Concetti Chiave
- I "Discorsi" di Machiavelli sono una serie di riflessioni sulla Roma repubblicana, ispirate all'opera di Tito Livio, "Ab urbe condita".
- L'opera è suddivisa in tre libri: politica interna, politica estera ed espansione imperiale, e azioni individuali dei cittadini.
- Nonostante i "Discorsi" siano divaganti e manchino di un'architettura generale, enfatizzano l'importanza della repubblica come forma di governo stabile.
- Machiavelli propone che la repubblica romana sia un modello per comprendere e migliorare la situazione politica di Firenze.
- Esiste una continuità tra i "Discorsi" e "Il Principe", dove si esplora la costruzione e la durata di uno Stato, suggerendo la repubblica come ideale di governo.
Struttura e Temi dei Discorsi
L’opera, dedicata agli amici Zanobi Buondelmonte e Cosimo Rucellai, è divisa in tre libri. Il primo descrive le iniziative di politica interna della Roma antica, il secondo analizza la politica estera e l’espansione imperiale e il terzo le azioni dei singoli cittadini, poiché furono queste quelle che contribuirono alla grandezza di Roma.
Machiavelli prende come soggetto la Roma repubblicana, perché pensava che da un’analisi della storia romana si potessero ricavare esempi validi per ogni tempo e spunti per riflettere sulla Firenze del suo tempo.Confronto tra Discorsi e Principe
I "Discorsi" non rientrano in un genere letterario preciso, infatti, non sono un trattato perché non hanno organicità e non c’è un’architettura generale. Il "Principe" è un’opera incalzante e concisa, mentre i discorsi sono divaganti. Se nei "Discorsi" è di parte filo-repubblicana, nel "Principe" studiava la forma del principato e i comportamenti che un principe doveva seguire per mantenere il governo. Per Machiavelli però è proprio la repubblica la miglior forma di governo, perché garantisce stabilità e stimola le virtù civili e militari dei cittadini. Il principe è necessario nella fase iniziale della storia di uno Stato, per la sua creazione, ma la repubblica ispirata al modello romano è necessaria per la sua sopravvivenza.
Continuità tra le Opere di Machiavelli
Perciò nel "Principe" Machiavelli si pone l’obiettivo teorico di dimostrare come costruire uno Stato, nei "Discorsi" di come farlo durare. Secondo alcune ipotesi, più che un contrasto fra le due diverse idee politiche, ci sarebbe un legame di continuità tra i testi, che sarebbero intrecciati all’altezza del diciottesimo capitolo dei "Discorsi". Qui infatti si analizza la crisi della repubblica, che può far nascere l’idea del principato.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura dei "Discorsi" di Machiavelli?
- Come si confrontano i "Discorsi" con "Il Principe"?
- Qual è il legame tra "Il Principe" e i "Discorsi"?
L'opera è divisa in tre libri: il primo tratta della politica interna di Roma antica, il secondo della politica estera e il terzo delle azioni dei singoli cittadini.
I "Discorsi" sono divaganti e filo-repubblicani, mentre "Il Principe" è conciso e studia la forma del principato. Machiavelli ritiene la repubblica la miglior forma di governo per la stabilità e le virtù civili.
C'è una continuità tra le opere, con "Il Principe" che si concentra sulla costruzione di uno Stato e i "Discorsi" sulla sua durata, suggerendo un legame teorico tra i due testi.