gaiabox
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Machiavelli sottolinea l'importanza del realismo politico, basato sulla realtà storica e sull'azione politica, piuttosto che su giustificazioni etico-religiose.
  • La natura umana, secondo Machiavelli, è intrinsecamente malvagia, e il principe deve mantenere e conservare lo stato anche con azioni moralmente discutibili.
  • La "virtù" del principe è la capacità di adattarsi alle circostanze, prendendo decisioni rapide e modellando gli eventi a suo favore.
  • Le virtù tradizionali sono rilevanti solo se servono a mantenere il potere del principe, con l'astuzia e la forza paragonate alla volpe e al leone.
  • La religione è valutata per la sua funzione civile, con Machiavelli che critica il cristianesimo per non promuovere l'iniziativa umana come le religioni pagane.

Indice

  1. Realismo Politico di Machiavelli
  2. Virtù e Fortuna nel Governo
  3. Il Ruolo della Religione

Realismo Politico di Machiavelli

Anziché proporre una giustificazione etico-religiosa, e perciò ideale, del potere politico, il fiorentino proclama necessario mantenersi fedele alla cruda realtà della storia e dell'azione politica: solo così si potrà fornire una precettistica funzio-nale all'uomo di governo (realismo politico). Sulla base dell'esperienza presente e della lezione della storia passata, Machiavelli elabora un'antropologia naturalistica, secondo la quale l'immutabile natura umana è tendenzialmente malvagia. Compito del principe, allora, non sarà tanto quello di praticare le virtù cristiane, quanto quello di fondare e con-servare lo stato anche a costo, se necessario, di adottare comportamenti moralmente deprecabili lasciandosi guidare da criteri esclusivamente politici, in piena autonomia.

Virtù e Fortuna nel Governo

Dinanzi alla fortuna, ossia all'insieme degli eventi non prevedibili o determinabili dalla volontà, il principe può e deve far leva sulla virtù (nel senso latino di "valore"), ossia sull'agire libero e consapevole, capace di cogliere e modellare le occasioni e di piegare attivamente le circostanze a proprio favore. Chi è irresoluto finisce travolto dagli eventi, mentre chi ha virtù decide tempestivamente, mutando rotta e atteggiamenti allorché le circostanze lo richiedano. La virtù consiste perciò nell'adozione dei mezzi idonei a conseguire il fine. Per fondare e conservare lo stato occorrono astuzia e fermezza, destrezza e coraggio: l'istintiva animalità della volpe e del leone (l'animale più astuto e quello più forte). Le virtù tradizionali - prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, magnanimità, liberalità - varranno solo se conformi a tale scopo e andranno praticate solo a patto di non ledere l'immagine di potenza del principe. Capovolgendo il tradizionale catalogo delle virtù e dei vizi, Machiavelli sostituisce al bene il criterio dell'utile.

Il Ruolo della Religione

La stessa religione, in questa prospettiva, assume significato solo in considerazione della funzione civile che essa è in grado di svolgere, ammaestrando i cittadini e contribuendo a rafforzarne il senso civico, funzione svolta in modo adeguato dalle religioni pagane della Grecia e di Roma e invece non adempiuta dal cristianesimo che, insegnando l'umiltà e la rassegnazione, scoraggia l'iniziativa umana.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Machiavelli sul potere politico?
  2. Machiavelli sostiene che il potere politico debba basarsi sulla realtà storica e politica, piuttosto che su giustificazioni etico-religiose, e che il principe debba agire in modo autonomo e pragmatico, anche adottando comportamenti moralmente discutibili se necessario.

  3. Come definisce Machiavelli il concetto di virtù nel governo?
  4. Machiavelli definisce la virtù come la capacità di agire liberamente e consapevolmente per modellare le circostanze a proprio favore, utilizzando astuzia e fermezza per fondare e conservare lo stato, piuttosto che aderire alle virtù tradizionali se non servono a mantenere l'immagine di potenza del principe.

  5. Qual è il ruolo della religione secondo Machiavelli?
  6. Machiavelli vede la religione come uno strumento civile che può rafforzare il senso civico dei cittadini, ma critica il cristianesimo per scoraggiare l'iniziativa umana, a differenza delle religioni pagane che svolgevano adeguatamente questa funzione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community