Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Pirandello considerava il teatro il mezzo ideale per rappresentare la vita, riflettendo la sua poetica sull'uomo come maschera.
  • Le sue 53 commedie, raccolte in "Maschere Nude", esplorano la vita nuda e le illusioni dietro le maschere sociali.
  • Utilizzando il grottesco, Pirandello svela le illusioni e mostra il conflitto tra diverse interpretazioni della realtà.
  • Rompendo la "quarta parete", coinvolge il pubblico nell'azione teatrale, mescolando attori e spettatori.
  • Il metateatro di Pirandello, esemplificato in "Sei personaggi in cerca d'autore", riflette sui problemi e le dinamiche del teatro stesso.

Indice

  1. Il Teatro di Pirandello
  2. Maschere e Specchi
  3. Il Grottesco e la Realtà
  4. Rottura della Quarta Parete

Il Teatro di Pirandello

Il teatro rappresenta la parte più interessante della produzione artistica di Pirandello. L’autore diceva: “Se l’uomo è una maschera e se la vita è la recita di una parte, cosa c’è di meglio del teatro per rappresentare la vita stessa?”. Pirandello cominciò a dedicarsi alla produzione teatrale su suggerimento dello scrittore siciliano Nino Martoglio.

L’autore scrisse 53 commedie, incluse in una raccolta intitolata “Maschere Nude”.

Maschere e Specchi

Conformemente alla sua poetica, che affida all’arte il compito di denudare la maschera, Pirandello chiamò il suo teatro “Teatro dello specchio”, poiché in esso viene rappresentata la vita nuda, con le amarezze e le sofferenze che risiedono dietro il velo di ipocrisia che trasforma i volti in maschere. In questo modo era come se lo spettatore vedesse se stesso (il volto) tramite uno specchio (la maschera).

Il Grottesco e la Realtà

L’artista è dunque l’umorista che ha il compito di svelare le illusioni e togliere le maschere per ridurre l’esistenza alla sua nudità. Per fare ciò, Pirandello si serve del grottesco, cioè l’umorismo espresso nel teatro. Poiché Pirandello negava l’esistenza di una realtà oggettiva, il suo teatro, a differenza di quello classico, rappresentava il conflitto tra le varie interpretazioni dei fenomeni.

Rottura della Quarta Parete

Pirandello ruppe la cosiddetta “quarta parete”: superò il diaframma del palcoscenico e fece partire l’azione dalla platea, mescolando così attori e pubblico. L’attore non doveva più impersonare la parte mistificandola, ma doveva mostrarla conservando un certo distacco dal personaggio (in latino “persona” significa appunto maschera, dunque doveva recitare mantenendo un certo distacco dalla maschera). Egli creò così il teatro nel teatro, facendo vedere come la vicenda si costruisce nella scena così come si delinea nella mente del regista. Il teatro pirandelliano viene anche definito metateatro, cioè un tipo di teatro che si serve di se stesso per discutere dei propri problemi, finalità evidente nell’opera “Sei personaggi in cerca d’autore”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del teatro nella produzione artistica di Pirandello?
  2. Il teatro rappresenta la parte più interessante della produzione artistica di Pirandello, poiché permette di rappresentare la vita stessa attraverso la metafora delle maschere e delle recite, come affermato dall'autore stesso.

  3. Come Pirandello utilizza il concetto di "maschere" nel suo teatro?
  4. Pirandello utilizza il concetto di "maschere" per denudare la vita e mostrare le amarezze e le sofferenze nascoste dietro l'ipocrisia, permettendo allo spettatore di vedersi attraverso uno specchio.

  5. In che modo Pirandello ha innovato il teatro tradizionale?
  6. Pirandello ha innovato il teatro tradizionale rompendo la "quarta parete", mescolando attori e pubblico, e creando il metateatro, dove l'azione si sviluppa sia sulla scena che nella mente del regista, come illustrato in "Sei personaggi in cerca d’autore".

Domande e risposte

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