Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Machiavelli si concentra sul "principe nuovo", esemplificato da Cesare Borgia, per esplorare il rapporto tra virtù e fortuna nei leader.
  • Il capitolo inizia con una premessa teorica che distingue tra coloro che raggiungono il potere con virtù e quelli che lo fanno per fortuna, utilizzando Sforza e Borgia come esempi.
  • Machiavelli ammira Borgia per la sua spietatezza e ingegno politico, nonostante la "ruina" finale della sua carriera politica.
  • La politica espansionistica di Borgia è sostenuta dall'aiuto francese ma ostacolata da famiglie nobiliari e dalla morte del padre, Alessandro VI.
  • Il testo si chiude riflettendo sugli errori di Borgia e sull'impatto della fortuna, collegando il fallimento con errori strategici e circostanze avverse.

Indice

  1. Il Principato Nuovo e Cesare Borgia
  2. Virtù e Fortuna nel Potere
  3. Scelte e Errori del Valentino
  4. Progetto Politico di Alessandro VI
  5. Politica Espansionistica e Ostacoli
  6. Abilità e Strategia del Valentino
  7. Progettazione per il Futuro

Il Principato Nuovo e Cesare Borgia

Nella sua teoria politica, Machiavelli dedica maggior attenzione al principato nuovo, perché ritiene che soltanto attraverso questo forma istituzionale sia possibile rimediare alla “ruina” italiana. Iòl capito è tutto centrato sulla figura del “principe nuovo” che l’autore ritiene esemplare, cioè su Cesare Borgia, detto il Valentino. Egli non si limita a fare una descrizione della carriera politica, ma affronta il problema del rapporto fra virtù e fortuna.

Virtù e Fortuna nel Potere

La struttura del capitolo, pur essendo molto lungo, si sviluppa in modo molto chiaro. Infatti, la descrizione della carriera politica del Valentino, che costituisce la parte fondamentale del capitolo, risulta come essere inquadrata da una premessa e da una conclusione, entrambe di ordine teorico-riflessivo. Nella premessa, corrispondente alle prime 35 righe, lo scrittore fissa le differenze tra coloro che arrivano al potere per fortuna e coloro che ci arrivano per virtù propria specificando le difficoltà che esistono nel primo caso. Come esempi cita Francesco Sforza che ha conquistato il potere sul Ducato di Milano per virtù propria e Cesare Borgia che è arrivato ad essere insignito di principe del Ducato di Romagna per fortuna e per aiuto altrui. Dichiara che la carriera politica del Borgia è esemplare è questo che egli ci accinge a illustrare.

Scelte e Errori del Valentino

La prima domanda che ci possiamo porre è perché Machiavelli abbia scelto il Valentino e non Francesco Sforza che aveva più merito, essendo arrivato al potere per virtù propria senza l’aiuto di nessuno. Bisogna ricordare che lo scrittore aveva seguito molto da vicino le vicende del Borgia, presso cui, fra l’altro, era stato anche in legazione. Inoltre lo ammira anche perché nel suo ruolo egli non ha preso tutti gli accorgimenti del caso e ha fatto uso di una crudeltà e di una violenza immani. La conclusione presenta delle riflessioni critiche sulla politica del principe, individua le scelte errate e cerca di capire il motivo per cui, nonostante tante virtù, la politica del Valentino si sia conclusa con la “ruina”.

Progetto Politico di Alessandro VI

1) Il progetto politico di Alessandro VI di rendere grande il figlio Cesare si può attuare solo con la venuta in Italia del re di Francia Luigi XII e con la relativa conquista del ducato di Milano, rompendo così gli equilibri esistenti. Questo evento offre al Valentino la possibilità, con l’aiuto dell’esercito francese, di impadronirsi rapidamente di alcuni territori della Romagna, scacciandone i signori locali.

