Concetti Chiave
- Tahar Ben Jelloun utilizza un linguaggio lirico per esplorare la guerra come un'offesa al corpo e all'essere umano, riflettendo la sua mescolanza di culture arabe e occidentali.
- Autore marocchino, Ben Jelloun ha iniziato con saggi sociologici sulla vita degli emigrati in Europa, evolvendo poi verso una scrittura poetica e immaginativa con opere come "Creatura di sabbia".
- Boris Vian, attraverso la sua canzone antimilitarista, critica la guerra con un linguaggio che imita la cortesia burocratica, incitando alla diserzione e invitando i leader a versare il proprio sangue per la patria.
- Vian, autore francese vicino agli esistenzialisti parigini degli anni '50, è noto per le sue poesie, canzoni, romanzi e opere teatrali, creando un impatto significativo sulla scena culturale e politica.
- La canzone di Vian, scritta nel contesto del post-colonialismo francese, suscitò scandalo per il suo forte messaggio contro la guerra e il suo invito alla diserzione.
Indice
Il Poemetto di Tahar Ben Jelloun
L’episodio sul quale viene scritto il poemetto Il ritorno delle ceneri è relativamente recente “una guerra di pochi anni fa”: la Guerra del Golfo (tra Iraq e forze alleate di vari paesi) del 1991. Lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun impiega un linguaggio intensamente lirico per parlare della guerra come offesa al corpo e, attraverso di esso, a tutto l’uomo.
Il brano che riportiamo esprime una sensibilità particolare, sviluppatasi nell’autore dalla mescolanza di due patrimoni culturali diversi: quello arabo, che gli è proprio per nascita, e quello occidentale, che possiede ugualmente.La Vita e le Opere di Tahar Ben Jelloun
Tahar Ben Jelloun nato a Fès, in Marocco, è un noto saggista, poeta, romanziere e giornalista che vive in Francia e scrive in francese. La sua produzione, che ha contribuito a divulgare la conoscenza della cultura araba in Europa, è iniziata con saggi sociologici sulla difficoltà di vivere in Europa per gli emigrati e si è poi spostata su una scrittura più poetica e immaginifica. Il suo romanzo principale è forse Creatura di sabbia. Altre opere sono Le pareti della solitudine, Moha il folle, Moha il saggio, La preghiera dell’assente, La notte sacra, romanzo con il quale ha vinto il premio letterario Goncourt.
Il Significato Antimilitarista di Boris Vian
Scritta negli anni vicini a noi, dopo la Seconda guerra mondiale, la canzone di Boris Vian, che consigliamo di ascoltare possibilmente nella versione musicale, ha un preciso significato antimilitarista. In un linguaggio che imita volutamente quello della cortese lettera burocratica, un giovane che ha ricevuto la cartolina di precetto per il servizio militare risponde al presidente della Repubblica spiegandogli che ha deciso di disertare: la guerra serve solo a uccidere gente “più o meno come me” e il giovane disertore ha intenzione non solo di rifiutarsi di fare il soldato ma di incitare tutti a compiere lo stesso gesto; se occorrerà proprio del sangue per la patria, che lo versino il presidente e gli altri personaggi che scelgono di fare le guerre. Scritta ai tempi in cui la Francia stava uscendo dall’esperienza coloniale attraverso episodi molto traumatici, la canzone di Vian provocò scandalo.
Boris Vian e il Suo Impegno
Boris Vian francese, è autore impegnato politicamente e filosoficamente, vicino agli ambienti esistenzialisti della Parigi degli anni Cinquanta, amico di cantanti, uomini di teatro e di cinema, jazzisti. Ha scritto poesie e testi di canzoni, ma anche romanzi e opere teatrali.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del poemetto "Il ritorno delle ceneri" di Tahar Ben Jelloun?
- Qual è il contributo di Tahar Ben Jelloun alla letteratura?
- Qual è il significato della canzone antimilitarista di Boris Vian?
- In che modo Boris Vian era impegnato politicamente e filosoficamente?
Il poemetto tratta della Guerra del Golfo del 1991, utilizzando un linguaggio lirico per esprimere l'offesa della guerra al corpo umano e, attraverso di esso, all'intera umanità.
Tahar Ben Jelloun ha contribuito a divulgare la cultura araba in Europa attraverso saggi sociologici e opere poetiche, tra cui il romanzo "Creatura di sabbia" e "La notte sacra", vincitore del premio Goncourt.
La canzone di Boris Vian, scritta dopo la Seconda guerra mondiale, esprime un messaggio antimilitarista, criticando la guerra e incitando alla diserzione, provocando scandalo nel contesto post-coloniale francese.
Boris Vian era vicino agli ambienti esistenzialisti della Parigi degli anni Cinquanta, scrivendo poesie, canzoni, romanzi e opere teatrali, e collaborando con artisti di vari ambiti.