francesco93it
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Concetti Chiave

  • Luigi Pirandello esplora il concetto di identità e la crisi personale, evidenziando come la vita sia un flusso continuo di cambiamenti che portano gli individui a confrontarsi con la loro vera essenza.
  • L'umorismo pirandelliano contrappone il comico all'umoristico, trasformando l'apparente comicità delle situazioni in una riflessione più profonda e malinconica.
  • Nel racconto "La Patente", Pirandello narra di Chiarchiaro, un uomo che sfrutta la sua reputazione di iettatore per ottenere un riconoscimento formale e un compenso dagli altri.
  • "Male di Luna" racconta la storia di Batà, affetto da licantropia, e di come la sua condizione influenzi la vita matrimoniale e sociale, invertendo i ruoli di vittima e carnefice.
  • In "Il treno ha fischiato", Belluca vive un risveglio esistenziale che lo porta a desiderare un cambiamento radicale, ma viene percepito dagli altri come un atto di follia.

Indice

  1. Il pensiero letterario di Pirandello
  2. L'identità e il divenire umano
  3. La crisi dell'identità e della vita
  4. L'umorismo e il sentimento del contrario
  5. La Patente: il potere della superstizione
  6. Male di Luna: la licantropia e l'adulterio
  7. Il treno ha fischiato: la ribellione di Belluca

Il pensiero letterario di Pirandello

In questo appunto di italiano vengono descritti molti aspetti relativi al pensiero letterario di Luigi Pirandello. Oltre al suo pensiero letterario vengono descritti anche i principali aspetti, come per esempio l'umorismo pirandelliano, alcune opere letterarie come La Patente, Male di Luna, Il treno ha fischiato.

vita, opere e teatro di Pirandello

L'identità e il divenire umano

Luigi Pirandello è un realista che basa le sue opere prettamente nell'ambito della vita quotidiana. Il tema fondamentale in tutte le sue opere è l'identità degli uomini, ciò che appare a noi e ciò che appare agli altri di ciò che realmente siamo. Secondo Pirandello la vita è un flusso ed essendo tale anche l'uomo è un costante divenire come pure i suoi pensieri e questo porta gli esseri umani a cambiare assumendo sempre nuove identità. Poi arriva un momento in cui ci accorgiamo che non siamo più quelli di prima, improvvisamente. Allora inizia una fase di sdoppiamento in cui non abbiamo più un'identità e ciò che si vuole è vedere se stessi come ci vedono gli altri. Ci si chiede allora chi si è davvero e se l'impressione che diamo sia quella che sentiamo dentro di noi, ma ciò che percepiscono gli altri non siamo noi, ecco quindi che siamo tutti dei nessuno. L'uomo per sua natura ha bisogno di certezze, ma la vita essendo un flusso in continuo cambiamento, variando è portato a far crollare tutti i nostri ideali facendoci sentire indifesi. Questo allora fa si che l'uomo debba cambiare ruolo, adattarsi, modificando la realtà che lo circonda, diventando quindi un escluso dalla società senza avere nessun posto per sé in cui vivere. In molti casi egli viene considerato una persona strana, anormale. Ma, come si domanda Pirandello, “Chi può dire chi sia matto e chi no?”.

La crisi dell'identità e della vita

Luigi Pirandello è lo scrittore della crisi, la crisi della vita, in cui con tutti i suoi cambiamenti noi siamo sempre le stesse persone, ma ce ne accorgiamo solo quando il mutamento comincia ad avere un certo peso. La vita associata ha ruoli ben determinati, precisi. E se si cambia allora ecco che tutto si sconvolge e nasce la scelta di buttare tutto all'aria e fare ciò che si vuole. Allora gli altri lo chiamano pazzo. C'è anche una crisi di ideali oggettivi, dove tutto diventa soggettivo, senza un peso preciso. Esistono quindi due mondi, quello interiore e quello esteriore.

L'umorismo e il sentimento del contrario

L'umorismo è un saggio con cui Luigi Pirandello inizia ad esporre il suo pensiero sulla vita, mettendo a contrasto il comico (avvertimento del contrario) e l'umorismo (sentimento del contrario). Infatti l'autore fa notare come l'uomo, nell'osservare ciò che lo circonda, molto spesso si sofferma solo alle apparenze, insinuando e deridendo chi o ciò che vede (avvertimento del contrario). Mentre in un secondo momento, dopo una breve riflessione su ciò che sta accadendo, questa sensazione comica si trasforma in pena, facendoci diventare seri e dispiaciuti per quel che si vede (sentimento del contrario). Questo Luigi Pirandello lo fa notare in modo molto esplicito in questo brano proponendo una “...una vecchia signora , coi capelli ritinti, tutti uniti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili...”. Questo fa ridere ed è appunto un soffermarsi sulla superficialità della cosa, quella signora dovrebbe essere l'esatto contrario di ciò che è. Questa espressione comica è appunto un sentimento del contrario.

