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Concetti Chiave

  • Machiavelli si dedica a tre principali trattati durante il suo allontanamento dalla politica: "Il Principe", "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" e "L'Arte della guerra".
  • "Il Principe" è famoso per la sua analisi pragmatica del potere politico, concentrandosi su mezzi concreti per ottenere e mantenere uno Stato.
  • Nei "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", Machiavelli confronta passato e presente, analizzando la Repubblica Romana per comprendere eventi contemporanei.
  • Le "Istorie fiorentine" di Machiavelli descrivono i fatti di Firenze con un focus su eventi politici e militari, sotto una lente critica e analitica.
  • Le opere letterarie come "Belfagor arcidiavolo" e la commedia "Mandragola" mostrano l'interesse di Machiavelli per la letteratura e il teatro, riflettendo vizi e questioni sociali del suo tempo.

Indice

  1. Opere politiche di Machiavelli
  2. Analisi storica e militare
  3. Produzione letteraria e teatrale

Opere politiche di Machiavelli

Nel periodo durante il quale viene allontanato dall’attività politica, nella sua tenuta dell’Albergaccio, si dedica principalmente alla stesura di tre trattati: il “Principe” (l’opera più famosa), i “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio”, e “l’Arte della guerra”. Partendo dal primo, il Principe viene composto tra l’agosto e il dicembre del 1513, ed è composto da ventisei capitoli che affrontano argomenti che ricoprono la sfera politica nelle sue diverse sfaccettature. La novità principale di quest’opera risiede soprattutto nell’argomentazione appassionata, che analizza i fatti partendo da delle verità effettuali. Quindi non vengono proposte le virtù morali e astratte che un principe dovrebbe possedere ma bensì i mezzi per ottenere la conquista e il mantenimento di uno Stato.

Analisi storica e militare

I “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio” è invece un trattato diviso in tre libri per un totale di 142 capitoli, composti tra il 1513 e il 1519. Al centro dell’opera c’è il costante confronto tra quanto avvenuto in passato e le vicende contemporanee; tuttavia l’esame della costituzione della Repubblica Romana rappresenta un modo per analizzare da un altro punto di vista gli accadimenti più recenti. “L’arte della guerra” è un trattato in sette libri in forma di dialogo, stesi tra il 1519 e il 1520, in cui è presente un dialogo tra alcuni intellettuali sul problema dell’esercito. Per Macchiavelli infatti è di fondamentale importanza che uno stato si avvalga di un proprio esercito e non di truppe mercenarie, le quali sono demotivate e possono passare da uno schieramento all’altro facilmente.

Produzione letteraria e teatrale

Nella produzione letteraria di Machiavelli rientrano anche le “Istorie fiorentine”, suddivisi in otto libri che ripercorrono i fatti accaduti a Firenze tra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente fino alla morte di Lorenzo de’Medici (1492). In quest’opera vengono affrontate le vicende fiorentine storiche limitando il proprio interesse solamente ai fatti politici e militari, mantenendo uno sguardo critico. All’autore interessa comprendere infatti la concatenazione degli eventi, scrutare e comprendere l’azione dell’uomo.

L’interesse del poeta è rivolto principalmente alla politica, ma un’altra sua grande materia di interesse è la letteratura. “Belfagor arcidiavolo” è una novella del 1518 che riprende alcuni temi della tradizione novellistica toscana quale l’astuzia dei contadini e la cattiveria delle donne. La storia parla di un diavolo inviato sulla terra per verificare la condizione degli uomini sposati che descrivono la loro storia d’amore come un inferno. E in effetti il povero diavolo sperimenta che il vero inferno è su questa terra e preferisce far ritorno nel suo regno piuttosto che sposarsi. Con le commedie “Mandragola” e “Clizia”, Machiavelli partecipa alla rifondazione della commedia nel Rinascimento, in quanto nei primi anni del cinquecento, il Teatro ritorna ad essere uno spazio laico in cui vengono discussi i problemi e le questioni della società piuttosto che un momento della vita religiosa popolare. La “Mandragola” è il capolavoro principale del teatro del Cinquecento, nel quale l’autore si rifà alle lezioni di Boccaccio e riprende la beffa ben raccontata e crudele, la quale rappresenta senza pietà i vizi del tempo con un linguaggio semplice e diretto.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le opere politiche principali di Machiavelli e quale novità introduce "Il Principe"?
  2. Le opere politiche principali di Machiavelli includono "Il Principe", "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" e "L'Arte della guerra". "Il Principe" introduce la novità di analizzare i fatti politici basandosi su verità effettuali, piuttosto che su virtù morali astratte.

  3. Qual è il tema centrale dei "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio"?
  4. Il tema centrale dei "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" è il confronto tra eventi storici passati e vicende contemporanee, con un focus sull'analisi della costituzione della Repubblica Romana per comprendere meglio gli accadimenti recenti.

  5. Qual è l'importanza dell'esercito secondo Machiavelli in "L'Arte della guerra"?
  6. Secondo Machiavelli in "L'Arte della guerra", è fondamentale che uno stato si avvalga di un proprio esercito piuttosto che di truppe mercenarie, poiché queste ultime sono demotivate e possono facilmente cambiare schieramento.

  7. Quali sono le caratteristiche principali della produzione letteraria di Machiavelli?
  8. La produzione letteraria di Machiavelli include opere come le "Istorie fiorentine", che analizzano criticamente i fatti politici e militari di Firenze, e novelle come "Belfagor arcidiavolo", che esplorano temi della tradizione novellistica toscana con un approccio critico e ironico.

  9. In che modo Machiavelli contribuisce alla rifondazione della commedia nel Rinascimento?
  10. Machiavelli contribuisce alla rifondazione della commedia nel Rinascimento con opere come "Mandragola" e "Clizia", che trasformano il teatro in uno spazio laico per discutere problemi sociali, utilizzando un linguaggio semplice e diretto per rappresentare i vizi del tempo.

Domande e risposte

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