Concetti Chiave
- Machiavelli rappresenta l'aspetto realista del Rinascimento, in contrasto con l'idealismo di Ariosto, descrivendo la realtà vissuta del periodo.
- Preoccupato per la frammentazione politica dell'Italia nel Quattrocento, Machiavelli osserva che il paese, diviso in quattro stati principali, è vulnerabile alle conquiste europee.
- Elabora un progetto per unificare l'Italia sotto un leader carismatico, un principe capace di difendere il paese da attacchi esterni.
- "Il Principe" è un manuale politico che offre consigli su come governare, sottolineando l'importanza della conoscenza storica ciclica per fare politica.
- Machiavelli considera la politica una scienza autonoma, separata dalla religione e dalla moralità, e fondata sull'apprendimento delle leggi storiche per il bene dello stato.
Indice
Contrasti tra idealismo e realismo
Mentre Ariosto rappresenta l'aspetto idealista del rinascimento Machiavelli ci descrive la realtà come viene vissuta e rappresenta l'aspetto realista
Divisione politica dell'Italia
Machiavelli era preoccupato per il frazionamento politico; nella seconda metà del quattrocento l'Italia era divisa in quattro stati: il regno di Napoli, Venezia, lo stato della chiesa e i Medici, in Europa invece c'erano gli stati nazionali, conquistare l'Italia era molto semplice e oltretutto era meta molto ambita per la sua posizione geografica.
Progetto di Machiavelli per l'Italia
Machiavelli elabora un progetto per salvare l'Italia da eventuali tentativi di conquista, secondo lui servirebbe una guida, un personaggio carismatico, un principe in grado di stabilire uno stato al centro-nord in modo da bloccare eventuali attacchi degli stati Europei
Il manuale politico di Machiavelli
Il principe è un manuale politico contenente consigli utili per governare al meglio uno stato. Secondo Machiavelli chiunque può fare politica, basta conoscere le leggi e soprattutto la storia, che secondo Machiavelli si ripete in modo ciclico.
L'opera è rivolta a Lorenzo I de Medici.
La politica come scienza autonoma
Machiavelli ritiene che la politica si può insegnare e quindi imparare, essa è una scienza caratterizzata da leggi che si ricavano dallo studio della storia, perché conoscendo gli errori del passato non si correrà il rischio di ripeterli nel futuro. La politica è considerata una scienza autonoma dalla religione e dalla moralità: ogni decisione va presa per il bene dello stato.