Concetti Chiave
- Il pensiero politico di Machiavelli ha influenzato molti pensatori, creando interpretazioni diversificate delle sue opere.
- Il filone interpretativo "repubblicano" e "democratico" del Principe emerse durante l'Illuminismo.
- Jean-Jacques Rousseau interpretò il Principe come uno strumento per educare il popolo sulle dinamiche del potere, non per istruire i sovrani.
- Ugo Foscolo vide Machiavelli come promotore della consapevolezza politica del popolo, superando la frammentazione politica italiana.
- Antonio Gramsci ha portato l'interpretazione democratica del Principe nel contesto del Novecento, influenzando il pensiero politico del suo tempo.
L'influenza di Machiavelli
Il pensiero politico di Machiavelli è diventato ben presto un modello con il quale tutti i maggiori pensatori politici delle epoche successive non hanno potuto fare a meno di confrontarsi. Un aspetto, questo, che ha contribuito alla molteplicità delle interpretazioni cui le opere del Segretario fiorentino hanno dato luogo. Di particolare interesse è senza dubbio il filone interpretativo che, consolidatosi in epoca illuministica, ha alimentato le letture del Principe in chiave “repubblicana” e poi “democratica”.
Interpretazioni illuministiche
Un primo esempio di questo filone è rappresentato dalle tesi del filosofo Jean-Jacques Rousseau (1712-78). Nel vi capitolo del suo Contratto sociale (1762), intitolato Della Monarchia, Rousseau sostiene che Machiavelli con il suo capolavoro non intendeva istruire i sovrani sulla conquista e sul mantenimento del potere, ma piuttosto fornire al popolo una lezione intorno alle dinamiche del potere stesso, così da metterlo in guardia. Il filo del suo ragionamento verrà ripreso, alcuni decenni più tardi, da Ugo Foscolo (1778-1827)(Dei Sepolcri, vv. 155-58). Foscolo, che interpreta in questo modo l’aspirazione a un su-peramento della frammentazione politica italiana, attribuisce un valore positivo all’operazione compiuta da Machiavelli, il cui fine sarebbe stato quello di dare consapevolezza “politica” al popolo. Sia Rousseau sia Foscolo costituiscono un limpido esempio di come il pensiero machiavelliano, decontestualizzato dall’epoca in cui era maturato, si sia prestato a frequenti “attualizzazioni”, che da un lato ne hanno forzato il senso ma dall’altro ne hanno alimentato la vitalità.
Gramsci e Machiavelli
Un secondo esempio di questa lettura “democratica” del Principe è costituito da Antonio Gramsci (1891 -1937), che fu tra i fondatori del Partito comunista italiano (1921 ) e uno dei maggiori intellettuali del suo tempo. Riportiamo due brani che illustrano come, con la sua interpretazione, Gramsci porti la lezione di Machiavelli fino nel cuore del Novecento.
Domande da interrogazione
- Qual è l'influenza principale del pensiero politico di Machiavelli secondo il testo?
- Come interpreta Jean-Jacques Rousseau il messaggio di Machiavelli nel "Principe"?
- In che modo Antonio Gramsci ha interpretato il "Principe" di Machiavelli?
Il pensiero politico di Machiavelli è diventato un modello di riferimento per i maggiori pensatori politici delle epoche successive, contribuendo a una molteplicità di interpretazioni delle sue opere.
Rousseau sostiene che Machiavelli non intendeva istruire i sovrani, ma piuttosto fornire al popolo una lezione sulle dinamiche del potere per metterlo in guardia.
Gramsci ha offerto una lettura "democratica" del "Principe", portando la lezione di Machiavelli nel cuore del Novecento, evidenziando la sua rilevanza per il contesto politico del suo tempo.