Concetti Chiave
- L'ultimo capitolo del "Principe" di Machiavelli è un'esortazione all'azione, invitando a passare dalle parole ai fatti per migliorare la situazione italiana.
- Machiavelli paragona l'Italia a situazioni storiche di liberazione, esortando i de Medici a diventare i liberatori del paese.
- La situazione militare e politica italiana è descritta come debole, con l'invito ai de Medici a creare un esercito proprio e stabilire nuove leggi per il rispetto e l'ammirazione.
- Nell'ultima parte del capitolo, l'esortazione culmina con un appello diretto e deciso, sottolineando l'impopolarità del dominio straniero.
- Machiavelli conclude con l'idea che i de Medici siano destinati a conquistare l'Italia, considerata una giusta impresa.
Indice
Esortazione all'azione nel capitolo finale
Questo ultimo capitolo del principe, intitolato exhortatio (esortazione) è un implorazione affinchè qualcuno passi dalle parole all'azione. Tutto il trattato ha lo scopo di insegnare, persuadere e incitare qualcuno a prendere atto della situazione italiana e in base ai consigli del principe creare un principato a livello di quello degli altri stati europei.
Paragone con liberatori storici
Il capitolo si può dividere in 3 sequenze:
1) vv 1-36: L'italia viene paragonata alle situazioni della liberazione degli Ebrei, dei persiani e degli ateniesi. Questi uomini vennero liberati da tre uomini (Mosè, Ciro e Teseo) che avevano grandezza d'animo e virtù eccellenti. Secondo Machiavelli l'Italia avrebbe bisogno di un condottiero come loro, che permettesse al paese di liberarsi (essendo un paese senza ordine, senza capo, spoglio, battuto e devastato). Machiavelli dice: "E il rimanente lo dovete fare voi" riferendosi ai de Medici perchè secondo lui le azioni sono governate sia dal destino sia dalla bravura e dall'esperienza del principe e solo la famiglia dei de Medici poteva liberare l'Italia dall'oppressione straniera, essendo una casata illustre, favorita da Dio e dalla Chiesa, con virtù e fortuna.
Situazione militare e politica italiana
2) vv 37-76: In questo secondo blocco Machiavelli parla della situazione italiana definendo l'Italia un paese senza stato e senza valore militare. Secondo lui i de Medici possono dominare l'Italia, creando nuove leggi e nuovi ordinamenti che permetteranno al principe di ricevere rispetto e ammirazione. Questo blocco ha la funzione di dare ulteriori consigli sull'esercito (creare eserciti propri e non di mercenari) e sul modo di comandarlo (non seguendo la fanteria svizzera o spagnola).
Ritorno all'esortazione e conclusione
3) vv 77-90: Nell'ultima parte c'è il ritorno all'esortazione, che qui raggiunge l'apice. Vengono poste delle domande alle quali Machiavelli risponde con la violenta espressione "A ognuno puzza questo Barbao dominio". Questa è un espressione plebea che spiega in termini semplici ciò che pensavano davvero gli abitanti dell'Italia. Ritorna infine sul tema dei de Medici, che secondo lui devono conquistare l'Italia perchè questa è una giusta impresa.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del capitolo finale del "Principe"?
- Come viene descritta la situazione militare e politica italiana nel testo?
- Qual è il ruolo dei de Medici secondo Machiavelli?
L'obiettivo principale è esortare qualcuno a passare dalle parole all'azione per creare un principato in Italia, seguendo i consigli del "Principe" e raggiungendo il livello degli altri stati europei.
L'Italia è descritta come un paese senza stato e senza valore militare, e Machiavelli suggerisce che i de Medici possono dominare l'Italia creando nuove leggi e ordinamenti, e formando eserciti propri.
Machiavelli ritiene che i de Medici, essendo una casata illustre e favorita da Dio e dalla Chiesa, abbiano la virtù e la fortuna necessarie per liberare l'Italia dall'oppressione straniera e conquistare il paese.