Citazione di Luigi Pirandello: “Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo” e che ne soffre e “s'inganna che […] nascondendo le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei” fa mutare in noi quella comicità che c'era prima, facendo si che nasca un altro sentimento, il quale ci rende seri, dispiaciuti, provar pena per quella signora. Questo è il sentimento del contrario.

La Patente: il potere della superstizione

La Patente narra di un uomo, Chiarchiaro, riconosciuto da tutti come lo iettatore. Per questo motivo l'uomo vuole la patente da iettatore cosicché, non avendo un lavoro, possa esigere un contributo dagli abitanti del paese, felici di pagare pur di evitare la malasorte.

vita e opere di Pirandello

Male di Luna: la licantropia e l'adulterio

In quest'opera è narrata la storia di Batà, affetto da licantropia. Egli vive da solo in un piccolo pezzo di terra non molto distante dal paesino dove invece abita Sidora, una giovane che lo sposa per volere della madre (Batà era un uomo ricco). Quando essa annuncia le nozze della figlia ancora nessuno sapeva di quella “malattia”, i due si sposano e dopo venti giorni sorge la luna piena e Batà comincia a trasformarsi. Lui per non far del male a Sidora decide di chiuderla in casa ed ella dopo poco sviene.

Il giorno dopo, ripresa dallo shock, fugge impaurita tornando al paese raccontando tutto alla madre e al marito, per convincere Sidora a tornare da lui, accorda con la madre e il cugino Saro (del quale la sposa è innamorata) che essi possono andare a fare compagnia alla giovane durante le notti di luna piena. Ventinove giorni dopo torna la luna piena e i due vanno a casa di Sidora chiudendosi in casa; la madre si nasconde in un angolino e la figlia si distende sul letto sperando che Saro la segua, ma egli si rifiuta impaurito dai rumori prodotti da Batà che graffia contro la porta.

In questo racconto Batà appare inizialmente come un mostro che tutti temono, ma poi inizia ad essere visto come una “vittima” di quel male che gli impedisce di condurre una vita normale. Al contrario, Sidora, inizialmente sembrava la vittima per diventare poi complice del suo progetto di adulterio con Saro.

Il treno ha fischiato: la ribellione di Belluca

Ne Il treno ha fischiato il protagonista è Belluca, un lavoratore infaticabile, assiduo, che fa qualunque cosa gli venga chiesto. Una notte, anche se stremato dal lavoro, non riesce a dormire e sente nel silenzio il fischio di un treno. Questo gli fa aprire gli occhi sul mondo, inizia a cambiare mentalità, a voler cambiare cambiare vita, trasformandolo radicalmente, ma l'improvvisa felicità lo trasforma, agli occhi degli altri, in un pazzo.

Il racconto inizia in medias res con la narrazione delle diagnosi del caso Belluca. La pazzia o il radicale cambiamento del protagonista viene spiegata come una conseguenza naturalissima della vita di Belluca, impossibile considerato tutto il lavoro che fa e considerando che deve fare da badante a tre vecchie donne con cui è costretto a dividere l'angusta casa e il poco reddito. La sera prima decide finalmente di mettere in atto il suo cambiamento ribellandosi alla figura del suo capo. Tutto ciò appare strano, perché prima di allora Belluca non si era mai esposto in tal senso. E dopo quella notte egli ha finalmente capito che oltre a quella casa e al lavoro c'è un intero mondo fuori. I suoi colleghi non avevano mai visto Belluca in quello stato, dunque lo ritengono matto facendolo internare nell'ospizio. Solo un suo vicino si renderà conto che Belluca non è pazzo, bensì ha reagito così perché la sua situazione personale stava diventando insostenibile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale delle opere di Luigi Pirandello?
  2. Il tema centrale delle opere di Pirandello è l'identità umana e il suo continuo divenire, esplorando come gli individui cambiano e assumono nuove identità nel corso della vita.

  3. Come Pirandello descrive l'umorismo nel suo pensiero letterario?
  4. Pirandello descrive l'umorismo come il "sentimento del contrario", dove inizialmente si percepisce il comico (avvertimento del contrario) che poi si trasforma in pena e serietà dopo una riflessione.

  5. Qual è il significato della "Patente" nel racconto di Pirandello?
  6. Nel racconto "La Patente", la patente rappresenta il potere della superstizione, dove il protagonista Chiarchiaro cerca di ottenere una patente da iettatore per sfruttare la paura degli altri e guadagnare da essa.

  7. Come viene rappresentata la licantropia in "Male di Luna"?
  8. In "Male di Luna", la licantropia è rappresentata come una malattia che trasforma Batà in un mostro temuto, ma allo stesso tempo lo rende una vittima incapace di condurre una vita normale.

  9. Cosa provoca il cambiamento radicale in Belluca nel racconto "Il treno ha fischiato"?
  10. Il cambiamento radicale in Belluca è provocato dal fischio di un treno che lo risveglia alla consapevolezza di un mondo più ampio oltre la sua vita monotona, portandolo a ribellarsi e a essere considerato pazzo dagli altri.

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