camistedile
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Concetti Chiave

  • Il protagonista si sente "escluso dalla vita" e privo di una vera identità, riflettendo sulla sua condizione mentre vaga per le strade di Roma.
  • Il tema dell'esclusione e della solitudine è centrale, con Mattia che si considera un "reietto" incapace di reintegrarsi nella società.
  • La pazzia è descritta come una "smania mala", manifestata attraverso gesti frenetici e il desiderio di far calpestare la propria ombra.
  • L'introspezione porta Mattia a riconoscere il valore della sua ombra, che considera parte viva di sé stesso, spingendolo a un cambiamento di atteggiamento.
  • La sintassi spezzata e le figure retoriche rispecchiano lo stato d'animo agitato e confuso del protagonista, accentuando il suo senso di smarrimento.

Indice

  1. Riflessioni di un'anima persa
  2. Il tema dell'esclusione
  3. Solitudine e introspezione
  4. Sintassi e stati d'animo
  5. L'ombra di se stesso

Riflessioni di un'anima persa

Il brano inizia con una riflessione del protagonista, che si sente “escluso dalla vita” in quanto non ha più una sua vera identità. Egli, in preda all’agitazione, esce quindi di casa e si mette a girovagare per le strade di Roma, notando, ad un certo punto, la sua ombra sulla strada.

In un momento di disperazione Mattia inizia muoversi pur di far in modo che chiunque, sulla strada, calpesti e “maltratti” la sua ombra, nella quale si ritrova come fosse egli stesso per terra, morto. Si sente spaesato, sa che non può tornare ad avere una sua identità vera, si sente, appunto, come un ombra e si afferra il ventre e la fronte per non cadere nella follia. Alla fine del testo però, egli cambia il proprio atteggiamento, si pente di aver lasciato che gli altri calpestassero e “ferissero” la sua ombra, perché si sente come se essa fosse parte viva di lui, e, con questa nuova consapevolezza, sale su un treno e parte.

Il tema dell'esclusione

Il tema centrale di questo brano è certamente il sentimento di “esclusione dalla vita” che prova il protagonista del romanzo. Tale argomento, sul quale in effetti si basa l’intero romanzo, è qui analizzato e descritto molto bene. E’ lo stesso Mattia, nella prima riga, che si definisce “escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi”, facendoci capire come questa sua impossibilità di riavere una sua propria identità, vera, lo stia ferendo e facendo quasi impazzire. Per sottolineare questo concetto di incapacità e paura nel “ricadere nei lacci della vita” viene citato Tantalo, il personaggio mitico, simbolo universale del supplizio nel voler qualcosa e non riuscire mai a raggiungerla.

Solitudine e introspezione

Oltre all’estraneità nei confronti della vita, il testo tratta del tema della solitudine che Mattia prova a causa della sua condizione, definita come un qualcosa che “mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini, solo” (riga 4). Egli non vorrebbe stare solo, non vorrebbe continuare a vagare senza meta e senza punti di riferimento, ma la sua condizione di “escluso”, di “reietto”, senza identità glielo impongono. Tale situazione provoca in Mattia un forte senso di confusione, agitazione, disperazione e, infine, pazzia. Quest’ultima, un altro dei temi più cari a Pirandello, viene descritta come una “smania mala”, che lo porta a muoversi freneticamente, a “stropicciarsi forte la fronte”, a tentare di farsi calpestare l’ombra dai viandanti. Essa deriva dal sentimento di esclusione rispetto alla vita di tutti gli altri provato dal protagonista, il quale rischia appunto di impazzire per tale motivo. Viene poi trattato un ultimo tema, ovvero l’introspezione, la riflessione su se stessi, sulla propria interiorità, che viene esplicitato nella parte conclusiva del testo. Mattia si ferma a pensare a se stesso, attraverso la propria ombra, dicendo che essa “aveva un cuore”, “aveva una testa” ed era, quindi, viva, aveva un valore e non poteva essere ferita e maltrattata, al contrario di come fino ad un momento prima il protagonista cercava di fare con la propria ombra.

Sintassi e stati d'animo

La sintassi, formata da frasi brevi e spezzate, la presenza di figure retoriche come la reticenza (riga 14 - “la mia vita…”), la contrapposizione di termini discordanti (riga 18 - “maligno riso”) e l’iterazione di parole ( riga 5 - “solo, solo, affatto solo”) rappresentano pienamente lo stato d’animo, agitato e confuso, del protagonista. Le domande retoriche presenti (riga 8 - riga 11) aumentano il senso di spaesamento dell’uomo, che oramai non sa cosa fare della sua vita. Anche il continuo passare da una narrazione prevalentemente a discorso indiretto a momenti in cui Mattia si esprime con un discorso diretto (riga 17 - riga 23) o indiretto libero (riga 26) sottolineano la confusione di sentimenti e stati d’animo nell’uomo

L'ombra di se stesso

Il protagonista, che ormai non è più nè Mattia nè Adriano, si sente soltanto l’ombra di se stesso. Certamente si tratta di un’ombra con “un cuore”, “denari”, “una testa per pensare”, ma pur sempre un’ombra, senza identità, estranea alla vita, che vaga per le strade senza una meta. La parte finale del testo riflette proprio su questo sentimento dell’uomo, il quale, pur essendo un individuo in carne ed ossa, al quale non mancherebbe nulla, si sente comunque perso, vuoto, come non fosse davvero un uomo ma soltanto, appunto, un’ombra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del brano?
  2. Il tema centrale del brano è il sentimento di "esclusione dalla vita" che prova il protagonista, Mattia, il quale si sente privo di una vera identità e incapace di reintegrarsi nella vita.

  3. Come viene descritto il senso di solitudine del protagonista?
  4. La solitudine di Mattia è descritta come una condizione che lo tiene lontano dagli altri, facendolo sentire reietto e senza identità, portandolo a vagare senza meta e a provare confusione e disperazione.

  5. In che modo la sintassi del testo riflette lo stato d'animo del protagonista?
  6. La sintassi, con frasi brevi e spezzate, figure retoriche e iterazioni, riflette l'agitazione e la confusione del protagonista, accentuando il suo senso di spaesamento e incertezza.

  7. Qual è il significato dell'ombra nel contesto del brano?
  8. L'ombra rappresenta la mancanza di identità del protagonista, che si sente come un'ombra di se stesso, priva di vita e valore, ma alla fine riconosce che essa ha un cuore e una testa, simbolizzando una nuova consapevolezza di sé.

  9. Come evolve l'atteggiamento del protagonista verso la sua ombra?
  10. Inizialmente, il protagonista cerca di far calpestare la sua ombra, ma alla fine si pente di averla maltrattata, riconoscendo che essa è parte viva di lui, e con questa nuova consapevolezza, decide di partire su un treno.

Domande e risposte

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