Concetti Chiave
- Luigi Pirandello ricevette il premio Nobel per la letteratura il 9 novembre 1934, annunciato tramite un telegramma dall'Accademia di Svezia.
- Nonostante la sua fama per le opere teatrali, Pirandello non fu mai premiato con il Nobel per il teatro.
- Il giorno del premio, la sua casa a Roma fu invasa da giornalisti e fotografi, portando a una risposta scherzosa e ironica dello scrittore.
- Il discorso di accettazione del Nobel di Pirandello evidenziò la sua gratitudine e la sua riflessione sulla vita come scuola fondamentale per il suo lavoro.
- Pirandello attribuì il merito del premio non solo alla sua abilità come scrittore, ma soprattutto alla sincerità umana espressa nelle sue opere.
Indice
Riconoscimenti e Premi
Autore di grandissimi romanzi come Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila e di importanti spettacoli teatrali come per esempio Sei personaggi in cerca d'autore e l'Enrico IV, presto Luigi Pirandello avrebbe ottenuto degli importanti riconoscimenti.
Il Giorno del Nobel
Luigi Pirandello ricevette il 9 novembre 1934 un telegramma con cui scoprì di avere ricevuto il premio Nobel.
Il telegramma era stato inviato direttamente dall'Accademia di Svezia da parte di Per Hallström, il segretario dell'Accademia.
Anche se l'autore è molto noto per le sue opere teatrali, egli non ebbe ricevuto mai il premio Nobel per il teatro.
Un Aneddoto Divertente
Un aneddoto alquanto divertente si verificò nello stesso giorno nel momento in cui la sua abitazione romana che si trovava in via Antonio Bosio fu assalita dalla presenza di numerosi giornalisti e fotografi.Il noto scrittore si mise in posa e su un foglio riportò la seguente esclamazione: "pagliacciate! pagliacciate!".
Nel solito modo di fare scherzoso e ironizzando su sé stesso, l'artista quindi ha modo di descrivere la vittoria di questo importante premio.
Un'altra scrittrice italiana vinse nel 1926 il premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda. Otto anni dopo questo fu vinto dallo scrittore siciliano.
Celebre è anche il suo discorso, pronunciato in occasione della consegna del Nobel.
Discorso di Ringraziamento
Questo è il testo integrale del discorso tenuto dallo scrittore italiano durante la cerimonia di premiazione:
"È con immensa soddisfazione che esprimo la mia rispettosa gratitudine alle Vostre Maestà per avere graziosamente onorato questo banchetto con la Loro presenza. Mi sia concesso di aggiungere l'espressione della mia più viva gratitudine per il caloroso benvenuto che mi è stato riservato, e per il ricevimento di questa sera, degno epilogo della solenne cerimonia di oggi, durante la quale ho avuto l'onore incomparabile di ricevere il premio Nobel per la letteratura del 1934 dalle auguste mani di Sua Maestà il Re.
Vorrei anche esprimere il mio profondo rispetto e la mia sincera gratitudine all'Illustre Accademia Reale di Svezia per il suo illuminato giudizio, che corona la mia lunga carriera letteraria,
La Scuola della Vita
Per riuscire nelle mie fatiche letterarie ho dovuto frequentare la scuola della vita. Questa scuola, inutile per certe menti brillanti, è l'unica cosa che può aiutare una mente come la mia: attenta, concentrata, paziente, inizialmente del tutto simile a quella di un bambino. Uno scolaro docile, se non con gli insegnanti, di sicuro con la vita, uno scolaro che non verrebbe mai meno alla sua totale fede e fiducia in ciò che ha imparato. Questa fede nasce dalla semplicità di fondo della mia natura. Sentivo il bisogno di credere all'apparenza della vita senza alcuna riserva o dubbio.
L'attenzione costante e la sincerità assoluta con cui ho imparato e meditato questa lezione hanno palesato un'umiltà, un amore e un rispetto della vita indispensabili per assorbire delusioni amare, esperienze dolorose, ferite terribili, e tutti gli errori dell'innocenza che donano profondità e valore alle nostre esistenze. Tale educazione della mente, conquistata a caro prezzo, mi ha permesso di crescere e, nel contempo, di rimanere me stesso.
L'Evoluzione del Talento
Evolvendosi, il mio talento più vero mi ha reso del tutto incapace di vivere, come si conviene a un vero artista, capace soltanto di pensieri e di sentimenti: pensieri perché sentivo, e sentimenti perché pensavo. Di fatto, nell'illusione di creare me stesso, ho creato solo quello che sentivo e che riuscivo a credere.
Provo gratitudine infinita, gioia, orgoglio al pensiero che questa creazione sia stata ritenuta degna del premio prestigioso con il quale mi onorate.
Mi piacerebbe credere che questo premio sia stato conferito non tanto alla perizia dello scrittore, che è sempre irrilevante, quanto alla sincerità umana del mio lavoro".
Domande da interrogazione
- Quali sono alcune delle opere più celebri di Luigi Pirandello?
- Quando e come Luigi Pirandello scoprì di aver vinto il Premio Nobel?
- Qual è l'aneddoto divertente legato al giorno in cui Pirandello ricevette il Nobel?
- Cosa esprime Pirandello nel suo discorso di ringraziamento per il Nobel?
- Come descrive Pirandello la sua "scuola della vita"?
Luigi Pirandello è noto per romanzi come "Il fu Mattia Pascal" e "Uno, nessuno e centomila", oltre a opere teatrali come "Sei personaggi in cerca d'autore" ed "Enrico IV".
Luigi Pirandello scoprì di aver vinto il Premio Nobel il 9 novembre 1934 tramite un telegramma inviato dall'Accademia di Svezia.
Nel giorno in cui ricevette il Nobel, la casa di Pirandello fu assalita da giornalisti e fotografi, e lui, ironizzando, scrisse "pagliacciate! pagliacciate!" su un foglio.
Nel suo discorso, Pirandello esprime gratitudine verso le Maestà e l'Accademia di Svezia, riconoscendo il premio come coronamento della sua carriera letteraria.
Pirandello descrive la "scuola della vita" come essenziale per la sua crescita, sottolineando l'importanza di umiltà, amore e rispetto per la vita, che gli hanno permesso di affrontare delusioni e crescere come artista.