle opere principali di Giorgio Caproni?
  8. Alcune delle opere principali di Caproni includono "Come un'allegoria" (1936), "Cronistoria" (1943), "Il passaggio di Enea" (1956), "Il seme del piangere" (1959), "Il muro della terra" (1975), e "Il franco cacciatore" (1982).

  9. Perché Caproni sceglie uno stile semplice e affettuoso nella sua poesia?
  10. Caproni sceglie uno stile semplice e affettuoso per difendere la semplicità della poesia contro l'eccessiva intellettualizzazione, avvicinandosi alla dimensione familiare e quotidiana.

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