Politica Espansionistica e Ostacoli

2) Questa politica espansionistica crea intorno al Valentino un alone di timore, ma incontra una serie di ostacoli: a) il re di Francia non gli è più favorevole b) le grandi famiglie nobiliari Orsini e Colonna che disponevano di soldati mercenari gli si oppongono. Pertanto, il piano del Valentino è di indebolire la potenza delle due famiglie e vi arriva, alternando violenza e inganni, fingendo momenti di riconciliazione e soprattutto approfittando dell’ “occasione”. Alla fine, egli convoca i capi delle due famiglie, li cattura e li fa strangolare. In questo modo egli diventa il padrone di tutta la Romagna. Per quanto riguarda il primo ostacolo, egli segue la politica del padre. Il re di Francia era contrario alla politica espansionistica del Valentino perché aveva capito che essa avrebbe comportato un aumento della potenza papale, il che era contrario agli interessi francesi. Per questo motivo, Alessandro VI avvia trattative con gli Spagnoli per muoversi contro i Francesi e il Valentino lo segue. Ma, il papa mori, forse avvelenato, per cui il progetto fallì e questo causò anche la “ruina” del Borgia.

Abilità e Strategia del Valentino

3) Machiavelli riporta un episodio che dimostra l’abilità del Valentino per liberare la Romagna da disordini e violenze. Egli ne affida l’amministrazione con pieni potere a Remirro de Orco che riesce nell’intenti, ricorrendo ad estremo rigore nei confronti dei sudditi. Tuttavia, in seguito lo fa giustiziare servendosene, così come capro espiatorio per placare gi odi che la crudeltà dell’uomo aveva suscitato fra la popolazione.

Progettazione per il Futuro

4) Dalla riga 97 in poi, il discorso si sposta sulla progettazione per i tempi futuri. Cesare Borgia aveva conquistato il potere approfittando del fatto che era figlio del Papa; per il futuro deve pebnsare a mantenere il ducato anche quando il successore di Alessandro VI gli sarà ostile. Per questo, ha pensato di occupare la Toscana, ma interviene la fortuna con la estrema malignità: Alessandro VI muore improvvisamente e il Valentino, nel contempo si ammala gravemente. Machiavelli si chiede, però se sia stato frutto della malignità della fortuna oi di un errore del Valentino che non ha previsto che un nuovo papa avrebbe potuto essergli contrario. Alla fine, i due termini “errare” e “ruina” sono strettamente collegati. Essi sono riportati nell’incipit e alla fine, conferendo così al tal capito un aspetto di circolarità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Cesare Borgia nel "Principato Nuovo" secondo Machiavelli?
  2. Machiavelli considera Cesare Borgia un esempio esemplare di "principe nuovo", analizzando il suo rapporto tra virtù e fortuna per illustrare come si possa rimediare alla "ruina" italiana.

  3. Come Machiavelli distingue tra virtù e fortuna nel raggiungimento del potere?
  4. Machiavelli distingue tra coloro che arrivano al potere per virtù propria, come Francesco Sforza, e quelli che ci arrivano per fortuna e aiuto altrui, come Cesare Borgia, sottolineando le difficoltà del secondo caso.

  5. Quali sono stati gli errori di Cesare Borgia secondo Machiavelli?
  6. Machiavelli individua errori nelle scelte politiche del Valentino, nonostante le sue virtù, che hanno portato alla sua "ruina", come la mancata previsione dell'ostilità di un nuovo papa.

  7. Qual era il progetto politico di Alessandro VI per Cesare Borgia?
  8. Alessandro VI mirava a rendere grande Cesare Borgia attraverso l'alleanza con il re di Francia Luigi XII e la conquista del ducato di Milano, rompendo gli equilibri esistenti.

  9. Come Cesare Borgia ha gestito gli ostacoli alla sua politica espansionistica?
  10. Cesare Borgia ha affrontato gli ostacoli, come l'opposizione delle famiglie Orsini e Colonna, alternando violenza e inganni, e approfittando delle "occasioni" per consolidare il suo potere in Romagna.

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