Concetti Chiave
- Il proemio del "Principe" di Machiavelli introduce le tematiche principali, concentrandosi sulla gestione del potere da parte dei principi antichi ed ereditari.
- Nei capitoli successivi, l'attenzione si sposta sui principi nuovi, esaminando i modi in cui uno Stato può essere fondato e i diversi tipi di principati.
- Cesare Borgia viene presentato come modello di principe ideale, con Machiavelli che esplora il tema della virtù e della fortuna.
- Machiavelli discute l'importanza per un principe di possedere armi proprie e affronta il comportamento strategico in politica, come l'uso di liberalità, crudeltà e fedeltà.
- Il libro si conclude con una riflessione sulla fortuna e un appello a un nuovo principe per liberare l'Italia dalla crisi e dal dominio straniero.
Il proemio presenta le linee principali dell'opera; esso riflette, in particolare, i contenuti della sezione relativa ai capitoli I-IX.
Indice
Tipologie di principato e Cesare Borgia
Machiavelli dedica la prima parte del libro (i i-v) a ragionare sulle differenti tipologie di gestione del potere da parte di un principe antico, che sia dunque tale per via ereditaria. Nei successivi quattro capitoli (vi-ix) il discorso si sposta sul principe nuovo (ossia che «di privato si diventa principe»), Si inizia ragionando sui casi in cui uno Stato venga fondato là dove non c'era alcuno Stato precedente e sui principi che diventano tali senza aiuti esterni (vi), poi si passa a trattare dei principati nuovi acquistati con l'ausilio di altri (vii), A questo punto fa la sua comparsa Cesare Borgia, modello di principe ideale. Ed è da qui che si innesta il tema della riflessione attorno alla dinamica virtù/fortuna. L'analisi si sposta poi su altri due modi in cui è possibile fondare un principato: attraverso efferatezze, delitti e tradimenti (viii) o con il consenso dei cittadini e dei sudditi. Quest'ultimo è quello che Machiavelli definisce principato civile (ix).
Armi e gestione del potere
Chiude il ragionamento un capitolo dedicato all'equilibrio di forze (interne ed esterne) necessarie a reggere un principato (x) e una sorta di appendice dedicata ai principati ecclesiastici (xi). Qui Machiavelli colloca tre capitoli dedicati al problema delle armi, nei quali sostiene la necessità che il principe si doti di armi proprie (xii -xiv).
Realismo politico e comportamento del principe
Machiavelli sposta l'attenzione sul principe e dichiara di voler trattare della realtà concreta (effettuale) dell'agire politico e non di un ideale astratto. Dopo aver ragionato sui modi di gestire strategicamente liberalità e parsimonia (xvi), crudeltà e pietà (xvii), Machiavelli indica come il principe debba mostrarsi fedele o infedele in relazione al suo fine politico (xviii). E il fine, in politica, è solo mantenere lo Stato.
Crisi contemporanea e fortuna
Nei capitoli che seguono (xx-xxi ii), a parte un intermezzo dedicato ai problemi militari (xx), Machiavelli descrive alcuni comportamenti utili al mantenimento del potere, Il profilo del principe ideale è compiuto, ma il libro, di fatto, non è finito, Machiavelli sente infatti l'esigenza di allargare lo sguardo alla situazione contemporanea, ponendo dunque il libro in un orizzonte di crisi ben definito (xx i v) e aggiungendo un capitolo (xxv) su uno dei temi centrali della riflessione politica, quello della fortuna. In questo modo il profilo del principe è affiancato alle variabili che determinano gli avvenimenti a prescindere dalle sue capacità. Il libro si chiude con un'esortazione a un principe nuovo affinché porti l'Italia fuori dalla crisi contemporanea e la sottragga al dominio straniero.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tipologie di principato discusse da Machiavelli?
- Qual è l'importanza delle armi nella gestione del potere secondo Machiavelli?
- Come deve comportarsi un principe per mantenere il potere, secondo Machiavelli?
- Qual è il ruolo della fortuna nella riflessione politica di Machiavelli?
Machiavelli discute delle tipologie di principato ereditario e nuovo, analizzando come i principi possano acquisire potere senza aiuti esterni o con l'ausilio di altri, e introduce Cesare Borgia come modello di principe ideale.
Machiavelli sottolinea la necessità per il principe di dotarsi di armi proprie per mantenere l'equilibrio di forze necessario a reggere un principato, dedicando tre capitoli al problema delle armi.
Un principe deve gestire strategicamente liberalità e parsimonia, crudeltà e pietà, e mostrarsi fedele o infedele in relazione al suo fine politico, che è mantenere lo Stato.
La fortuna è una variabile che determina gli avvenimenti a prescindere dalle capacità del principe, e Machiavelli dedica un capitolo a questo tema, esortando un principe nuovo a portare l'Italia fuori dalla crisi contemporanea.