Concetti Chiave
- Nell'ultimo atto della commedia "Mandragola", ogni personaggio racconta gli eventi dal proprio punto di vista, tranne Lucrezia, i cui pensieri vengono comunque rivelati allo spettatore.
- Le prime quattro scene del V atto alternano azione rappresentata e narrata, con il personaggio di Nicia che diventa una vittima inconsapevole della beffa orchestrata da Ligurio.
- La seconda scena del V atto segna il passaggio dall'azione rappresentata a quella narrata attraverso il dialogo tra Ligurio e Nicia, che racconta gli eventi avvenuti in casa.
- Il monologo di Nicia svela come ha spinto Callimaco, travestito, nel letto di Lucrezia, mentre il dialogo successivo tra Callimaco e Ligurio racconta ciò che è successo nella stanza chiusa.
- La quarta scena si concentra sul dialogo tra Callimaco e Ligurio, dove Callimaco narra dettagliatamente gli eventi e dà voce anche ai pensieri di Lucrezia.
Racconti dei Personaggi
Nell’ultimo atto della commedia ogni personaggio racconta, dal proprio punto di vista, gli eventi della notte in cui Callimaco ha portato a compimento il suo inganno e il suo desiderio: chi a quelli che considera amici, come Nicia, chi a colui cui deve la realizzazione del proprio amore, come Callimaco con Ligurio. L’unica, tra i protagonisti, a non raccontare di se stessa è Lucrezia: ma lo spettatore sarà messo al corrente anche dei suoi pensieri.
Alternanza di Azioni
Le prime quattro scene del V atto sono tutte giocate sull’alternanza tra l’azione rappresentata e l’azione narrata, con, sullo sfondo, la figura monologante di Nicia, marito di Lucrezia e pedina decisiva e vittima inconsapevole della beffa ordita da Ligurio. I due aspetti dell’azione rappresentata e dell’azione narrata si intersecano nella seconda scena, che si apre sugli ultimi scampoli della beffa, dopo che Callimaco, travestito, è riuscito a giacere con Lucrezia essendo spinto tra le braccia della donna proprio dal marito di lei.
Dialogo e Narrazione
A questo punto, però, il dialogo tra Ligurio e Nicia segna ilpassaggio dall’azione rappresentata all’azione narrata, nel momento in cui, con modi da beffatore consumato, Ligurio si fa raccontare da Nicia ciò che è avvenuto all’interno della casa per poterlo poi riferire a Callimaco. Lo spettatore viene così messo a conoscenza di ciò che non ha visto: Nicia racconta di come ha fatto spogliare Callimaco mascherato e di come lo ha spinto nel letto della moglie, uscendo poi dalla stanza. A questo punto, però, resta ancora da sapere cosa sia accaduto dentro quella stanza chiusa. A raccontarlo può essere solo Callimaco, che infatti riferisce tutto al fido Ligurio nella quarta scena, interamente incentrata sul dialogo tra i due ma tutt’altro che statica, nella quale il giovane dà voce anche a Lucrezia.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Lucrezia nell'ultimo atto della commedia?
- Come si sviluppa l'alternanza tra azione rappresentata e narrata nel V atto?
- In che modo il dialogo tra Ligurio e Nicia contribuisce alla narrazione?
Lucrezia è l'unica protagonista che non racconta di se stessa, ma lo spettatore viene comunque a conoscenza dei suoi pensieri attraverso il racconto degli altri personaggi.
Le prime quattro scene del V atto alternano azioni rappresentate e narrate, con Nicia che, inconsapevolmente, diventa una pedina della beffa di Ligurio, mentre Callimaco riesce a giacere con Lucrezia.
Il dialogo tra Ligurio e Nicia segna il passaggio dall'azione rappresentata a quella narrata, con Nicia che racconta a Ligurio gli eventi accaduti nella casa, permettendo allo spettatore di conoscere dettagli non visibili.