ciocco979
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Pirandello, Luigi - Vita e opere (2) scaricato 10 volte

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento.
La famiglia lo educa in casa e fin da giovanissimo scopre un amore per il teatro. Frequenta il liceo classico e poi la facoltà di lettere a Roma per poi continuare l’università in Germania. Nel 1892 torna a Roma e due anni dopo si sposa con Maria Antonietta Portulano, che gli dà tre figli, ma alla nascita dell’ultimo figlio ella si ammala di malattia mentale che và ad aggravarsi via, via negli anni fino a che Luigi d’accordo con i figli la ricoverano in una clinica neurologica, morendone poco dopo. Pirandello nel corso della sua vita scrive: quattro raccolte di poesie, sette romanzi, circa trecento novelle, cinquanta drammi e tantissimi articoli e saggi critici.
Tra le novelle, una delle più famose è “amori senza amore” e tra i romanzi “Il fu Mattia Pascal” del 1904, con un notevole successo.
Luigi Pirandello insegna lingua e letteratura, lavora per il Corriere della sera, scrive per il cinema ed il teatro dove si innamora dell’attrice Marta Abba.
Nel 1924 si iscrive al partito fascista dove ne rimarrà deluso, l’anno dopo pubblicò il romanzo “uno, nessuno e centomila”.
Nel 1934 riceve il premio Nobel per la letteratura. Pirandello muore a Roma nel 1936, per una polmonite, presa per aver assistito alle riprese del film “Il fu Mattia Pascal”, diretto da un regista francese.
Ha voluto un funerale povero e silenzioso.
“Il fu Mattia Pascal” è la storia di Mattia, con un’azienda di famiglia in rovina, per salvarla, si sposa entrando in un matrimonio infelice. Una sera per svago al casinò, vincendo una grossa somma di denaro, era sul punto di tornare a casa, quando scopre su di un giornale, il proprio suicidio, decide così di rifarsi una seconda vita, con un nome nuovo, chiamandosi Adriano Meis, ma quando si trovò con il desiderio di volersi risposare, si accorge che Adriano non esiste all'anagrafe. Quindi si inventò un secondo suicidio e tornando a casa dalla moglie la trova già risposata.
Mattia si ritrova così tra due mondi, tra la vita e la morte di se stesso senza esserlo veramente, credo che Pirandello abbia voluto scrivere un suo sogno biografico, forse perché non essendo soddisfatto della propria vita e volendo cambiarla con una nuova, per sfuggire alle difficoltà.

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