Concetti Chiave
- "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello è un romanzo che sovverte il tradizionale romanzo di formazione, narrando la storia in modo retrospettivo con una struttura a spirale.
- Gli spazi nel romanzo, da Miragno a Roma, riflettono le convenzioni sociali e la modernità, simbolizzando la crisi di identità del protagonista tra vita e morte.
- I temi principali includono la famiglia, il gioco d’azzardo e lo spiritismo, l’inettitudine, e il confronto con la modernità, riflettendo il relativismo gnoseologico.
- La crisi d'identità del protagonista è rappresentata dal tema del doppio, con un costante sdoppiamento e riflessione su se stesso attraverso l'uso di specchi e dell'occhio strabico.
- I meccanismi del doppio sono presenti in tutto il romanzo, con capitoli specifici che esplorano la duplicità del protagonista e la sua interazione con il suo alter ego.
Titolo:
tecnica del racconto retrospettivo.
Indice
Tecnica del racconto retrospettivo
La vicenda è narrata dalla fine, da un limbo fuori dalla vita ( la polverosa biblioteca, da cui esce solo per far visita alla propria tomba ). Quando nelle due premesse il protagonista – narratore si presenta al lettore, ha già vissuto le esperienze che si appresta a raccontare.
L’epilogo del romanzo non conclude, ma riapre gli stessi interrogativi dell’inizio: struttura non circolare, ma a spirale.
Tempo: 6 anni circa.
Premesse e conclusione: tempo della storia = tempo del racconto
Per il resto non c’è corrispondenza. Il ritmo è cadenzato da procedimenti di dilatazione: inserti metanarrativi, riflessione, alterazione dell’ordine mediante analessi e prolessi.
Luoghi simbolici e modernità
• Miragno: è il luogo in cui si esprime la logica delle convenzioni sociali e famigliari. Il tempo è rallentato.
• Viaggi: accelerazione
• Approdo a Milano: confronto protagonista – modernità
• Roma: speculare al protagonista. Come lui ha una struttura scissa.
• Biblioteca e cimitero: luoghi in bilico tra vita e morte, perfettamente simmetrici alla condizione del protagonista. In particolare la biblioteca è metafora della consunzione delle certezze e dei detriti del sapere tradizionale.
• • • • • Modernità: città, progresso, macchine (capp. IX – X: da Milano a Roma)
Relativismo e crisi del razionalismo
• Relativismo gnoseologico filosofico (cap. XII: lanterninosofia - solo autoingannandosi l’uomo può credere che la luce della propria coscienza sia la luce stessa delle cose. Le certezze hanno carattere illusorio.)
Famiglia: sentita come nido o come prigione
Gioco d’azzardo – spiritismo: il casinò, descritto dettagliatamente affascina Pirandello perché l’importanza del caso e il potere della sorte contribuiscono a rafforzare la sua teoria della condizione della sorte umana sottolineando i limiti della volontà e della ragione. Nella stessa direzione va l’interesse per lo spiritismo, molto diffuso tra i due secoli e presente anche nella Coscienza di Zeno. La crisi del razionalismo positivista induceva infatti a occuparsi dei fenomeni non spiegabili scientificamente.
Inettitudine e crisi d'identità
Inettitudine: Pascal sogna un’evasione impossibile e alla fine si trasforma consapevolmente in un antieroe, reso inadatto alla vita pratica dalla sua stessa tendenza allo sdoppiamento, dalla sua propensione a vedersi vivere.
Specchio – doppio – crisi d’identità: Mattia Pascal ha un rapporto difficile con il proprio corpo, ma anche con la propria anima. La difficoltà ad identificarsi con se stesso è rappresentata dall’occhio strabico che guarda sempre altrove. La crisi d’identità dipende anche dalla sua duplicità, rappresentata dalla sua predisposizione a sdoppiarsi e dalla sua inclinazione a porsi davanti allo specchio. Inoltre egli ripete sempre la stessa situazione, raddoppiandola continuamente: seduce prima Romilda, poi Oliva; finge di essere morto due volte e per due volte si dà una nuova personalità. Spesso si sostituisce a un alter ego,a un doppio di sé: a Pomino nell’amore di Romilda; sarà poi Pomino a sostituirsi a lui come marito. Infine si colloca sempre come terzo in un rapporto di coppia. La tendenza all’autoriflessività e allo sdoppiamento sembra connaturata nell’atto del vedersi vivere e alla riflessione umoristica.
Il tema del doppio è tipico del racconto fantastico-umoristico. Elementi che lo suggeriscono sono lo specchio e l’occhio strabico. In particolare l’occhio strabico decentra lo sguardo di Mattia obbligandolo a due visioni disarticolate e alienanti.
Il processo di sdoppiamento è indicato nei seguenti capitoli:
- Cap. VII.: Quando Mattia riceve la notizia della propria morte immagina il suo doppio nel cadavere di uno sconosciuto.
- Cap. X: Roma, è il doppio di Adriano Meis, in bilico tra passato e presente.
- A Roma Adriano si innamora di Adriana; Adriana è il doppio di Adriano
- Doppio suicidio
- Cap. XV: dialogo con la sua ombra
- Ultima reincarnazione nei panni del
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura narrativa del romanzo?
- Quali sono i principali luoghi simbolici del romanzo?
- Come viene affrontato il tema della modernità nel romanzo?
- In che modo il gioco d'azzardo e lo spiritismo sono rilevanti nel romanzo?
- Come si manifesta il tema del doppio nel romanzo?
Il romanzo utilizza una tecnica di racconto retrospettivo, iniziando dalla fine e sviluppandosi in una struttura a spirale, non circolare, che riapre gli interrogativi iniziali.
I luoghi simbolici includono Miragno, Milano, Roma, la biblioteca e il cimitero, ciascuno rappresentando diversi aspetti della vita e della condizione del protagonista.
La modernità è esplorata attraverso il confronto del protagonista con città come Milano e Roma, e attraverso il relativismo gnoseologico che mette in discussione le certezze tradizionali.
Il gioco d'azzardo e lo spiritismo sottolineano l'importanza del caso e i limiti della volontà umana, riflettendo la crisi del razionalismo positivista.
Il tema del doppio si manifesta attraverso lo sdoppiamento del protagonista, il suo rapporto con lo specchio e l'occhio strabico, e situazioni di identità multipla e riflessione umoristica.