Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il pensiero di Pirandello si basa sul rapporto dialettico tra vita e forma, generando dicotomie come volto e maschera, comicità e umorismo.
  • Il relativismo gnoseologico pirandelliano implica che la conoscenza si fonda su criteri soggettivi, manifestandosi nei rapporti individuali e sociali.
  • Pirandello vede la vita come fluida e mobile, costretta in una forma rigida dalla società e dal Caso, limitando la libertà individuale.
  • Gli individui indossano maschere sociali, ma impulsi interiori possono far emergere il vero sé, creando conflitti tra l'apparenza e la realtà interiore.
  • La liberazione dalle vecchie forme è temporanea, poiché ogni nuova vita conduce a una nuova forma, creando un ciclo ineludibile di prigionia.

Indice

  1. Il Relativismo Gnoseologico di Pirandello
  2. La Vita come Marionetta del Caso
  3. La Maschera e la Libertà Effimera

Il Relativismo Gnoseologico di Pirandello

Il pensiero di Pirandello si fonda sul rapporto dialettico tra vita e forma, rapporto che genera delle dicotomie tra volto e maschera, comicità e umorismo, tempo e durata (l’autore evidenzia, infatti, la differenza che esiste tra il tempo, elemento oggettivo, e la durata, fattore soggettivo). Da questo rapporto scaturisce il cosiddetto «relativismo gnoseologico», cioè la concezione secondo cui la conoscenza non si basa su criteri oggettivi, ma esclusivamente soggettivi. Il relativismo gnoseologico si svolge in due sensi: in senso verticale, che riguarda il rapporto dell’individuo con se stesso, o in senso orizzontale, che riguarda il rapporto dell’individuo con la società.

La Vita come Marionetta del Caso

La vita, sostiene Pirandello, pur essendo perpetuamente mobile e fluida, «per un destino burlone» tende a calarsi in una forma, in cui rimane prigioniera. Secondo Pirandello, infatti, gli uomini non sono liberi di agire, ma sono «come tanti pupi», marionette nelle mani di un invisibile regista capriccioso: il Caso. Quando nasciamo, infatti, ci troviamo inseriti in una società già precostituita da leggi, abitudini e convenzioni e lasciamo, dunque, che la società ci assegni una parte da recitare nell’enorme sceneggiata della vita. All’interno del contesto sociale, l’uomo tende sempre a reprimere le proprie pulsioni, giungendo così a un compromesso tra l’Es, inconscio e istintivo e il Super-io, freno sociale e civile.

La Maschera e la Libertà Effimera

Dunque, mentre la vita (volto) è un flusso istintivo che si agita dentro ciascuno di noi, la forma è la maschera imposta all’individuo dalla società. Tuttavia, sotto l’apparenza della maschera – scrive Pirandello – è sempre presente uno spillo che avverte il brulichio di una vita diversa: gli impulsi che spesso sono in contrasto con la maschera che indossiamo. Infatti, talvolta essi esplodono proprio «come un vulcano» – scrive Pirandello – «su cui tutto l’inverno è caduta la neve, che a un tratto rigetta questo strato di ghiaccio e si lascia riscaldare dal sole»: la maschera cade e a quel punto l’uomo è come un «violino fuor di chiave» o «come un attore che recita sulla scena una parte che non gli è stata assegnata». Tuttavia, la libertà provata dall’uomo dopo essersi liberato della vecchia forma è sempre di breve durata, in quanto il nuovo modo di vivere lo imprigiona in una nuova forma, diversa dalla prima ma altrettanto vincolante: si genera in questo modo un ciclo da cui non è possibile fuggire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale del relativismo gnoseologico di Pirandello?
  2. Il relativismo gnoseologico di Pirandello si basa sull'idea che la conoscenza non si fonda su criteri oggettivi, ma esclusivamente soggettivi, e si manifesta nel rapporto dell'individuo con se stesso e con la società.

  3. Come descrive Pirandello la vita in relazione al Caso?
  4. Pirandello descrive la vita come una marionetta del Caso, dove gli uomini non sono liberi di agire ma sono controllati da un destino burlone che li costringe in forme predefinite dalla società.

  5. Cosa rappresenta la maschera nella filosofia di Pirandello?
  6. La maschera rappresenta la forma imposta dalla società all'individuo, che nasconde il flusso istintivo della vita, ma sotto la quale si avvertono impulsi contrastanti che possono esplodere e rivelare la vera natura dell'uomo.

  7. Qual è la natura della libertà secondo Pirandello?
  8. La libertà, secondo Pirandello, è effimera; quando l'uomo si libera di una vecchia forma, ne adotta inevitabilmente una nuova, creando un ciclo in cui la libertà è sempre temporanea e vincolante.

Domande e risposte

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