Concetti Chiave
- Pirandello sviluppa una poetica originale partendo dal verismo, rompendo le strutture narrative tradizionali.
- La sua arte si basa su due pilastri: la frammentazione dell'io e il relativismo conoscitivo.
- Dopo un dissesto finanziario familiare, la scrittura diventa un lavoro necessario per Pirandello.
- Critico del regime fascista, si iscrive inizialmente al Partito Nazionale Fascista, ma si distacca successivamente.
- Pirandello rappresenta la crisi dell'uomo moderno, oppresso dalla società industriale e dall'alienazione.
La poetica di Pirandello
Prendendo le mosse da un'iniziale natura veristica, Pirandello, elabora una poetica assolutamente originale che lo porterà a spaccare e a disgregare del tutto le strutture tradizionali della narrativa.
L'arte pirandelliana verte su una caratteristica visione del mondo.
Due sono in sostanza i capisaldi di tale visione:
Frammentazione dell'io
Relativismo conoscitivo.
La coscienza, quindi, non appare più un'essenza salda e unitaria, ma un'insieme di personalità in lotta fra loro.
Scopo dell'arte allora, sarà di mostrare la disgregazione dell'io.
La vita di Pirandello
Pirandello nasce nel 1867, ad Agrigento. Egli compie i suoi studi tra Palermo, Roma e Bonn, dove si laurea.
Nel 1903, l'allargamento della miniera di zolfo della famiglia di Pirandello reca un grave dissesto alla famiglia.
Maria Antonietta, scossa dalla perdita della dote subisce una gravissima crisi che le farà perdere del tutto l'equilibrio psichico.
In questi anni, per Pirandello, l'attività letteraria diventa un vero e proprio lavoro, necessaria per sostenere le spese familiare e le cure mediche per la consorte.
Nel 1924, tre mesi dopo il delitto Matteotti si iscrive al Partito Nazionale Fascista, ma col tempo si distaccherà da tale regime, avendo un atteggiamento critico e distaccato.
Nel '25porta a termine il suo ultimo romanzo: Uno nessuno e Centomila.
Nel '34 riceve il premio Nobel per la letteratura a Stoccolma.
La visione del mondo di Pirandello
Per Pirandello la vita è un flusso caotico e irrazionale che si muove come il magma. Nessuna forma può ingabbiare definitivamente questo moto senza forzarne la natura.
L'uomo fa parte di questo meccanismo: facendo riferimento alla coscienza, Pirandello sostiene che la coscienza è in continuo movimento dettato dalla spinta di forze oscure. La sua principale contraddizione consiste nell'incapacità di aderire alla natura e nello stesso tempo di provare un senso di oppressione e di morte verso ogni identità sociale che tenda a bloccare la sua forza,
Pirandello raffigura nelle sue opere la crisi dell'uomo moderno, schiacciato dalla società industriale e sempre più tesa a favorire processi di mercificazione e alienazione dei sentimenti umani.
La concezione della coscienza: Gli uomini si affannano a fissare le leggi universali con le quali cercano di dare ordine alla loro esistenza.
Domande da interrogazione
- Quali sono i capisaldi della visione del mondo di Pirandello?
- Come ha influenzato la vita personale di Pirandello la sua attività letteraria?
- Qual è la concezione di Pirandello riguardo alla coscienza e alla società?
I capisaldi della visione del mondo di Pirandello sono la frammentazione dell'io e il relativismo conoscitivo, che portano a una coscienza non più unitaria ma composta da personalità in lotta fra loro.
La vita personale di Pirandello è stata influenzata dalla sua attività letteraria, che è diventata un lavoro necessario per sostenere le spese familiari e le cure mediche per la moglie, specialmente dopo il dissesto economico causato dall'allargamento della miniera di zolfo della famiglia.
Pirandello concepisce la coscienza come un flusso caotico e irrazionale in continuo movimento, oppresso dalle identità sociali che cercano di bloccarne la forza, riflettendo la crisi dell'uomo moderno schiacciato dalla società industriale.