Concetti Chiave
- La novella di Pirandello esplora la crisi esistenziale di un avvocato che si sente alienato e incapace di cogliere la bellezza intorno a sé.
- L'avvocato vive un conflitto interiore tra la vita che conduce e i desideri mai realizzati di una vita parallela non vissuta.
- Riflette sulla sua identità, rendendosi conto che le responsabilità e il ruolo che ricopre non sono mai stati veramente desiderati da lui.
- Desidera rinnegare il suo passato, considerando di abbandonare famiglia e lavoro, ma i suoi figli lo riportano alla realtà.
- Accetta il presente, ma con la consapevolezza di concedersi momenti di gioia personale come forma di ribellione contro le imposizioni della vita.
Questa è una novella scritta da Luigi Pirandello; il quale esprime le proprie considerazioni sul mondo degli uomini e su le crisi a cui gli uomini sono sottoposti. Nel caso de la carriola la vittima di questa crisi è l'avvocato; nella prima sequenza ci viene presentato un personaggio, apparentemente una donna, che poi scopriremo essere una cagna sul quale l'avvocato riversa la sua "spaventosa gioia" .
Indice
La crisi dell'avvocato
Infatti l’avvocato al ritorno dal suo viaggio in Umbria è a contatto con l’alienazione ,che inizia con una stanchezza fisica ; gli occhi vedono ma lui sembrare non vedere ; “non riesce a cogliere la bellezza di quelle campagne umbre”.
Riflessioni sull'identità e il desiderio
Si ritrova in un spazio interminabile dove sensi non hanno valore; dove gli occhi non vedono eppure nella mente dell’avvocato passano immagini di una mente non sua di una vita che non ha mai vissuto, vita e desideri avuti in questa vita-parallela, cerca di assaporare questi momenti ma non ci riesce perché non li ha mai vissuti. Al suo risveglio il personaggio si ritrova in “tutt’altro animo” questo perché in quel liquido amniotico è riuscito a comprendere che la vita che aveva vissuto ; non era come la desiderava, tutte quelle cariche che gli erano state imposte lui non le aveva desiderate, capisce infine che lui non aveva mai vissuto e che fino ad allora ; un altro uomo aveva reso il suo posto; un altro uomo “era l’avvocato il professore” non lui.
Rinnegare il passato e accettare il presente
Arriva a rinnegare a tal punto il passato che vorrebbe andarsene fuggire(rinnegare tutto moglie ,lavoro i figli). Ma proprio i figli; che lui prima aveva dichiarato non essere suoi, lo convincono a rientrare ad accettare la propria vita e i propri doveri. Ma con la consapevolezza che da oggi in poi; ogni tanto dovrà concedersi un momento di spacco un momento di gioia. Lui se lo concede(facendo fare la carriola alla cagna); perché è l’unico modo per vendicarsi verso quel mondo che lo aveva formato , che lo aveva costruito a suo piacimento.
Domande da interrogazione
- Qual è la crisi affrontata dall'avvocato nella novella?
- Come l'avvocato percepisce la sua identità e i suoi desideri?
- In che modo l'avvocato decide di affrontare il suo passato e il suo presente?
L'avvocato affronta una crisi di identità e alienazione, iniziata con una stanchezza fisica e un'incapacità di apprezzare la bellezza delle campagne umbre, che lo porta a riflettere sulla sua vita e desideri non realizzati.
L'avvocato si sente come se avesse vissuto una vita non sua, con desideri e immagini di una vita parallela mai vissuta, rendendosi conto che le responsabilità che ha non sono quelle che avrebbe desiderato.
L'avvocato arriva a rinnegare il suo passato, desiderando fuggire da tutto, ma alla fine accetta la sua vita e i suoi doveri, decidendo di concedersi momenti di gioia come forma di vendetta verso il mondo che lo ha plasmato.